PREMESSA BY GEORGE
GRAZIE AMICI!
Stanno giungendo da un po' di tempo a questa parte, nelle mie cartelle di posta elettronica, contributi a profusione da parte di amici e collaboratori, vecchi e nuovi, della Stratosfera. Gli ultimi, in ordine di arrivo, provengono da Osel (attivissimo come sempre, specie con proposte di gruppi poco conosciuti), Frank-One, Cimabue, Roberto e forse da qualcun altro. Non voglio dimenticare Albe, Giudas e Ilario che, saltuariamente, forniscono il loro prezioso apporto alla Stratosfera. Si tratta quasi sempre di materiale raro, di ottima qualità e di difficile reperibilità. Questa è la dimostrazione dell'ottimo stato di salute di cui gode questo blog (oramai tra i più longevi, che vanta oltre 1000 visualizzazioni quotidiane provenienti da varie parti del mondo e che sta per raggiungere la ragguardevole soglia dei 7 milioni di visualizzazioni totali) e della passione che ci unisce per la buona musica, quella con la M maiuscola. Tutto questo è possibile grazie a voi, alla costante collaborazione e al al lavoro di squadra che permettono alla Stratosfera di crescere in modo esponenziale. Ovviamente non posso negare che mi manca molto la presenza e la collaborazione del sodale amico Robi.
Pertanto GRAZIE CARI AMICI, e lo dico CON TUTTO IL CUORE (E CON LA MENTE)
Da parte mia cercherò, come sempre, di rendere giustizia ai vostri sforzi e di realizzare post sempre interessanti (almeno spero) da condividere con tutti coloro che ci seguono da innumerevoli anni. Un po' alla volta, perché da solo fatico a stare dietro a tutto e a tutti, darò la giusta visibilità ai vostri contributi, in modo alterno, alternandoli altresì al materiale presente nei miei archivi (album e soprattutto bootleg e concerti live) e alle richieste di re-post e re-load. E se qualcuno di voi, oltre ai file, vorrà inviarmi anche delle liner notes, saranno ben gradite. Un colpo di mano non guasta mai.
Detto questo, detto tutto: procediamo con il post di oggi frutto del contributo del nostro grande amico Osel. I protagonisti sono i Three Monks, autori di due album assolutamente imperdibili.
Three Monks - Neogothic Progressive Toccatas (2010)
TRACKLIST:
01. Progressive Magdeburg (8:22)
02. Toccata Neogotica # 1 (11:25)
03. Neogothic Pedal Solo (5:03)
04. Herr Jann (6:33)
05. Deep Red (Profondo Rosso) (4:22)
06. Profondo Gotico (4:07)
07. Toccata Neogotica # 7 (10:14)
FORMAZIONE:
Paolo "Julius" Lazzeri - organo a canne, synth
Maurizio "Bozorius" Bozzi - basso elettrico
Roberto "Placidus" Bichi - batteria (2-6)
Claudio "Ursinius" Cuseri - batteria (1,7)

I "tre monaci" - che poi in realtà sono quattro, visto che nell'album si alternano due batteristi - sono una band originaria di Arezzo, decisamente originale, con un sound focalizzato sull'organo a canne, suonato dall'organista e compositore Paolo Lazzeri. Al suo fianco il bassista Maurizio Bozzi e i due batteristi Roberto Bichi e Claudio Cuseri. Dalla biografia proposta su ProgArchives si apprende che " Lazzeri era un organista prog-rock nei primi anni '70, fino a quando l'attenzione del pubblico non cambiò, periodo in cui iniziò lo studio della musica classica romantica, sia sinfonica che per organo solista. Le sue principali influenze provenivano dallo studio approfondito della musica del compositore Julius Reubke (1824-1858) e dal suo apprezzamento per il rock progressivo dei King Crimson e dei Van Der Graaf Generator. Lui e Bozzi decisero di formare un trio rock che avrebbe tentato di combinare il loro amore per la musica classica (stile neogotico, Romanticismo tedesco del diciannovesimo secolo) e il rock progressivo".

Maurizio Bozzi è un bassista/compositore/arrangiatore professionista dagli anni '70 e ha collaborato a innumerevoli progetti in studio e tour dal vivo. Si unirono ai batteristi Bichi e Cuseri per formare i Three Monks e nel 2010 pubblicarono il loro primo lavoro per la Black Widow Records, "Neogothic Progressive Toccatas". L'album fu abilmente mixato e masterizzato da Torben Lysholm presso lo studio Tune Town in Danimarca. I sette brani sono evidentemente ispirati a compositori barocchi e a storie di cattedrali con enormi organi a canne storici. Le note di copertina forniscono informazioni specifiche sull'ispirazione di ogni singola traccia. Troverete anche una cover di "Profondo Rosso" dei Goblin (ripresa anche in Profondo Gotico), giocata ovviamente sulla triangolazione organo a canne, basso e batteria. Il CD è quasi interamente strumentale, tranne i misteriosi cori di monaci collocati all'inizio di Neogothic Pedal Solo. Insomma, un disco di grande bellezza e originalità che lascia ben sperare per il futuro della band aretina.

Three Monks - The Legend Of The Holy Circle (2013)

TRACKLIST:
01. The Holy Circle (7:45)
02. Rieger (5:06)
03. The Battle Of Marduk (9:51)
04. The Rest Of The Sacred Swarm (4:46)
05. Into Mystery (5:55)
06. The Strife Of Souls (9:58)
07. Toccata Neogotica #5 (Epilogue) (9:43)
FORMAZIONE:
Paolo "Julius" Lazzeri -organo a canne, synths, compositore
Maurizio "Bozorius" Bozzi - basso elettrico, produttore
Roberto "Placidus" Bichi - batteria e percussioni orchestrali (3,6,7)
Claudio "Ursinius" Cuseri - batteria (1,2,5)

"The Legend Of The Holy Circus", pubblicato nel 2013 sempre dalla Black Widow, è il secondo e ultimo album dei Three Monks. Possiamo dire che si tratta della conferma di tutte le buone qualità del suo predecessore e si spinge ancora oltre, con i musicisti che cercano di elaborare una vera e propria trama attraverso la loro musica: infatti, secondo un'intervista con la band, si tratta di un concept album, una sorta di colonna sonora per un film, che va costruita. In ogni caso, non ci sono note di copertina a spiegare la trama e non c'è altro che la musica, la copertina disegnata da Margherita Zanotti, alcune immagini e i titoli dei brani a suggerire come si snoda la storia. Tutto il resto è lasciato alla sensibilità e all'immaginazione dell'ascoltatore. Il brano, a mio modestissimo parere, più significativo dell'intero album è la lunga, complessa ed epica "The Strife Of Souls", un percorso musicale che a tratti ricorda la grandeur di Emerson, Lake & Palmer. Nel complesso un album grandioso che ognuno è libero di interpretare a suo piacimento, ma che vale assolutamente la pena ascoltare. Peccato che la storia dei Three Monks si concluda qui,
Buon ascolto.

LINK Neogothic Progressive Toccatas (2010)LINK The Legend Of The Holy Circle (2013)
Post by George - Music by Osel