giovedì 16 novembre 2017

Serie "Cantautori ai margini" n.15 - Flavio Brunetti - 1994 - 1998- Tu-Tu-Ttù-Tu (EP) e Fallo a vapore + extra (CD)


TRACKLIST

1 Bambuascè
2 A faccia ‘e chi nun ce pò vedé
3 Il mito delle sirene
4 Quel che mi manca di te
5 Tu-tu-ttù-tu

FORMAZIONE:

Flavio Brunetti- voce
Giancarlo D’Abate- flauto
Maurizio Marino- oboe
Lelio Di Tullio- clarinetto
Antonio D’Abate- fagotto
Giampiero Riccio- corno

Quello di cui parliamo oggi è un artista davvero fuori dagli schemi: potremmo definirlo, stando a una delle storiche serie della Stratosfera, un cantautore ai margini (infatti, è stato inserito "d'ufficio" dal capitano - N.d.C.), se non fosse che è stato discograficamente attivo in tempi ben più vicini. Ma consentiteci un piccolo preambolo (che siete liberi pennacchianamente di saltare, se volete).


Nel decennio che generalmente siamo soliti chiamare anni 80, si assistette via via in Italia alla rottamazione di tutto ciò che aveva, musicalmente, caratterizzato il precedente decennio, dal rock progressivo (già in crisi dalla seconda metà dei 70) alla canzone d’autore che continuerà per qualche tempo a tenere banco con gli artisti che già si erano affermati nel decennio precedente (spesso scadendo nel più trito pop, vedi i casi di Venditti e Bennato, e poi di Dalla), incapace tuttavia di proporre nuovi nomi all’altezza. A questo stallo cercò di porre rimedio l’associazione Musicultura che nel 1990 con il “Premio Città di Recanati” pensò bene di affiancare alla storica Rassegna organizzata dal Premio Tenco  a Sanremo un altro contesto più specificatamente dedicato alla valorizzazione di quel mondo d’autore sotterraneo che faticava ad emergere. Specialmente i primi anni del “Premio Città di Recanati” risultarono artisticamente, se non commercialmente, proficui (basti pensare a nomi come Max Manfredi, Oliviero Malaspina, Gianmaria Testa).

 

Tra i nomi più originali lanciati da questa manifestazione, anche attraverso la pubblicazione di una serie di EP, c’è sicuramente il molisano Flavio Brunetti, affascinante figura di artista rinascimentale che si destreggia tra musica, fotografia, ingegneria edile, scrittura di racconti, teatro. Mi capitò tra le mani, negli anni delle mie scorribande romane, proprio il suo lavoro di esordio, che seguì la sua vittoria all’edizione 1993 della rassegna marchigiana, e ne rimasi fulminato perchè quell’EP (prodotto proprio dall’Associazione Musicultura) era davvero qualcosa che deragliava completamente dalla musica dell’epoca, anche nel campo della canzone d’autore: cinque pezzi accompagnati esclusivamente da un ensemble di fiati e grancassa, meravigliosi testi, ironici e graffianti, che mischiavano italiano e molisano, un approccio teatrale al canto che andava dal sussurro all’invettiva, insomma un oggetto alieno capitato chissà come nel mio stereo. 


Questo debutto, dal curioso nome di “Tu-tu-ttù-tu”, potrebbe essere, nonostante la sua brevità (o forse proprio per questo) anche per voi un buon punto di partenza per entrare nel mondo di Flavio Brunetti, a cominciare da quella “Bambuascè” che mi inchiodò all’epoca con il suo doloroso sarcasmo che svela una squallida storia di corruzione e malasanità (“Chi magnava ‘ncuopp’ ‘e pazze/ chiusi dentro il manicomio”) nonché di indifferenza (“puoi urlare contro i muri/ della gente che non sente/ nella valle dell’eco/ puoi gridare a squarciagola/ nella valle dell’eco/ ché la gente dorme”), alla spavalda “A faccia ‘e chi nun ce po’ vedè” , alla divertente anti-canzone d’amore di “Quel che mi manca di te”, fino all’invettiva finale che dà il titolo all’album. La musica interpunta il cantare di Flavio Brunetti, ora con effetti bandistici, ora costeggiando la grande lezione di Kurt Weill.


Mi capitò di imbattermi in lui dal vivo, sempre a Recanati, l’anno dopo, ospite d’onore della manifestazione e vederlo sul palco, con quella sua faccia che già da sola è una maschera degna di Totò e Petrolini, beh, fu qualcosa.





TRACKLIST

1 Bravo Catullo
2 Canzone banale
3 La mia nuova pompagna
4 Il fallo a vapore
5 Canzorucciaccia
6 Personaggi e Interpreti
7 A faccia 'e chi nun ce pò vedo
8 Tu-tu-ttù-tu
9 Quel che mi manca di te
10 Il mito delle Sirene
11 Bambuascè
12 Chicchirichì
13 Vorrei volare
14 BONUS TRACK- Thief hunt
15 BONUS TRACK- Acrobats
16 BONUS TRACK- Erroneous funeral
17 BONUS TRACK-  Polyp attack
18 BONUS TRACK- The chase
19 BONUS TRACK-  Martha's dream
20 BONUS TRACK- Orchestra's strike 1

21 BONUS TRACK-  Orchestra's strike 2

FORMAZIONE: 

Flavio Brunetti- voce

MOLISENSAMBLE:
Giancarlo D’Abate- flauto
Maurizio Marino- oboe
Lelio Di Tullio- clarinetto
Antonio D’Abate- fagotto
Giampiero Riccio- corno
Giulio Costanzo- vibrafono e percussioni
Donato Cimaglia- batteria e percussioni
  
Non facile veicolare una proposta del genere, ne converrete, e infatti da questo esordio sulla breve distanza al suo primo vero (e poi unico) LP passeranno alcuni anni, fin quando la CNI (Compagnia Nuove Indye) nel 1998 dette a Brunetti una chance con l’album “Fallo a vapore”, un disco che riprende le incisioni già incluse nell’EP del ’94 rimpolpandole con altre otto composizioni, arrangiate e dirette dal fidato Lelio di Tullio, talentuoso clarinettista e compositore, già presente all’esordio e ancora per anni suo stretto collaboratore, e suonate dal Molisensamble. Anche se all’epoca la CNI si muoveva abbastanza bene con altri artisti del suo rooster, questo “Fallo a vapore” venne poco promosso e poco curato dall’etichetta discografica: prova ne sia che ne sbaglia anche curiosamente la tracklist (diversa da quella indicata nel libretto e sul retro dell’album) e che l’album non è citato tra le produzioni CNI, né sul sito dell’etichetta né sulla relativa pagina Wikipedia (basata sulle produzioni depositate alla Discoteca di Stato). Il risultato è un sostanziale insuccesso, sicché il CD sparisce ben presto dalla circolazione diventando così un oggetto misterioso.


E’ un peccato (al quale cerchiamo con questo post di rimediare) perché è un lavoro che, pur se bisognoso di più ascolti, a poco a poco incanta: ci ritroviamo il piglio compositivo e irriverente dell’EP di esordio, con una tavolozza musicale che, se mantiene la stessa formula esecutiva (voce più fiati, con l’occasionale inserimento di vibrafono e percussioni), si amplia fino a  toccare il circense, almeno nella sua rilettura rotiana, e a immergersi in certo impressionismo di inizio 900. Chi scrive, tra le nuove composizioni, ha trovato particolarmente riuscita “Personaggi e interpreti”, teatrale fin dal titolo, con quell’incipit beffardo: “Ricordi padrone, un po’ birichino/ quando sei morto d’infarto/ in quel porno-shop parigino?”. Ma anche tra gli altri pezzi troverete, spero, motivi di interesse.

La successiva attività di Flavio Brunetti si allontana dalla discografia, facendo rotta su altre sponde: apprezzati reportage e libri fotografici, organizzazione di simposi e convegni legati a una visione civile e progressista dell’urbanistica e dell’architettura, e, per tornare al nostro campo, numerose opere teatral/musicali di cui cura testi e musiche, spesso in collaborazione con il già citato Lelio di Tullio. Collabora, come compositore e anche attore, con il regista Antonio Capuano (autore di film apprezzati come “Pianese Nunzio” e “I Vesuviani”) e ancora con Lelio di Tullio per la composizione di alcuni brevi strumentali (che ci siamo presi la libertà di inserire, in quanto coevi, come bonus track di “Fallo a vapore”), nati per la scena e incisi nell’antologia collettiva “Applause” (Primrose Music, 1998).

Insomma, un artista bizzarro e irregolare, forse, ma assolutamente da riscoprire.


LINK “FALLO A VAPORE” + Extra + Booklet

Post by Andrea Altrocanto, mise en blog by Captain

5 commenti:

  1. Di primo acchito non si coglie il valore di Brunetti, ma dopo vari ascolti se ne apprezza l'inusitato talento: grazie Andrea!

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  2. Eh sì, il problema è che ci vuole un po', e non sempre l'ascoltatore, per quanto attento, ha tempo/voglia da dedicare a un album, mettersi lì con attenzione, seguire i testi... Una volta si faceva.

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  3. è bello ritrovare Flavio Brunetti in rete. Io realizzai questo video su youtube per contaminare con foto ed immagini un suo brano di "fallo a vapore", spero vi piaccia come è piaciuto a me realizzarlo.
    https://youtu.be/1GwzaqcO8R0

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  4. mi dispiace per l'anonimo e per non saper condividere un video in questo spazio virtuale, cmq se andate su https://youtu.be/1GwzaqcO8R0 vedete il video e scoprite che io mi chiamo Giancarlo Civerra e conosco molto bene Flavio Brunetti. Grazie e scusate l'intrusione.

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