LATO A 1 - Per quelli come noi (testo di Pantros; musica di Francesco Anselmo; voce solista: Roby) - 1:59 2 - La solita storia (testo di Pantros; musica di Francesco Anselmo; voci soliste: Mauro, Riccardo e Roby) - 3:22 3 - Ora che cosa farai (La la la lies) (testo italiano di Bruno Pallesi; testo originale e musica di Pete Townshend; voci soliste: Mauro e Valerio) - 2:12 4 - Istintivamente io e te (You'll find out) (testo italiano di Pantros; testo originale e musica di Simpson; voce solista: Mauro) - 2:09 5 - Quello che non sai (Rag Doll) (testo italiano di Antonietta De Simone; testo originale di Bob Gaudio; musica di Bob Crewe; voce solista: Mauro) - 2:50 6 - Vieni fuori (Keep on running) (testo italiano di Maurizio Vandelli; testo originale e musica di Jackie Edwards; voci soliste: Mauro e Mario) - 2:10 LATO B 1 - Non la fermare (testo di Pantros; musica di Francesco Anselmo; voce solista: Mauro) - 2:43 2 - La vostra libertà (testo di Pantros; musica di Francesco Anselmo; voce solista: Mauro) - 2:13 3 - Nel buio (I looked in the mirror) (testo italiano di Pantros; testo originale e musica di Bob Morrison; voci soliste: Riccardo e Valerio) - 2:29 4 - Brennero '66 (testo di Pantros; musica di Francesco Anselmo; voce solista: Roby) - 2:29 5 - Sono l'uomo di ieri (testo di Pantros; musica di Francesco Anselmo; voci soliste: Mauro e Valerio) - 2:03 6 - Nessuno potrà ridere di lei (Till the end of the day) (testo italiano di Pantros; testo originale e musica di Ray Davies; voci soliste: Riccardo e Roby) - 1:27 |
BY
GROG |
Grazie per le informazioni dettagliate sulla storia e le versioni di questo album...ho una decina di registrazioni dai tour 76/81 (anche prove '80)...vi interessano per il blog?
RispondiEliminaciao Gianmaria rizzardi, ti interesserebbe provare a fare qualche scambio?
EliminaDirei di no, sono fuori della fase PROG, ma grazie lo stesso.
RispondiEliminanon trovo il link per scaricare il disco :-(
RispondiEliminaInfatti il link non c'è!
RispondiEliminaPer evitare che l'album venga cancellato dalla censura, o peggio che Google ci chiuda il blog, ho pensato di mettere (clicca sui titoli dei brani) i link dei filmati youtube per restare nella correttezza. Con programmi adeguati puoi scaricare i filmati e recuperare l'audio... sorry.
Grazie infinite...;-)
RispondiElimina«E se non vi tappate le orecchie, li sentirete ancora suonare, una di queste sere». Correva l'anno 1985 e Riccardo Bertoncelli chiudeva con questa frase il profilo dedicato ai Pooh a pagina 598 dell’enciclopedia rock anni sessanta. Bertoncelli classificava la band del 1966 come un «sofisticato congegno di orologeria beat» definendo «splendido» il primo Long Playng dal titolo "Pooh - Per Quelli Come Noi". Disco dal titolo emblematico per il primo album del quintetto bolognese che tracciava in maniera netta e inequivocabile la linea di confine tra i componenti della band e chi non portava i capelli lunghi. Sono trascorsi cinquant’anni dalla pubblicazione di quell’album e si rimane stupefatti e increduli quando si guarda la copertina del primo disco "Vieni Fuori"/"L'uomo di ieri": osservi i volti dei musicisti e non riesci a trovare somiglianze con quelli dei Cinque che il 4 dicembre 2016 stavano seduti all’Arena di Raiuno, alla mercé del conduttore Gilletti. Com'è possibile, ti chiedi?! Qualcosa non torna! Ecco la risposta: uno dopo l'altro, uno per volta, Tutti e Cinque i musicisti che nel gennaio 1966 sedevano nella sala degli Studi Regson, in via Ludovico il Moro a Milano, per le sessioni di registrazione che il 28 gennaio 1966 avrebbero permesso la pubblicazione del primo disco singolo dal titolo “Vieni Fuori” (cover «con i denti aguzzi» di “Keep on Running” di Wilfred G. J. Edwards), uno dopo l'altro, uno alla volta, vennero chi più chi meno "garbatamente dimissionati” e rimpiazzati dall'allora titolare della leadership della band e dal suo fidatissimo braccio destro. Il primo mancato nel 2013 (dimissionario anch’egli nel 1971 e subito sostituito), il secondo tornato alla ribalta dall'oblio (nel quale era precipitato nel 1967, anch'egli dopo aver dato le dimissioni) con la pubblicazione del libro "Pooh - Atto di nascita". Cosicché nel giro di un lustro dagli esordi, uno per volta, di Quei Cinque che intonavano «ma quelli come noi non sanno odiare / lasciateci la forza di cantare / non vi chiediamo niente in fondo in fondo / lasciateci soltanto il nostro mondo» non rimase più nessuno e con essi andò a farsi benedire anche il giuramento al beat. Dopo il divorzio dal produttore melomane che li aveva rilanciati in giacca e cravatta, a dieci anni dagli esordi il complesso dei Pooh piantava le basi per divenire una ditta specializzata nella produzione di zuccherini pop molto ben confezionati e con una gestione manageriale da far invidia è giunto al traguardo dei dieci lustri. Già, perché nell'azienda Pooh occorre tenere i conti in lustri e se ci riflettete bene, per una band cinquant'anni sono un arco temporale enorme al punto che a «riavvolgere il nastro per chi non sa di quel tempo là» duecento mesi non bastano più; adesso di mesi ne occorrono seicentoundici (18.600 giorni, sabati e domeniche compresi). Ma fatta eccezione per Negrini (buonanima) e Riccardo Fogli (recuperato), viene spontaneo chiedersi: gli Altri, Tutti Gli Altri, che fine hanno fatto?! Il 30 dicembre 2016 a Bologna, all'ultimo concerto, i fervidi ammiratori della band potranno salutare questi Magnifici Dimenticati degli esordi (Enrico Marescotti compreso) ?!?!
RispondiElimina"Quei Cinque che intonavano «ma quelli come noi non sanno odiare / lasciateci la forza di cantare / non vi chiediamo niente in fondo in fondo / lasciateci soltanto il nostro mondo» non rimase più nessuno" Ma non è vero!!! La canzone citata era cantata da Facchinetti....
Eliminai pooh non c'entrano nulla coi clockwork oranges. E' demetrio stratos con la basu Equipe 84
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