lunedì 6 giugno 2011

Genco Puro & co. - 1972 - Area di servizio


TRACKLIST :

01 - Frontiere
02 - Campane a Rotterdam
03 - A San Francisco
04 - Come un fiume
05 - Giorno d'Estate
06 - Nebbia
07 - Biscotti e thè
08 - Pioggia
09 - Alice
10 - Accendo la mia radio
11 - La mia città
12 - Burattini
13 - La famiglia (bonus track)
14 - Beato te (bonus track)

Genco Puro, al secolo Riccardo Pirolli, era uno dei musicisti che gravitavano intorno a Franco Battiato ai tempi della Bla Bla, tanto che collaborò agli arrangiamenti di Fetus. Nel 1972, con la collaborazione del maestro (che firmò alcune delle canzoni, prestando anche la sua inconfondibile voce a diversi pezzi. Inoltre, Battiato suonò il suo VCS3 in quasi tutte le canzoni). Non è certo un disco prog rock, pieno com'è di canzoni faciline faciline, ma io personalmente non me la sento di stroncarlo completamente (come invece fa il buon J. J. John quì, naturally sul blog John Classic Rock); io lo ho ascoltato diverse volte ai tempi (posseggo la ristampa della Artis del 1992, da cui proviene il file che vi propongo), e mi piace, a volte, la spensieratezza che lo pervade. E poi qualche piccola gemma questo disco la contiene, la bellissima Nebbia su tutte, cantata da Battiato. Secondo me non sono male neppure Frontiere, Campane a Rotterdam, Come un fiume e Burattini. Comunque sia, un album che mostra un'altra sfaccettatura, sebbene smaccatamente commerciale in alcuni momenti, del variegatissimo mondo del rock progressivo italiano. E datemi retta, la sola Nebbia vale il download, per il resto un ascolto facile e spensierato, ma gradevole. Inoltre fa piacere ascoltare l'inconfondibile sound delle tastiere Battiatesche, che sembrano a volte quelle di Fetus ma addolcite o addomesticate su melodie molto più commerciali. Le ultime due canzoni sono delle bonus tracks provenienti da un 45 giri uscito dopo quest'album. A proposito di quest'album, come sempre, sarete voi a giudicare e mi piacerebbe davvero leggere cosa ne pensate voi, cari lettori e fruitori di prog rock...

Buon ascolto

6 commenti:

  1. ...è una storia molto lunga e triste quella di Riccardo Rolli che soltanto Battiato e la mamma di Riccardo conoscono!

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  2. "Battiato suonò il suo VCS3 in quasi tutte le canzoni".......questo non è assolutamente vero!!!! Il synth era un miserissimo Davoli Synth ...comprato quando suonavo con i Cristalli Fragili per suonare...Impressioni di Settembre della PFM.E fu suonato da un turnista prezzolato dalla BLA BLA!! Io ero lì!!
    Riccardo Rolli

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    1. Buongiorno Riccardo, è un vero piacere leggere il tuo intervento qui. Purtroppo le informazioni reperibili su quest'album (che a me, ribadisco, continua a piacere, ancor di più da quando ho scoperto che fu registrato in pochissimi giorni) sono spesso frammentarie. Mi scuso dunque per le informazioni imprecise, sarò lieto di aggiornare il post con la tua gentile testimonianza. Grazie e complimenti davvero per il tuo lavoro, sarei lieto di ospitare sul blog qualcs'altro di tuo, magari rimasto nei cassetti...

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  3. Ho appena ascoltato il disco. È una piccola gemma mai sbocciata. Che peccato. Se invece del solo sinth si fosse potuto intervenire con un hammond o un vox continental, o anche solo un farfisa. E ancora una viola o un arpa qua e la, forse solo un briciolo di chitarra in maggior evidenza.
    Col giusto tempo e una strofa in più La Mia Città sarebbe divenuta un classico almeno quanto Tutta Mia (La Città), che ancora oggi si ascolta e vien coverizzata. Certo Vandelli avrà potuto permettersi ben altra produzione..
    Un saluto grande a Riccardo da sklerici

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  4. Disco dignitoso ma non indispensabile

    Michele D'Alvano

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