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mercoledì 3 maggio 2023

Serie "Bimbitudine" vol.6 - Beppe Chierici & Mireille Safa- 2006 - Canzoncine e Favolette (CD inedito) - post by Andrea (Arrivano gli Sprassolati)

TRACKLIST:

01. Le mele di Carmela
02. Altalena
03. Arlecchino e Cloè
04. Pipistrella e Cacatoa
05. Sorelline e fratellini
06. Il gatto Totò
07. Gli yogurt
08. Latte e caffè
09. Una casa piena di finestre
10. Il maialino
11. C’era una volta un olmo
12. L’omino blu
13. A domani sole!
14. Il kukulé

Beppe e Mireille

FORMAZIONE:

Beppe Chierici e Mireille Safà- canto
???- piano

Mireille Safa #1

Spero che ai nostri amici della Stratosfera faccia piacere il ritorno della rubrica “Bimbitudine”, dedicata a canzoni e a musiche rivolte all’infanzia, con un occhio alla qualità e uno alla funzione didattica (le due cose dovrebbero sempre andare insieme). La proposta che vi presentiamo oggi è una piccola chicca tipica della Stratosfera: si tratta infatti di un CD fuori commercio, stampato solo in forma privata come CDrom, da Beppe Chierici e Mireille Safa. Di Beppe Chierici abbiamo già parlato in diversi occasioni, dentro e fuori la serie “Bimbitudine”, ma varrà la pena di ricordare per i più distratti o per i nuovi lettori almeno la sua ultradecennale attività di traduttore e interprete di Georges Brassens (con diversi dischi al suo attivo, dal 1969 ai nostri giorni, alcuni dei quali proposti su queste pagine) e il sodalizio umano e artistico che lo legò a Daisy Lumini (e anche di questo troverete tracce sulla Stratosfera).

Beppe e Daisy

Mireille Safa, franco-libanese, è moglie e “dama dei pensieri” di Beppe, il quale, stregato dalla sua voce limpida, ha pensato giustamente di coinvolgerla in alcune delle sue molteplici operazioni musical-culturali (segnaliamo un paio di CD usciti negli ultimi anni per la serie “Nuovo Cantacronache”).
Questo album, uscito, come ricordavamo, solo in forma privata e regalato agli amici, databile attorno al 2006, è a nostro modesto parere un piccolo gioiello che volge in italiano alcune delle “faboulettes” della cantautrice francese Anne Sylvestre, della quale lo stesso Chierici aveva nel 1970 tradotto per Daisy Lumini alcune canzoni, poi confluite nel bellissimo “La donna del vento”, anch’esso presente nella Stratosfera. Anne Sylvestre, vale la pena di ricordarlo, è stata una delle voci più alte della canzone francese, ed è un peccato che sia pochissimo conosciuta in Italia. In Francia provarono a chiamarla “la Brassens in gonnella”, anche se lei rigettò la definizione, lamentandosi che non capiva come mai, allora, la stampa non chiamasse Brassens “la Sylvestre con la pipa”. Tanto per far capire il caratterino… 
Per chi volesse approfondire la sua figura, suggerirei di leggere questo bell’articolo (qui) uscito su Patria Indipendente a firma della brava Chiara Ferrari.

Anne Sylvestre #1

La Sylvestre, venuta a mancare nel 2020, nella sua lunga vicenda artistica ha sempre avuto un occhio di riguardo per i bambini, soprattutto dopo l’esperienza della maternità e il conseguente infinito amore provato per la sua bambina Alice. La sua produzione musicale per l’infanzia è copiosissima (il che nella scena francese non è affatto sorprendente) e comprende titoli quali “Les Pierres dans mon jardin”, “Lala et le cirque du vent”, “Anne Sylvestre chante… au bord de La Fontaine”,  “Les Mots magiques” e la serie delle “Faboulettes”. 

Anne Sylvestre #2

Ma torniamo a Beppe Chierici, al quale si deve già un capolavoro del genere come “Il paese dei bambini con la testa” inciso con Daisy Lumini (album che non a caso ha inaugurato la serie “Bimbitudine”). Insomma, questo barbuto cuneese giramondo a un certo punto, dopo essere ritornato in Italia dalla Francia dove aveva vissuto vari anni imbastendo una straordinaria carriera di attore, chiama a sé Mireille Safa e decide di metter mano a questo progetto, senza alcun fine commerciale, solo per il puro piacere di farlo e di omaggiare, ancora una volta, la vecchia (e bizzosa) amica francese.
Rispetto ad altri lavori di Chierici, in cui predomina la chitarra, qua la parte musicale è interamente dominata dal piano, un piano che intarsia squillanti melodie, filastrocche e nenie, e non di rado minuetti e arie da cafè chantant, il tutto ad accompagnare le parole e le abili voci di Beppe e Mireille che fare sornione e a volte teatrale disegnano nell’aria le storie della Sylvestre.
I testi sono tradotti con sapienza e grazia, qua e là attualizzati come è nelle corde di Chierici. A me piacciono particolarmente “Sorelline e fratellini”, “L’omino blu”, “Una casa piena di finestre”, nonché la tenue ninna nanna “A domani sole!”, ma tante sono le sorprese di questo lavoro purtroppo uscito solo in forma clandestina.

Beppe Chierici

Non vi resta che predisporvi all’ascolto con animo bambino e godere anche voi di queste piccole grandi storie, non di rado, “civili” nel termine più alto. Infine, lasciatemi dedicare questo post a questo stupefacente e ancora attivissimo eclettico artista che pochi giorni fa, il 28 aprile, compie la bella età di 86 anni e che (prendete nota) il 7 maggio alle ore 18 in quel di Gavignano, vicino Anagni, in un luogo incantato come solamente può esserlo un’ex falegnameria trasformata in biblioteca e piena di dipinti, sculture, macchine desuete e antichi strumenti, presenterà un cofanetto di 3 CD, edito dalla prestigiosa Produttori Associati (sì, quella di De André) con la riedizione del suo primo album “Chierici canta Brassens” e de “La cattiva erba” del 2013.
Sarà il suo addio alle scene: ci saranno amici, musica, pacche sulle spalle, qualche lacrima, parecchi sorrisi a ringraziare questo ostinato cantastorie che tante perle ci ha regalato in più di cinquant’anni di attività. Auguri Beppe!!! 

Mireille Safa #2


Post by Andrea (with a little help by George)

sabato 25 dicembre 2021

SERIE BIMBITUDINE vol.5 -Istituto Barlumen Band- Felici e cantanti- 2007 (LIBRO + CD)


TRACKLIST:

01 A luci spente (Istituto Barlumen Band)

02 Superfiaba (Rocco Tanica e Massimiliano Speziani)

03 Pollicino (Frankie Hi-NRG e Gaetano Cappa)

04 Haensel e Gretel (Luca Gemma, Georgeanne Kalweit, Gaetano Cappa, coro di bambini)

05 Il pifferaio di Hamelin (Mauro Pagani)

06 La bella e la bestia (Gaetano Cappa e Arianna Panozzo)

07 Il gigante egoista (Marco Drago, Arianna Panozzo)

08 Biancaneve (Ricardo Fischmann)

09 Cappuccetto rosso (Gaetano ed Emma Cappa)

10 Il gatto con gli stivali (Istituto Barlumen Band)

11 Alì Babà (Luca Gemma, Gaetano Cappa e Arianna Panozzo)

12 Il lupo e i sette capretti (Luca Gemma, Gaetano Cappa, Marco Drago e Arianna Panozzo)

13 I musicanti di Brema (Mimmo Locasciulli, Gaetano Cappa, Ricardo Fischmann, Ramiro Levy, Frankie Hi-NRG)

14 Barbablu (Pacifico, Simona Bencini, Arianna Panozzo)

15 La bella addormentata (Gaetano Cappa)

16 Cenerentola (Luca Gemma, Georgeanne Kalweit)

17 La sirenetta (Patrizia Laquidara e Ludovico Einaudi)

18 Il principe ranocchio (Gaetano Cappa, Frankie HI-NRG, Selton,

Marco Drago, Walter Franchetti, Arianna Panozzo)

19 A luci spente (reprise) (Ricardo Fischmann, Ramiro Levy)

20 Felici & Cantanti + Il gatto fantasma (ghost track) (Massimiliano Speziani e Germana Pasquero)

 

EXTRA: 

21 Riccioli d’oro

22 I tre porcellini

23 Il gatto di Carabas

24 Il brutto anatroccolo

 

 NOTA- Nella titletrack per comodità abbiamo inserito solo i protagonisti principali. 

Per i musicisti, essendo un numero pressoché infinito, ci permettiamo di inserire direttamente qua sotto le pagine dei credits.


 FORMAZIONE: 


 



Beh, il Natale è la festa per eccellenza dei bambini, prova ne è il fatto che prima che fossero inventati, il Natale non esisteva.

E così noi della Stratosfera, che amiamo i bambini, specialmente arrosto (come annotò il Pascoli nel suo fondamentale saggio sul fanciullino), abbiamo pensato di tirar nuovamente fuori dal sacco la nostra serie “Bimbitudine”, dedicata ai più piccoli.

 

Dopo aver trattato alcuni dischi storici, ci permettiamo stavolta di proporre un’opera relativamente recente, ma che con i “classici” del genere ha in comune alta qualità realizzativa, inventiva e creatività.

Parliamo di “Felici e cantanti”, uscito nel 2007 per la Rizzoli nel formato libro + CD e accreditato collettivamente all’Istituto Barlumen Band

Cominciamo con il dire che l’Istituto Barlumen è un’eccellenza italiana a cui qualcuno, prima o poi, dovrebbe dare qualcosa come il Nobel, o giù di lì. Attivi nel campo della sonorizzazione, della radiofonia e in altri diciassette, sono incapaci di fare cose banali. In compagnia di una serie di artisti complici, hanno sparso per il web, l’etere e la TV diversi gioiellini. Per limitarci al campo radiofonico potremmo citare quella genialata di surreale radiodramma musicale che è la storica “La fabbrica di polli”, oppure “Razione K”.  Se invece stringiamo il nostro sguardo al settore a noi più congeniale, quello prettamente musicale, non si può non segnalare il bislacco omaggio ad Enzo Jannacci (“Banana à milaneisa”, 2008) affidato ai brasiliani (!) Selton, e il singolare progetto di cui stiamo or ora parlando, messo in piedi con un coraggio da leoni da Gaetano Cappa e Matteo Draghi che dell’Istituto sono anima e corpo.


 

L’idea primigenia di questa pubblicazione nacque quando nel 2005 la Rizzoli propose, in una serie di uscite in edicola abbinate al Corriere della Sera, una serie di fiabe sonorizzate, appunto, dall’Istituto Barlumen. 

Da lì lo spunto per “Felici e cantanti” che apparve subito come un’operazione tutt’altro che commerciale, a cominciare dalla vastità dei nomi coinvolti a dar manforte ai due titolari, da vecchie glorie (Mimmo Locasciulli), e nuove leve (Pacifico, Luca Gemma, Patrizia Laquidara…) della canzone d’autore, ad esponenti della scena alternativa coeva (Frankie Hi-NRG, Selton, Enrico Gabrielli) e d’antan (Mauro Pagani, Ludovico Einaudi), a voci jazz come Simona Bencini.

Ma numerosi sono i musicisti chiamati a dare il loro contributo nelle fantasiose orchestrazioni di queste moderne fiabe sonore (il riferimento è alla storica collana di 45 giri della Fratelli Fabbri, quella di “A mille ce n’è”, per capirci), tanto che è davvero impossibile citarli tutti.

Nell 20 tracce sono rivisitate alcune delle più celebri fiabe della tradizione e quelle d’autore, con una stupefacente varietà di stili e di approcci, dal rap al funky, dal soul al reggae, dalla canzone d’autore a quella etnica… 


 

 Le canzoni sono già reperibili da qualche tempo sul Tubo, ma il  piccolo valore aggiunto della Stratosfera risiede nel booklet che è parte integrante dell’opera: il consiglio è di ascoltare e leggere al contempo, ovviamente a fianco dei vostri bimbi (o del bimbo che è in voi).

Va da sé che di queste storie, da tutti conosciute a menadito, c’è da aspettarsi una rilettura che spesso e volentieri le stravolge, o offre punti di vista inediti, secondo una procedura di manipolazione creativa cara alla scuola rodariana che tende a proporre anche interessanti spunti di riflessione partendo dai topoi del genere.

Ognuno si faccia la sua particolare lista dei preferiti, la mia, ammesso che vi interessi conoscerla, è: Pollicino, con il suo incedere elettrofunky, Haensel and Gretel (con un ritornello di grande fascino), Il gigante egoista, Biancaneve, l’orientaleggiante Alì babà, La bella addormentata, I Musicanti di Brema, portata da Locasciulli in territori tomwaitsiani, la delicata ballad La Sirenetta e la sigla finale che sfuma in una coda beatlesiana che scànsite.


Cappa e Drago

C’è da dire, ed è questa forse la differenza più rilevante rispetto agli altri post della serie “Bimbitudine”, che più di una volta si ha l’impressione, per i testi e le scelte musicali, che queste siano canzoni rivolte più ai genitori che ai piccoli, ma tant’è.

 

Ultimissima cosa: nel 2020 è uscita una deluxe edition con altri 4 brani (I tre porcellini, Riccioli d’oro, Il brutto anatroccolo, Il Gatto di Carabas) che proponiamo come extra (anche se, a onor del vero, a nostro parere non aggiungono granché).

 

E’ tutto, speriamo che gradiate questo piccolo “regalo” natalizio.

 

Buone feste a tutti, ci si legge nel 2022!

 

 

LINK CD

 

LINK LIBRO

 

 

 

 

martedì 19 novembre 2019

SERIE BIMBITUDINE vol.4 + SERIE DOPPELGANGER n.19- Vinicius De Moraes ed altri- L'Arca- 1972 + A Arca de Noè - 1980



TRACKLIST "L'ARCA"

01 L'Arca (Vinicius de Moraes - Sergio Endrigo - Ricchi e Poveri - The Plagues) 
02 Le api (Vittorio dei New Trolls - The Plagues) 
03 Il gatto (Marisa Sannia - The Plagues) 
04 Il pappagallo (Sergio Endrigo - The Plagues) 
05 La papera (Vinícius de Moraes - The Plagues) 
06 La foca (Vittorio dei New Trolls - Franco dei Ricchi e Poveri - The Plagues) 
07 La pulce (Vinícius de Moraes - The Plagues) 
08 La bella famiglia (The Plagues) 
09 San Francesco (Sergio Endrigo - The Plagues) 
10 L'orologio (Vinícius de Moraes - The Plagues) 
11 Il pinguino (Marisa Sannia) 
12 Piccinina (Vinícius de Moraes) 
13 La pulce (Sergio Endrigo) 45 giri bonus track
14 La papera (Sergio Endrigo e Vinicius de Moraes) 45 giri bonus track

Riprendiamo la Serie "Bimbitudine" con un must del genere, vale a dire "L'Arca", un lavoro collettivo uscito nel novembre 1972 e incentrato su alcuni testi scritti da Vinicius De Moraes, il grande poeta, autore e poi cantante brasiliano portato in Italia anni prima da quella immensa figura che fu Sergio Bardotti. 
"L'Arca" nasce come libro di poesie per bambini pubblicato in Brasile qualche anno prima da Vinicius De Moraes, comprendente anche la celeberrima "La casa" inclusa già nel '69 nel disco "La vita, amico, è l'arte dell'incontro" che aveva fatto incontrare, appunto, lo stesso "Vina" con un altro grande poeta come Giuseppe Ungaretti, e un cantante affermato come Sergio Endrigo, oltre un giovane chitarrista come Toquinho, che da lì in poi farà coppia fissa con Vinicius. Proprio sulla scia de "La casa" nasce in Bardotti l'idea di mettere in musica quei testi, quasi tutti riguardanti il mondo animale (fanno eccezione "L'orologio", "La bella famiglia" e la finale "Piccinina"). Per realizzare il lavoro vengono coinvolti Luis Bacalov che, come già in "La vita, amico..." arrangia e dirige l'orchestra, e una schiera di cantanti della scuderia Fonit Cetra: lo stesso Endrigo (che canta il brano che ebbe più successo, "Il pappagallo": 300.000 copie), The Plagues, Franco dei Ricchi e Poveri, Vittorio de Scalzi dei New Trolls e Marisa Sannia, oltre naturalmente i due brasiliani.



Musicalmente il disco sprizza fantasia in ogni pezzo: la fanno da padrone, chiaramente, i vari ritmi brasiliani, affiancati tuttavia da sapori bandistici e circensi e da afflati orchestrali dove si sente la mano felice di Bacalov, autore anche di alcune musiche (anche se la maggior parte sono firmate da Toquinho, e altre tre da Paulo Soledade).
Difficile segnalare i pezzi migliori, anche se, a parere di chi scrive, "La papera", "La foca", "La pulce" (che inizia con un singolare minuetto), "Il pinguino" e, naturalmente, "Il pappagallo", sono una spanna sopra le altre. A proposito di quest'ultimo pezzo, forse pochi sanno che nacque proprio da Paco, il pappagallo leggendario (vivrà ben 46 anni!) che Endrigo aveva portato a casa dalla tournée brasiliana del '68 che seguì l'affermazione sanremese (lo stesso aveva fatto Bardotti, ma il suo era morto poco dopo): racconta Claudia Endrigo (nel libro "Sergio Endrigo, mio padre", Feltrinelli) che una sera, a casa di Endrigo, "Vina" sente il suo pappagallo ripetere la frase "Povero Paco!" con la quale spesso cercava di impietosire qualcuno per avere da mangiare, e così scrisse di getto la canzone (cofirmatari poi Endrigo e Bacalov), un pezzo che, tra l'altro, nasconde un sottotesto politico che allude alla figura dello stesso Vinicius, costretto all'esilio dalla dittatura militare brasiliana: "Pappagallo brasiliano/ il Brasile è ormai lontano/ Tu che libero sei nato/ te lo sei dimenticato".
A ribadire sottilmente l'aria impegnata dell'epoca, che soffiava anche dentro un lavoro del genere, e a strizzare l'occhio ai genitori, c'è anche "La foca" in cui, in un allegorico scenario da guerra fredda, la foca italiana è messa alle strette dalla foca americana ("mezza bianca e mezza nera, laureata in ingegneria, biologia, in allegria e mia zia, e regala sigarette") e quella russa ("punta in aria una falce e un martello, op! ecco che cadono, che peccato!").

Molto bella la confezione apribile del disco originale, con le varie illustrazioni e un pieghevole a forma di ogiva che si estende e presenta i testi delle canzoncine.



A testimonianza del notevole riscontro che ebbe l'album, c'è la serie di 45 giri che, in un arco di ben due anni, ne furono estratti: Le Api/La Foca, L'Orologio/Piccinina, Il Gatto/ Il Pinguino, Il Pappagallo/S.Francesco, La Pulce/La Papera (in un'interpretazione di Sergio Endrigo inedita sull'album e che vi accludiamo come bonus tracks), L'Arca/La bella famiglia






In pratica, ogni pezzo del disco finì su 45 giri: se non è un record, poco ci manca. Da segnalare infine che nel 1975 uscirono due nuovi 45 giri (firmati De Moraes/Toquinho) con altri quattro pezzi a tema: Il porcellino/La civetta e L'aria/La Mosca (a tal proposito lanciamo un appello ai nostri fantastici lettori stratosferici: c'è qualcuno che potrebbe metterci a disposizione questi pezzi, così da rendere davvero completo questo post?).



"L'arca" da non confondersi con "L'arca di Noè" celebre e precedente 45 giri e poi LP dal vivo di Endrigo, ebbe un grande seguito tra i bimbi (e parecchi loro genitori) tanto da fare a sua volta da apripista a tutto un filone, nonché all'operazione "Ci vuole un fiore" (1974) che vedrà coinvolti Bardotti, Endrigo e Bacalov al lavoro sui testi di Gianni Rodari.

Il disco ha avuto diverse ristampe, prima in vinile (ma con confezione più spartana) e poi in CD, che per comodità riprendiamo (essendo uscito in Italia nel lontano 2004). Nessuna di esse contiene i pezzi inediti (o in altra versione) che vi abbiamo segnalato poco sopra.

Infine, consentiteci di segnalarvi questo Speciale della TV Svizzera in occasione del Natale 1972, dedicato alle canzoni per bambini di Vinicius De Moraes: veramente delizioso!








TRACKLIST "A ARCA DE NOE'" (1980)

01 A Arca De Noé (Chico Buarque e Milton Nascimento)
02 O Pato (MPB 4)
03 A Corujinha (Elis Regina)
04 A Foca  (Alceu Valença)    
05 As Abelhas (Moraes Moreira)
06 A Pulga (Bebel)
07 Aula De Piano (Frenéticas)
08 A Porta (Fábio Jr.)
09 A Casa (Boca Livre)
10 São Francisco (Ney Matogrosso)
11 O Gato (Marina) 
12 O Relogio (Walter Franco)
13 Menininha (Toquinho)
14 Final Orquestrado (Mazola)

Resta da chiarire il motivo per cui abbiamo inserito questo lavoro anche nella serie "DOPPELGANGER": il successo  del disco, pensato e prodotto, come abbiamo visto, in Italia, spingerà nel 1980 De Moraes, sempre in combutta con Toquinho, a pubblicare in Brasile un disco "fratello" (intitolato, tanto per fare ancora più confusione "A Arca de Noè"), coinvolgendo i suoi amici musicisti e cantanti, vale a dire il fior fiore della scena della MPB, da Chico Buarque a Milton Nascimento, da Elis Regina agli MPB4. Parliamo di disco "fratello" e non "gemello" perché nel passaggio tra Italia e Brasile in realtà cambia qualcosa: se restano in scaletta le versioni carioca di La Papera, La Foca (in una versione depoliticizzata rispetto all'originale italiana), Le Api, La Pulce, San Francesco, Il Gatto, L'Orologio, Piccinina, vengono cassate le altre a favore di nuovi ingressi: A Corujinha (La Civetta), Aula de Piano (Lezione di Piano), A Porta (La Porta), con il ripescaggio di A casa (La casa). Colpisce l'assenza de Il Pappagallo, considerando il notevole successo in Italia.



Curioso è anche il packaging di questo disco "fratello" brasiliano: al contrario di quello che si può vedere in rete, la copertina originaria esterna è del tutto bianca, con la scritta in basso "con todo o amor do Viniucius" scritta in blu. All'interno c'è una busta cartonata con i vari disegni colorati, con l'esplicita indicazione ai bambini di ritagliarli e incollarli sulla busta esterna, creando così la propria copertina personalizzata.


Addirittura nel 1982, a due anni dalla morte di "Vinà", come omaggio postumo di alcuni artisti, tra cui lo stesso Toquinho, uscirà anche un "A Arca de Noè 2" (che recupera tra l'altro O pingui (Il Pinguino), e O Porquinho (Il Porcellino). Una curiosità: in questo album postumo c'è un pezzo, O Pintinho (Il Pulcino), che vede come cofirmatari, oltre a Vinicius e Toquinho, anche i nostri Pippo Caruso e Sergio Bardotti: che sia un inedito de "L'arca"?

Con questo ultimo amletico dubbio vi saluto e auguro buon ascolto al bambino che è in voi.

LINK " A ARCA DE NOE'" (re-upload)



Andrea "Sprassolati"

P.S.- Per coincidenza, diversi miei cari amici ed amiche hanno, in un brevissimo arco di tempo, avuto bambini, o li stanno per avere. Permettetemi quindi di dedicare questo post ad Annalisa e Niccolò (e al piccolo Michelangelo), a Giacomo e Marialuce (e al piccolo Alberto), a Marilena e Maurizio (e alla piccola Marilù) e a Sandro ed Elena (e al piccolo Rocco).
Buona vita!



martedì 14 maggio 2019

Serie “Bimbitudine” vol. 3- Giorgio Laneve - 1974/1976 - Viva Fantasia + Accenti (vynil)


Giorgio Laneve
Il milanese Giorgio Laneve è stato, per un certo periodo, un cantautore  di discreto successo: la sua “Amore dove vai?”, il delicato primo singolo, partecipa a “Un disco per l’estate” del 1970 con ottimi riscontri di pubblico e di critica. Da lì parte una carriera discografica che, nella prima fase, lo porterà a incidere cinque Lp fino al ’77. Nelle sue canzoni, forte è l’influenza degli chansonniers francesi, soprattutto Brel, Moustaky e Barbara (di cui fu assiduo traduttore), e se è vero che ciò lo accomuna alla prima generazione di cantautori (Paoli, Endrigo, Lauzi, De André) ancora sugli allori al suo esordio, è anche vero che proprio questa matrice lo farà poi precipitare a nome di stretta nicchia, travolto come fu dalla nuova ondata, la cosiddetta seconda generazione di cantautori che meglio seppe esprimere speranze, rabbie e tensioni della generazione dei Settanta.
Forse è anche per questo motivo, nonché per il fatto che proprio nello stesso 1974 Sergio Endrigo era risorto discograficamente con “Ci vuole un fiore”, che Laneve si lancia nella produzione di due LP per bambini con i quali chiude, se non consideriamo l’appendice di un 45 giri nel 1980, la sua prima fase discografica (che ha avuto poi una inaspettata coda ben 36 anni dopo con un nuovo album “La mia più bella storia d’amore” pubblicato nel 2016). Un’altra ragione di questo percorso ce la suggerisce lo stesso Laneve in una bella e recente intervista di Francesco Caltagirone  apparsa sull’importante sito “L’isola che non c’era”: avendo già cominciato a lavorare come ingegnere elettronico in un’azienda  importante, la sua attività di cantante non era ben vista dai suoi superiori, sicché a un certo punto il cantautore milanese ha pensato che scrivere e cantare per bambini potesse essere più accettato nel mondo lavorativo. Oggi può sembrare strano, ma all’epoca a certe cose si badava.

VIVA FANTASIA (1974)


TRACKLIST:

01 Viva Fantasia
02 La nuvola curiosa
03 Asinello del somaro
04 Il carnevale dei Balocchi
05 Le tre uova
06 Terra e Mare
07 I solidi
08 La fuga della fata
09 Fila fila filastrocca
10 La storia di febbraio
11 Le tre sorelle
12 La lancia d'oro

Giorgio Laneve- Voce
Riccardo Zara- voce
Le Mele verdi- coro

Arrangiamenti: Gianni Bobbio, Marcello Minerbi, Reddy Bobbio, Giulio Libano e Rodolfo Grieco

“Viva Fantasia” esce per la Decca nel 1974. Scritto per cinque episodi in collaborazione con Gianni Bobbio, è arrangiato dallo stesso Bobbio (ancora attuale collaboratore di Laneve) con Marcello Minerbi e Reddy Bobbio.
Per questo disco Laneve recupera dal disco precedente “Le tre sorelle”“La lancia d’oro”, quelle cioè che potevano essere più naturalmente inserite in questo progetto.
Si tratta di canzoni gioiose, dedicate a un pubblico di piccolissimi (come si evince anche dall’illustrazione di copertina e dai disegni interni ad opera di Annarita Montecroce) in cui prevalgono storielle, filastrocche e favole messe in musica con stile semplice adatto a questo target, anche se in qualche caso emergono stilemi più tipicamente cantautoriali (“Terra e mare”, “La fuga della fata”). La voce gentile di Giorgio Laneve è a volte accompagnata da un coro di bambini (non specificati nelle note di copertina).




"Viva Fantasia" ottenne anche il Premio della Critica Discografica Italiana “per la garbata vena poetica con cui l’autore ha saputo trascendere la realtà quotidiana dei più piccoli” ed il Premio Nazionale del Paroliere.
Il disco non è mai stato ristampato in CD e non è reperibile in rete, sicché ho proceduto a ripparlo dalla mia copia in vinile. Contestualmente fu pubblicato anche un 45 giri per l’Unicef che vedeva sul lato A l’inedito ”Può bastare un canzone?” (chi ce l'ha batta un colpo) e sul lato B “Viva Fantasia”.

ACCENTI (1976) + bonus track


TRACKLIST:

01 Accenti
02 La girandola
03 Amedeo Wolfango
04 Gi-o-erre-gio
05 Le formiche
06 Augurissimi
07 Bernardo l’Eremita
08 Rocky Boom
09 L’uovo
10 i venti
11 C’era una volta
12 BONUS TRACK- L'ispettore Nasy (45 giri, 1980)

Giorgio Laneve- Voce
Riccardo Zara- voce
Le Mele verdi- coro

Arrangiamenti: Gianni Bobbio, Marcello Minerbi, Reddy Bobbio, Giulio Libano e Rodolfo Grieco

“Accenti”, uscito per la Divergo di Mario De Luigi nel 1976, vede la collaborazione ai testi di Luciano Beretta (storico collaboratore di Celentano) e prolunga il disco precedente verso una fascia di età un po’ più alta, ampliando conseguentemente la tavolozza musicale con quadretti gustosi che vanno dal bandistico al cameristico, dal pop fino al country umoristico, con duetti tra lo stesso Laneve e il coro dei bambini de “Le mele verdi”, già presenti in un precedente post di questa serie di “Bimbitudine”. Si accentuano gli intenti didattici (la titletrack potrebbe ancora oggi essere adottata nella scuola primaria, e, aggiungo io, anche da molti utenti dei social…), e si aggiungono quelli civili, anche se non mancano divertissements senza troppe pretese, tra cui "Bernardo l’Eremita" e "I venti". C’è anche la curiosa "Amedeo Wolfango" che racconta l’infanzia di Mozart rielaborando proprio una musica dello stesso genio austriaco.
Degna di nota anche l’immaginifica copertina apribile dallo stile marcatamente fumettistico.


Laneve con i piccoli del coro de "Le Mele Verdi" nel retro di copertina di "Accenti"
L’album, arrangiato dagli stessi musicisti dell’album precedente con l’aggiunta di Giulio Libano e Rodolfo Grieco, nonostante la sua qualità, non ha grande successo e anche questo forse spingerà Laneve a dedicarsi esclusivamente alla sua professione di ingegnere elettronico. Il disco non è mai stato ristampato, tuttavia è disponibile in digitale sui maggiori canali. Per questo post ho però preferito utilizzare la versione in vinile (inguaribile nostalgico) tratta dal defunto storico blog “Il Golpe e l’Uva” che ringrazio ad memoriam.


Laneve con Francesco Guccini al primo Premio Tenco, 1974
Ultimo colpo di coda, dicevamo, un frizzante 45 giri in sapore dixie del 1980 “L’ispettore Nasy”, sigla dell’omonimo cartone creato da Pagot che andava in onda per la RAI all’interno dello storica trasmissione per ragazzi  “3…2…1…contatto!”. Per evidenti affinità, accludiamo come bonus track il lato A (purtroppo il B ci manca, sicché, amici, se ce l’avete, fatevi avanti!), anche se in versione "sporcata" da voce radiofonica.

Da segnalare che Laneve, oltre che con la RAI, in quegli anni collaborò anche con una trasmissione per bambini per la Televisione Svizzera (proprio come Beppe Chierici, di cui parlammo in un post precedente di “Bimbitudine”) che all'epoca era all'avanguardia in questo tipo di programmazione (qualcuno, a cavallo tra i 40 e i 50, ricorderà forse l'appuntamento irrinunciabile con "Scacciapensieri", il sabato sera).

A tutti i bambini di ieri e di oggi, buon ascolto!




Post by Andrea de "Gli Sprassolati"

martedì 19 febbraio 2019

Serie "Bimbitudine" vol. 2 - Le Mele Verdi - 2007 - Al tempo delle mele verdi (Corrado Castellari, Mitzi Amoroso e altri autori)


TRACKLIST:

01. La canzone delle Mele Verdi (testo: Mauro Agnoli; musica: Corrado Castellari) 
Melody Castellari
02. La mela verde (testo: Mitzi Amoroso; musica: Mitzi Amoroso) Le Mele Verdi
03. Angie  (testo: Mitzi Amoroso; musica: Corrado Castellari) Stefania Bruno
04. La principessa Sapphire (musica: Corrado Castellari) Corrado Castellari
05. La ballata di Tex Willer (testo: Gianluigi Bonelli, Renato Pizzamiglio; musica Corrado Castellari) Corrado Castellari
06. Melomania (testo: Mitzi Amoroso; musica: Corrado Castellari) Corrado Castellari
07. La banda dei ranocchi (testo: Mitzi Amoroso; musica: Corrado Castellari) 
Corrado Castellari
08. Ippo Tommaso (testo: Mitzi Amoroso; musica: Corrado Castellari) Corrado Castellari
09. Flash..Gordon....Flash (testo: Mitzi Amoroso; musica: Corrado Castellari) 
Corrado Castellari
10. Belfy e Lillibit (testo: Mitzi Amoroso; musica: Corrado Castellari) Corrado Castellari
11. Gli gnomi delle montagne (testo: Mitzi Amoroso; musica: Corrado Castellari) 
Corrado Castellari
12. Fichi e fantasia (testo: Mitzi Amoroso; musica: Corrado Castellari) Corrado Castellari
13. L'isola del tesoro, eccola là! (testo: Mitzi Amoroso; musica: Corrado Castellari) 
Corrado Castellari
14. Lo scoiattolo Banner (testo: Mitzi Amoroso; musica: Corrado Castellari) 
Corrado Castellari
15. Chobin, principe spaziale (testo: Mitzi Amoroso; musica: Corrado Castellari) 
Corrado Castellari
16. Angie Girl (testo: Mitzi Amoroso; musica: Corrado Castellari) Corrado Castellari
17. Time Bokan (testo non pronto; musica: Corrado Castellari) Corrado Castellari
18. Spazio 12 (testo: Mitzi Amoroso; musica: Corrado Castellari) Corrado Castellari
19. Ikkyusan il piccolo bonzo (testo e musica: Gioacchino Rispoli, Roberto Coccia)
Gioacchino Rispoli
20. Sabato al supermercato (testo: Mitzi Amoroso; musica: Corrado Castellari) 
Corrado Castellari
21. Sandybell (testo: Mitzi Amoroso; musica: Corrado Castellari) Corrado Castellari
22. Mademoiselle Anne (testo: Mitzi Amoroso; musica: Massimo Spinosa, Silvio Pozzoli)
Silvio Pozzoli
23. Robottino (testo: Loriana Lana; musica: Corrado Castellari) Stefania Mantelli
24. Al tempo delle Mele Verdi (testo: Mitzi Amoroso; musica: Corrado Castellari) 
Stefania Mantelli, Melody e Corrado Castellari


Bonus Tracks

Corrado Castellari - Presidente (45 giri, lato A, 1977)
Corrado Castellari - Quinto Set (45 giri, lato B, 1977)


Questo post segue a ruota e completa quello pubblicato alcuni giorni fa dedicato a Corrado Castellari. L'amico Frank-One, autentica miniera vivente di rarità a cui non manca proprio nulla, mi ha gentilmente inviato i file relativi al 45 giri mancante nel precedente post, ovvero Presidente / Quinto Set, pubblicato nel 1977. Un singolo molto raro che farà la gioia di noi completisti. Per non limitarmi ad un post comprendente due soli brani, mi sono permesso di ripescare un album del 2007, dove Castellari è impegnato con Le Mele Verdi. Ottima occasione, tra l'altro, per proporre il capitolo 2 della nuova serie "Bimbitudine". E così il 45 giri, anche se non proprio in sintonia con il CD delle Mele Verdi, è finito nelle bonus track. 
Perdonatemi l'ardire.


Veniamo al disco in questione. Il sottotitolo ricorda che contiene "sigle e provini inediti realizzati da Mitzi Amoroso, Corrado Castellari ed altri ancora". Il CD venne pubblicato nel 2007 dall'etichetta KBL Sigletv.net. Le musiche delle 24 tracce sono scritte (e, in parte, cantate) da Corrado Castellari che, lo ricordiamo, dopo aver firmato alcuni brani per lo Zecchino d'Oro già negli anni '70, a partire dagli anni '80 si affermò come creatore di sigle televisive di cartoni animati, iniziando una stretta collaborazione con il gruppo vocale femminile (composto da bambine) Le Mele Verdi.
Per un approfondimento sul gruppo vi rimando alla pagina ufficiale che troverete qui 

Stefania Mantelli
Melody Castellari
Come si legge sul sito delle Mele Verdi "questo cd è stato voluto, prodotto e realizzato nel 2007 dai ragazzi del forum di Siglev.net, sotto la guida di Mauro Agnoli, con lo scopo di valorizzare e portare alla luce materiale inedito riguardante la discografia delle Mele Verdi e di Corrado Castellari. Il contenuto del cd può essere suddiviso in tre parti: 19 provini musicali composti e interpretati per la maggior parte da Corrado, che hanno dato vita quasi sempre alle omonime versioni discografiche (La banda dei ranocchi, Belfy e Lillibit, Spazio 12, ecc.); due brani inediti cantati dalle Mele Verdi negli anni '80 (Angie e La Mela Verde) e tre nuove canzoni scritte appositamente per l'occasione, interpretate da Stefania Mantelli e Melody Castellari (ndr figlia di Corrado). La prima di queste, La canzone delle Mele Verdi, evoca il dolce e commovente ricordo delle Mele Verdi; Robottino è la nuova sigla del cartone animato in edizione dvd Stormovie; il disco si conclude con l'omonimo brano Al tempo delle Mele Verdi che è un medley dei migliori successi di Mitzi Amoroso e Corrado Castellari"


Al CD venne allegato un libretto di 12 pagine a colori che riepilogava la storia dei vari artisti, arricchito con molte foto d'epoca e riproduzioni di depliant ITB e Doro TV.
"Data la mole di materiale raccolto, il disco si presenta come un pezzo di storia delle sigle tv che non può mancare negli scaffali dei collezionisti. Unica pecca, purtroppo, è la mancanza del provino di Pat, la ragazza del baseball, cercato tra centinaia di nastri sia dal musicista Claudio Maioli, sia dall'autrice del testo Loriana Lana".
Il CD è stato stampato in tiratura limitata e le copie rimaste disponibili sono pochissime dato che la maggior parte è stata prenotata prima della sua stessa realizzazione.
Piccola annotazione finale: non dimentichiamoci che nel primo disco de Le Mele Verdi, intitolato "Barbapapà", pubblicato nel 1975, troviamo nientemeno che Roberto Vecchioni.
Sono certo che il disco piacerà anche agli adulti. Almeno, per me è andata così.
Buon ascolto

Letizia "Mitzi" Amoroso

Corrado Castellari

Post by George
Grazie a Frank-One per l'invio del raro singolo del 1977