È il 1963 tra Reggio Emilia e Modena, come in tante altre zone dell'Italia del dopo-boom, nascono, a ritmo frequentissimo, centinaia di gruppi musicali, accomunati dalla voglia di esprimere sensazioni, pensieri ed insoddisfazioni dei giovani della nuova generazione, la prima del dopoguerra. I capelli lunghi, gli abiti sgargianti e la voglia di cambiamento, che caratterizzavano i giovani di quegli anni, divennero ben presto uno dei tratti distintivi del gruppo musicale, che per questo fu più volte attaccato verbalmente, e in alcuni casi anche fisicamente, soprattutto con pietre, da perbenisti e benpensanti, ancora legati al passato ventennio fascista, che vedevano nella nuova moda un segno di pazzia e di effeminatezza dei costumi. |
mile gracie (es correcto?) Saludos
RispondiEliminaun gran bel Post. Sto lavorando anch'io ad un Post sui nomadi, per ricordare i 50 anni del gruppo.
RispondiEliminapensavo a "Per quando noi non ci saremo "
Comunque complimenti.
bel lavoro
Bel lavoro, Grog. Mi piace l'andare a riscoprire questi storici album. A questo proposito ho appena ultimato un lavoro analogo che vede come protagonisti I Ribelli, altra grande band da togliere dalla naftalina. Ciao
RispondiEliminaPer favore è possibile ripristinare il link? Grazie. Ilario
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