TRACKLIST:
01. Luci spente a Testaccio
02. Il veliero di imbaud
03. Per te...unica
04. A volte
05. Via della Magliana
06. Il buco
07. Honey blue
08. Zucchero amore
09. L'ultima
Bonus track
10. Il cappello di velluto blu (45 giri, lato A, 1978)
MUSICISTI
Gianni Bonfiglio - chitarra acustica, voce
Roberto De Franchis - piano, organo Hammond, celesta, Synthesizer
Stefano Mazzola - chitarra elettrica e acustica
Bruno Crovetto, Piero Ricci - basso
Gianni Dall'Aglio - batteria
Tony Cicco - percussioni
Gianni Oddi - sax soprano e contralto
Hugo Heredia - sax soprano
Maurizio Giammarco - sax tenore, flauto
Gianni Bonfiglio è cantautore, musicista e compositore decisamente "ai margini". Il suo unico lavoro è questo LP del 1979, preceduto nel 1978 da un singolo contenente i brani Il cappello di velluto blu, sul lato A, inedito su 33 giri, e L'ultima, sul lato B, poi ricompreso nell'album. Le notizie su di lui sono scarsissime. Le uniche informazioni che ho recuperate su Digilander lo presentano come "un reduce del movimento studentesco degli anni della contestazione" (forse per l'aspetto, con folta barba e occhiali da intellettuale - che non è poi una cosa così brutta). Originario di Palermo, ha vissuto per alcuni anni a Milano, prima di stabilirsi definitivamente a Roma. "Luci spente a Testaccio" sembra un album di ricordi, quasi una specie di testamento. Non c’è però retorica, né pentimento e non lo si può proprio definire un disco politico o ideologico, semmai di sentimenti e di rimpianti, conditi da qualche inevitabile disillusione. La musica è decisamente elaborata, con ottimi arrangiamenti grazie alla presenza di musicisti quali i sassofonisti Maurizio Giammarco e Hugo Heredia e due nostre vecchie conoscenze: Gianni Dall'Aglio alla batteria e Tony Cicco alle percussioni.
L'album, prima del 2010 mai ristampato, è stato inserito nel cofanetto "Progressive Italia anni '70 vol. 8", insieme a Gens, Maurizio Fabrizio, La stanza della musica e altri ancora. Il singolo del 1978, postato come bonus track, l'ho tratto da un video recuperato sul tubo, dove il nostro Gianni Bonfiglio lo interpreta di fronte al pubblico. Nonostante gli applausi finali, il brano è in playback.
Post by George
E' molto probabile che la sua pagina facebook sia questa, fisiognomicamente è identico https://www.facebook.com/gianni.bonfiglio1
RispondiEliminaSe sì, potrebbe essere diventato un editore
Disco dignitoso anche se non imprescindibile
RispondiEliminaMichele D'Alvano
Salve amici, io sono Gianni Bonfiglio e sono ancora vivo. Ho creato nel 2000 una casa editrice che si chiama Fermento e pubblico libri, prevalentemente grandi classici. Ho creato anche la Fermento Music che si occupa di edizioni musicali. Questo il l ink del sito: www.fermento.net Continuo a scrivere canzoni e a breve pubblicherò un album. Mi farebbe piacere scambiare opinioni musicali con voi. La mia mail è gianni.bonfiglio@fermento.net
RispondiEliminaSarebbe bello tra i Cantautori dimenticati inserire l'album "Autoritratto" di Cristiano Metz. PS avete una mail sulla quale rispondete?
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