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venerdì 27 febbraio 2015

Serie "Lo scrigno del Dottor Phibes" n. 6 - Prima Materia - 1977- The Tail of the Tiger + live 1974 e 1976

 "TRACK" LIST :

1 - La Coda della Tigre (original version) (34:06)
2- (live) Berlin, October 19th, 1974 Metamusik Festival (16:26)
3- (live) Roma, January 17, 1976 (14:27)

Ho apprezzato molto l'idea, venuta al sodale George, di resuscitare vecchie serie della stratosfera. E proprio a proposito di vecchie serie, ma anche e soprattutto di resuscitare, ho incontrato recentemente in una bettola di periferia sporca e cadente, un vecchio e repellente blogger della stratosfera, assente da quasi 3 anni e che io davo ormai per morto e sepolto (e sarebbe stato un bene per l'umanità). Ebbene sì, si tratta prorpio del mefistofelico Doctor Phibes, cultore di sonorità disumane, esperto maximo della sperimentalismo che alla lunga martella inesorabilmente i coglioni, nonchè inventore, utilizzatore, spacciatore e somministratore, anche a tradimento, di sostanze psicotrope e allucinogene di sconosciuta origine, che rendono possibile l'ascolto di certi mattoni d'avanguardia. Nello spirito della doppia riesumazione, vecchia serie stratosferica e cadaverico Phibes, mi son visto costretto a cedergli ancora una volta il posto, non me ne vogliate cari amici. Per celebrare l'atroce riesumazione, ho pensato di fare il REUPLOAD di tutti gli album che il truculento Phibes ha presentato sulla Stratosfera, e li potete trovare qui 

Ah ah ah ah... E così mi si pensava già nelle fauci dell'inferno e preda della putrefazione delle carni. E invece il vostro amato dottore aveva preso un periodo... come lo chiamano i giovinastri d'oggi... ah sì sabbatico, che poi a me il sabbath, soprattutto se colorato di nero, mi ricorda ben altro... Comunque, dicevo, mi sono ritirato dall'odiata società in un tugurio ricavato tra vecchi scavi della metropolitana ora abbandonati e fognature, una brandina in un angolo, un fornellino, tanta acqua gratuita a disposizione e tanti grassi succulenti ratti per saziare i miei appetiti. L'unico ammenicolo della civiltà che mi son portato è un vecchio vecchio giradischi e alcuni album da far accaponare la pelle trafugati a collezionisti psiconauti mai più tornati a terra (grazie alle famose preparzioni "terapeutiche" Phibes)

E cominciamo con questo "Tail of the tiger", la coda della tigre, dei "Prima Materia". Non vi fate ingannare dall'apparenza inoffensiva e meditativa dei protagonisti di quest'album: queste persone, chiaramente studiose del suono e della voce, emettono vibrazioni capaci di muovere qualcosa nel profondo dell'ascoltatore, e qualcosa vi assicuro si muove anche dentro di loro. Anzi, si muove da dentro a fuori: sappiate che sono capaci di prolungare un singolo rutto, variando e sovrapponendo le loro voci, fino ad oltre un quarto d'ora!!! Nello spirito del migliore sperimentalismo italiano, ecco a voi rutti diplofonici, maschili e femminili, rutti strascicati, rutti che muoiono per poi risorgere... Sembra che un intero convento Hymalaiano con problemi digestivi dopo una colossale impepata di cozze sia stato registrato durante la quotidiana meditazione e riversato su quest'album... L'effetto che avrà sul vostro povero udito sarà l'auto metabolizzazione delle cellule cerebrali, con conseguente discesa e digestione delle stesse, che vi porterà inesorabilmente ad emulare i suoni che per un'ora abbondante risuoneranno dai vostri altoparlanti. L'intero album del 1977 viene riproposto in questa edizione in cd del 2005 con due brani registrati live nel 1974 e nel 1976, per un totale di un'ora abbondante, abbastanza da  sopraffare anche i più valorosi di voi. E la mattina seguente, cari amici che avrete l'aerdire di ascoltarlo per intero, ben poco sarà rimasto di voi...

Permangono alcuni misteri, innanzitutto circa l'identità degli artisti coinvolti, ma anche sul loro numero, visto che in foto a volte son 4, altre 5, altre ancora 6. Ma il mistero più grande riguarda i loro apparati digestivi, tanto che si vocifera circa la non appartenenza al genere umano dei membri di questo misterioso ensemble. Che vengano dallo spazio, dal mare o dalle profondità della terra, queste creature hanno ben poco di terrestre,  se non l'apparenza esterna...

Così Doctor Phibes vi saluta, e vi rimanda alla prossima impossibile (soprattutto da ascoltare) proposta musicale...


Post by Doctor Phibes. Last words by Captain : nonostante debba concordare su alcuni punti con il pestilenziale autore di questo post, se volete leggere una recensione seria inerente questo progetto sonoro (e l'innegabile bravura degli artisti coinvolti), vi rimando alla recensione scritta da proggen_ait94 per Debaser.it

venerdì 6 aprile 2012

Serie "Lo scrigno del Dottor Phibes" n. 5 - La Comune - 1974 - Cammina, cammina

TRACKLIST :

01 - Prima parte (Registrata a Saronno il 25/1/1974)
02 - Seconda parte (Registrata a Genova il 2/3/1974)

Pensavate di esservi liberati del pestilenziale dottor Phibes vero, mie amate cavie da laboratorio, ed invece avevate fatto male i vostri calcoli, come male li ha fatti Roby, il capitan blogger della stratosfera. Pensate che, dopo aver ricevuto questo album dal grande Grog, intuendo che poteva essere materiale per il buon vecchio, mefitico e diabolico Dottor Phibes, l'ignaro blogger lo aveva imboscato in una remota cartella all'interno delle foto di famiglia. Come se il dottor Phibes non controllasse la sua posta, dopo avergli strappato la pass tramite l'inoculazione di siero della verità misto naturalmente ad un elisir di mia invenzione per sogni più colorati... E così ho ritrovato il link passato dal generosissimo Grog ed ho messo nel mio polveroso baule questo album, ideale per trapanare con punta grossa il cervello dei poveri malcapitati di turno, in questo caso voi, cari frequentatori stratosferici. Trattasi degli appartenenti ad una comune, appunto, tutti chiaramente dediti all'uso ed abuso di sostanza psicotrope, dunque clienti dell'amabile Doctor Phibes, che da sempre gravita e sollucchera psiconauti e capelùn. I simpatici freaks in questione, fatti e strafatti, amavano mettere in scena psicotiche rappresentazioni teatrali improvvisate, con l'accompagnamento, altrettanto improvvisato, di una miriade di strumenti lasciati liberi di ululare nell'obnubilazione totale delle loro coscienze... La stessa cosa succederà a voi, miei cari ed incauti seguaci, ascoltando questo pazzesco Phibesco album, tanto che ne ricaverete la perdita irreversibile di buona parte delle vostre connessioni neuronali. Se dunque domani saluterete la giornata con un rivolo di saliva che vi cola dalla bocca ed un'espressione ebete ancora più accentuata del solito, non vi preoccupate: il dottor Phibes ed i suoi discacci fanno spesso questo effetto, ma vi ci abituerete... Ci si abitua sempre a tutto...

Ecco qui sopra come vi sentirete ascoltando questo disco, in bilico su un abisso di desolazione

Se alla fine di quest'album, nell'obnubilazione che ne seguirà, proverete un po' di incazzatura...
...prendetevela pure con loro...

LA COMUNE :

Paolo Ciarchi - Fiati vari, chitarre, voci e percussioni

Riccardo Red Fassi - Minmoog, sax tenore ed effetti
Eno Bruce - Contrabbasso elettrico e richiami
Fabio Rizzato - Batteria, bidoni, percussioni e richiami
Isabella Cagnardi - Voce e percussioni (song 2)
Laura Franzi - Voce e percussioni (song 2)...

Yakyakyakyak... Buona scassatura auriculotesticulare a tutti... E grazie a Grog che ha arricchito anche lo scrigno del mefitico ma amichevole doctor Phibes... Eh eh eh eh

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(26-2-2015)

Post by Phibes Enterprises

sabato 26 novembre 2011

Serie "Lo scrigno del Dottor Phibes" n. 4 - Giusto Pio - 1978 - Motore Immobile & Motore Mobile


TRACKLIST "Motore immobile" :

01 - Motore immobile

02 - Ananta


TRACKLIST "Motore mobile" :

01 - Motore mobile (51:13)


Qui è Robi, webmaster di questo blog, che questa volta si allontana volontariamente dalla postazione computer, onde evitare le conseguenze davvero deleterie alla mia salute riscontrate nei nostri passati incontri (tra me ed il dottore). E così, dopo l'ultimo viaggio astrale non richiesto, ho giurato che cercherò di sgattaiolare via alla sola vista del nefasto Dottor Phibes in avvicinamento... Proprio ora lo vedo, dalla finestra aperta, che è già nel mio giardino ma... cosa sta facendo, porta alla bocca una specie di tubo... Ahia, qualcosa mi ha punto al collo... Vediamo cos'è... mannaggia una siringhetta, quel bastardo del Dottor Phibes, oltre che gran bottaniere è pure un fottuto cerbottaniere... Ecco, sento che si parte, vi saluto, rotolo a terra e spero tanto domani di esserci ancora, così potrò aggiornare il blog, bwoooorgh....TRAAAAAAK.

Yakyakyakyak... Cari amanti delle singolarità musicali più singolari della musica italiana, tramortito anche questa volta, tra l'altro senza la benchè minima fatica, quel blogger fannullone innamorato di suoni leziosi e facile prog, che stava cercando di sfuggire alla chetichella, dimenticando che il buon Dottore ha una mira infallibile... E così, mentre il nostro amato boiler (blogger + boiled) mi permette di sperimentare la nuova miscela iniettabile del dottor Phibes, a base dei soliti ingredienti ma disciolti in etere, io posso presentarvi l'ultima perla uscita dal mio scrigno e questa volta addirittura si tratta di un doppio album di Giusto Pio, anche se il secondo (Motore mobile) fu ai tempi accantonato, ed uscì solo "Motore immobile". Siccome io vi voglio bene, ho pensato di offrirveli tutti e due cosicchè, dopo che le prime due suites musicali (Motore Immobile, immobile come il titolo, e Ananta) di una ventina di minuti ciascuna avranno ben cucinato le vostre cervici, l'ultimo interminabile concerto (di ben 51 minuti) farà a brandelli il vostro, peraltro già messo a dura prova, cervello. La produzione di quest'album è del grande amico di Giusto Pio Franco Battiato, con il quale ha collaborato a lungo. Come avrete notato, è già la terza volta che le strade del vostro dottor Phibes e quelle del maestro Siciliano si incrociano, e non sarà neppure l'ultima...
Con GIUSTO PIO (violino) hanno suonato:

Danilo Lorenzini - organo
Patti Tassini - arpa
Martin Kleist
- voce
Michele Fedrigotti
- organo, piano
Buona affettatura di marroni e buone feste dal vostro affezionato Dottor Phibes

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(27-2-2015)

Post by Phibes

sabato 15 ottobre 2011

Serie "Lo scrigno del Dottor Phibes" n. 3 - Telaio Magnetico - 1975 - Live

"TRACKLIST" :

01 - Reggio CalabriaParte I
02 - Reggio CalabriaParte II

03 - Reggio CalabriaParteIII

04 - Gela Parte IV

05 - Gela Parte V

Cari frequentatori della Stratosfera, sono sicuro che vi stavate preoccupando... Era un bel po' di tempo che l'amabile dottor Phibes non passava da queste parti per tormentare le vostre notti con i suoi suoni improponibili e psicoanestetizzanti, perchè vi ricordo che questo è ciò che il vostro buon dottore sa fare meglio. Parlando di quest'album, il santone del rock progressivo italiano Augusto Croce, sul suo sito italianprog, dice che, musicalmente, trattasi di "avanguardia di stampo free"...avanguardia di stampo free = pipponi intergalattici = dilatazione sensoriale = mente spappolata = cibo per il buon dottore. Ed ecco spiegato, con mirabile equazione, perchè il vostro adorato appropinquatore di mondi sonori malati ed alla deriva doctor Phibes vi presenta quest'album. E per unire alla teoria un po' di sana sperimentazione pratica, ho deciso di svolgere in diretta un'osservazione su una cavia umanoide degli effetti dei suoni quì proposti... Per quanto riguarda la cavia, l'amato blogger Roby, noto a voi viaggiatori della stratosfera, ha deciso volontariamente di sottoporsi all'esperimento (una lama arruginita di opinel n° 34 puntato alla gola, usato tra l'altro per tagliare chilate d'illegalità, ha aiutato la volontarietà). Per rendere l'esperienza più vivida e gradita ed aumentarne il livello scientifico, sempre volontariamente, il già nominato blogger è stato potenziato grazie ad una nuova mistura psichefolleggiante, chiamata Alito di drago (Phibes trademark) a base di datura stramonium, muscarina, baanistertia capii, mescalina, l'immancabile psilocibina, olio d'hashish, purea di noce moscata e saccarosio, in dosi segrete e casuali... ogni volta non so bene cosa c'ho messo dentro e quanto ce ne ho messo, ma una cosa è certa: ogni cosa ce l'ho messa e mò sò cazzi del Roby. Registrerò le reazioni e le sensazioni del malcapitato blogger durante l'ascolto di quest'album e le annoterò precisamente... La pupilla vitrea ed appannata del blogger cavia, la sua lingua che comincia a penzolare ed il fatto che sta dicendo "ma cosa ci faccio io liquefatto in questo brodo primordiale, faccio a botte coi neutrini e mi pappo sti mitocondri", mi dice che è cucinato a dovere e possiamo dare il via ufficiale all'esperimento. Due cuffie legate alle orecchie dell'ignara cavia ed il volume dell'impianto a palla ci garantiranno una buona riuscita dell'esperimento.

FASE 1 : Inizia l'ascolto, apparentemente Roby sembra beato d'ascoltare quei soavi synth e le voci di Camisasca e della Di Benedetto. Se non fosse per una bizzarra e distorta risata sguaiata che gli esce dalla gola, in modo ininterrotto dal minuto 1:10" della prima canzone. Interrompe le risa solo al minuto 5:32" della già citata song, per emettere queste parole: "In cima al monte son salito, per immolare la bestia putrescente. Ascolta, mi dice la musica, all'indietro sarà il mio procedere, ascolta, me lo ulula l'orrenda donna-uomo con voce unisuona" Il senso è sconosciuto, forse la prosecuzione dell'esperimento potrà far luce sul significato di queste parole

FASE 2 : Inizia un pianto che pare inconsolabile, dura per tutta la seconda canzone, muco e lacrime si accumulano addosso al malcapitato blogger, che per tutta risposta succhia il pollice e si gratta i marroni. L'aria è beota, il volto deformato (se già era brutto dovreste vederlo ora tutto moccolante). E a me scusate, sarà che pregusto già il finale, mi viene da ridere. Siamo al minuto 9:15 della terza canzone, voci psichedeliche dall'aldilà che si rincorrono, e finalmente il blogger sembra consolarsi ed emette altre frasi, che quì riporterò fedelmente: "oggi a scuola la maestla mi ha messo in castigo, cattiva maestla, blutta maestla, io non voglio più andale a scuola!!!" A quanto sembra, iniziano a presentarsi fenomeni regressivi...

FASE 3 : Il blogger, al minuto 6:34" del 4° pezzo, è sceso dalla sedia e ha cominciato a gattonare per l'ambiente (per quanto la cuffia legata saldamente alla testa poteva permettergli... Devo procurarmi il wireless!!). Cerco di riportare fedelmente le varie sonorità emesse: "Voio pappa, awà, cacca culo chifo, mammammammamma, tètè pappappappa, uuueeeeeeh uuuueeeeeeh, ecc. ecc." Inaspettatamente, si registra una regressione completa in meno di mezz'ora allo stato infantile. Il controllo sfinterico, a giudicare dall'olezzo tremebondico che proviene dal soggetto, non è più presente. L'età mentale del soggetto è ormai inferiore ai 2 anni, e dato che mancano circa 8 minuti di album, mi chiedo dove potrà arrivare...

FASE 4: siamo al 4° minuto dell'ultimo pezzo, la fine dell'album si avvicina, il blogger è oramai incapace di qualsiasi vocalizzo che somigli ad una pur elementare forma di linguaggio, anche il movimento, sin'ora presente, si è ridotto. Il soggetto è rimasto riverso in posizione fetale. Si nota enuresi, presenza di sostanza fecale, sfoghi cutanei purulenti, perdita incontrollata di muco e saliva, sguardo assente e vistosa fuoriuscita di sostanza gelatinosa grigia da entrambe le cavità auricolari.

FASE 5 : Esperimento finito, teorema dimostrato, ed al Doc non resta che tirar fuori la cannuccia, collocarla presso le cavità auricolari del buon, anche se apparentemente piuttosto vegetale, blogger e succhiare quella gustosa ed invitante massa grigia che vi cola... Ascoltate pure anche voi questo fantastico esperimento sonoro e, alla conclusione dell'ascolto, chiamate pure l'amabile doctor Phibes che, armato di cannuccia, asporterà l'ormai inutile materia grigia che vi colerà fastidiosamente dalle orecchie... Yayayayak

Il TELAIO MAGNETICO :

Juri Camisasca - Voce

Terra Di Benedetto - Voce
Franco Battiato - Tastiere

Mino Di Martino - Organo
Roberto
Mazza - Oboe, sax
Lino "Capra" Vaccina - Percussioni, vibes

Buon ascolto... Ah ah ah ah ah aaaah

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(27-2-2015)

Post by Doctor Phibes

lunedì 20 giugno 2011

Serie "Lo scrigno del Dottor Phibes" n. 2 - Franco Battiato - 1977 - Battiato

Cari amici ed amiche della stratosfera, per questo post avevo pensato a qualcosa di veramente forte, solo che a dire il vero yawwn (sbadiglio) mi sento terribilmente stanco, le palpebre calano e, da quella fessura che rimane ancora aperta, sono parecchio infastidito da ciò che intravedo: un paio di elefanti rosa con dei bellissimi pois gialli, cavalcati dai sette nani (4 su uno, 3 sull'altro) che fumano strane sigarette dal fumo viola e persistente, che satura la stanza. Tutti quanti sono nella mia cucina e giocano a carte con un vecchiaccio allucinato, la cui fisionomia non mi è nuova, a dire il vero, che biascica parole incomprensibili e ghigna osservando nella mia direzione, ma non riesco a reagire, anzi non riesco neppure a più a stare desto nè a mettere a fuoco i pensieri, dunque volevo postare un... yaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaawwwnnn....

TRACKLIST :

01 - Zà (19:30)
02 - Cafè Table Musik

Yakkayakkayak!! Buongiorno miei cari violentatori di cavità auricolari (le vostre), lasciatemi fortemente esultare perchè, infine, il blogger è crollato sotto i colpi del drink che gli avevo preparato che, con ogni evidenza, deve averlo appesantito un tantinello. Saranno forse le 40 gocce di valium che il vostro buon dottore, sempre fornito a livello chimico, gli ha fatto scivolare nel nettare d'arancia di cui ama abbeverarsi? Secondo me è l'assimilazione della vitamina C che procura sonnolenza. Ma siccome anche nell'essere più bieco e perverso, in fondo in fondo, alberga un cuorino d'oro, ed il Vostro dottor Phibes non ne fa difetto, ho aggiunto anche una pozioncina di mio brevetto (Trademark Phibes Enterprises), composto in segrete e variabili quantità da acido lisergico, psilocibina, mescal, datura stramonium, salvia divinorum ed un pizzico di noce moscata, per aggiustare l'aroma alla papilla, cosicchè l'amato blogger abbia sogni colorati e gai e, soprattutto, non rompa i cocones per le prossime 2-3 ore. Anche adesso, dopo che ho liberato la postazione computer adagiandolo dolcemente a terra con un paio di pedate, con quella lingua inerete e a penzoloni, ha un'aria davvero beata... O forse beota... Peccato stia sporcando per terra con numerosi e vari fluidi corporei, ed anche in grande quantità... Oh bèh, tanto siamo a casa sua... Quando si sveglierà (se si sveglierà), qualche sano lavoro domestico lo aiuterà a ritrovare la lucidità e l'equilibrio psico-fisico di cui un blogger moderno non può proprio fare a meno. Come vedete, il buon Dottore calcola e prevede sempre tutto.

Ma veniamo piuttosto al disco uscito stavolta dal mio scrigno polveroso. Non lo pensavate, vero, che un cultore di suoni impossibili e trapanatori delle cevici come il Doctor Phibes amasse anche lui il Battiatone Nazionale. Ebbene sì, ma non pensiate, con questo, di essere al sicuro da suoni strani, interminabili agonie, lamenti strazianti e gran slappature di marroni, perchè quello che accadrà di voi, durante l'ascolto di questo disco mefistotelico, sarà cosa ben peggiore ed i lamenti e gli urli d'agonia, oltre a rantoli e singhiozzi, saranno emessi proprio da voi, incauti ascoltatori di ciò che non andrebbe mai ridestato!! Con questo disco, successivo al peraltro difficile "Mademoiselle le gladiator", il buon Francuzzo mette un muro di fronte agli ascoltatori, con un lato A contenente un'unica composizione, formata da un unico accordo di pianoforte, suonato in modo ossessivo e ripetitivo per gli interi 19 minuti e passa del pezzo. Inutile aspettarsi improvvisi cambi di tempo, sprazzi di melodia, una voce che dica qualsiasi cazzo di qualcosa... Null'altro che quel suono che picchia nel cervello, il quale lentamente inizia a liquefarsi fuoriuscendo dalle orecchie. E se vi fa incazzare non capire il senso di tutto ciò, ancor di più vi farà incazzare leggere le note del maestro che, in tono serio e davvero solenne, ci descrive la canzone "Zà" nel seguente modo: "Apparentemente povero. Quasi completamente formato da un accordo. Volutamente percussivo (...) divide e sottrae risonanze, con una tecnica di rilascio". Battiato ci fornisce inoltre precise indicazioni sul tipo di ascolto con cui affrontare questa sua opera: "Ha bisogno di un ascolto che definirei meta-analitico, a favore di una non spazialità a-temporale". E ditemi voi come cazzo si fa. Concentratevi, provateci, a-spazializzatevi meta analizzando la a-temporalità, ma alla fine vedrete che non ce la farete. Anzi, vi sfido ad ascoltare per intero il lato A di questo disco, finora ben pochi umani sono riusciti, non so neppure se Francuzzo in persona ha mai riascoltato "Zà" per intero, ma penso proprio di no.
E se riuscite, per puro, caso a sopravvivere al lato A, state pur tranquilli perchè l'unico neurone rimastovi, che per la sua unicità ormai stona in quella gelatina liquescente che era il vostro cervello, verrà sterminato da "Cafè-table-musik", il pezzo sul lato B, che riuscirà ad eliminare l'ultima connessione che vi ricollegava ad una parvenza di umanità, dato che ormai non vi resterà che una vita vegetativa, rifocillati da cannucce che entrano in voi, mentre altre cannucce esportano da voi ciò che non riuscite più a ricordare il modo di espellere, e cioè popò e pipì. Ma anche quì, lasciamo al maestro, ed alle sue profonde parole, il compito di descrivere il secondo pezzo: "...una specie di collage-orifico; pieno di sostituzioni, manipolazioni, citazioni false, o meglio: Copie originali". Da come ci si sente dopo, più che di collage orifico direi che l'effetto è di orifizio a collage, ed immaginate pure di quale orifizio si tratta... E per finire, quì sotto, vi sottopongo 2 delle facce (solo apparentemente inoffensive) che hanno contribuito ad infliggervi la tortura sonora che vi ha appena finemente sminuzzato i cosiddetti: la prima foto quì sotto è di Antonio Ballista, il pianista reo confesso di aver suonato, sotto la Battiatesca regia, il lato A dell'album, con l'aggravante di essere l'unico player di tale nefandfezza. Più sotto ancora, vedete Alide Maria Salvetti, Soprano indagato per essere l'autrice dei vocalizzi sul lato B, distinguibili in mezzo ad una cacofonia di suoni, parole, registrazioni radio ed altre amenità del genere. Sono sicuro che, dopo l'ascolto di questo disco, queste due facce, ed i suoni orripilanti che emettono, verranno a tormentarvi durante i vostri peggiori incubi... Yakkayakkayak!!!

In conclusione, come avrete capito, il grande Battiato è davvero un artista poliedrico e dalle mille facce, se tra queste mille ve ne è una persino per l'orripilante e cordiale Dottor Phibes... Meditate, gente, meditate e buona perforazione delle cervici a tutti, mentre vedo che l'amabile blogger Roby si sta lentamente riprendendo dal leggero torpore lisergico di cui era preda...

Buon ascolto, ah ah ah ah....

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(27-2-2015)

P.S. : Se qualcuno ha capito cos'è successo e come mai mi ritrovo quì a terra fra schifezze di ogni genere, è pregato di spiegare nei commenti... E se aveste anche un cachet per il mal di testa... Roby

Post by Phibes

lunedì 6 giugno 2011

Serie "Lo scrigno del Dottor Phibes" n. 1 - Trans Vita Express - 1974 - Racconto Psicofonico dell'Aldilà

Una nuova serie per il blog, l'ennesima direte voi, come se non ce ne fosse già abbastanza delle collections a 45 giri, dei best del prog italiano, della serie doppelganger e della nuovissima altra serie dedicata al proto progressive italiano. Ma stavolta il responsabile non sono io, dato che, spontaneamente (ho un rasoio puntato alla gola), cedo il blog all'esimio dottor Phibes, viaggiatore di strani e lontanissimi mondi musicali, veramente al confine del nostro genere musicale ed a volte, ad essere sincero, quasi ai limiti dell'ascoltabile -No dottore, allontani la lama dalla giugulare!!- Non mi resta (in tutti i sensi, questa è una di quelle offerte che non puoi rifiutare...) che lasciarvi all'abominevole dottore, con la speranza che non faccia troppi danni...

Yakkayakkayak, cari frequentatori del blog, sono il Vostro dottor Phibes, specializzato in vecchiume d'avanguardia che tutti hanno dimenticato: io curo la vostra fame di stranezze a 33 giri della musica peninsulare in grado di onnubilare le vostre coscienze ed i vostri sensi. Era da tempo che cercavo di far capolino nella stratosfera ed oggi, finalmente, ho soppresso il fastidioso ronzio delle ciance del creatore del blog, che gentilmente ed assolutamente di sua volontà si è fatto momentaneamente da parte (almeno finchè non richiamo i miei tre pitbull rabbiosi che lo tengono confinato in un gabbiotto), cosicchè posso finalmente aprire il mio polveroso scrigno, pieno di oscurità poco conosciute della musica italiana anni 70 che nessun blogger vorrebbe pubblicare. Con le mani callose e gialle di tabacco, con la bocca impastata di psilocibe mi accingo a spalancare il mio cofanaccio e pescare a caso una delle sconosciute amenità quì presenti: vediamo vediamo su quale polverosa rarità il caso ha voluto indirizzarmi: ah, si inizia con il botto, il destino ha voluto caricarci a bordo di un treno diretto verso l'oscurità della morte, tra sbigottimento e consapevolezza della fine. Nessuna vera song, solo lamenti e sintetizzatori, pianti e strepiti, rassegnazione e morte... Yak yak yak i miei argomenti preferiti... Tutto fu opera del signor Marcello Giombini, compositore di soundtracks e, come quest'album dimostra, ottimo traghettatore verso l'Inferno... E con questo vi saluto, cari abitatori delle tenebre, mi ritiro nel mio antro polveroso, richiudo il coperchio del mio scrigno e lo ripongo sotto il letto. Non perdete le mie prossime incursioni nel blog, dormite sonni tranquilli e ricordate, prima o poi anche voi prenderete un treno... Verso l'aldilà... Tuuuuù Tuuuuuù Tuuuuuù... Yak yak yak yak chiamo i cani e sparisco nella notte... Ma stasera vado a casa in autobus...
"TRACK"LIST

LATO 1 (Mp3 1) Anamnesi - Terminal - La stazione - Gli spiriti guida - L'annuncio - La partenza - I viaggiatori - Marianna

LATO 2 (Mp3 2) La terra - Transvita express - Fermata - Il suicida - Due amanti - Cose imperfette - Il folle - Il cattolico - Fuori - Un sordo - Un poltergeist - Il piano astrale - Un treno carico di... - Col cuore in festa - La canzone di Marianna

Buoni incubi dal vostro caro dottor Phibes...

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(27-2-2015)

Post by Doctor Phibes