domenica 19 giugno 2011

Serie "Video" n. 3 - Demetrio Stratos - Suonare la voce

Come terzo post di questa serie (che, tra l'altro, è diventata una serie, furbescamente, strada facendo) vi propongo un fantastico documentario dedicato alla miglior voce del rock italiano anni 70. E di chi stiamo parlando, se non del grandissimo Demetrio Stratos, front man degli Area ma, soprattutto, grande sperimentatore che utilizzò, come nessun altro prima e neppure dopo, la voce come un vero e proprio, strabiliante, strumento musicale (Il titolo "Suonare la voce", in questo caso, è davvero appropriato).


Demetrio Stratos, di origini greche, fu un grande innovatore sul piano vocale e musicale. Giunto in Italia nel 1962, con alle spalle studi di pianoforte in conservatorio, diventa il cantante dei Ribelli nel 1967, con i quali incide, tra l'altro, il grande successo "A pugni chiusi". Nel 1972 Demetrio Stratos entra negli Area, uno dei gruppi capostipite del rock progressivo italiano, con i quali condividerà un percorso anche politico, che lo porterà ad essere uno dei personaggi di primo piano dell'intero decennio dei settanta. Come la storia ci racconta, purtroppo, la carriera di Stratos si interruppe il 13 Giugno del 1979, quando, a soli 34 anni, morì in una clinica di New York, affetto da una leucemia dirompente, il giorno precedente al grande concerto organizzato dai suoi amici a Milano per raccogliere fondi da utilizzare per la sua costosa degenza.


Arricchito da rare immagini d'epoca, questo è il più completo documentario dedicato al mai abbastanza compianto cantante; tra l'altro, contiene bellissimi footages di Demetrio, in cui egli stesso spiega, ad una classe di scolari delle elementari, le sue sperimentazioni e gli esercizi vocali utili per potenziare le corde vocali, mostrando una grande disponibilità e voglia di condividere la sua arte, oltre che un'umiltà non comune tra le rockstar. Nel film vedremo anche Demetrio esibirsi nelle sue famosissime diplofonie e triplofonie (2 o 3 suoni diversi emessi contemporaneamente), mutate da certi canti dei monaci del Tibet. Il tutto è condito da interviste a persone che condivisero parti del percorso di Demetrio, ma anche di esperti di fonetica che spiegano, dal punto di vista scientifico, l'uso delle corde vocali che fece questo grande artista. Alla fine, i vari interventi delineano il racconto della vita musicale di questo immenso artista, mai interamente compreso, dagli inizi rock fino alla più dura ricerca in campo vocale ed alla sperimentazione pura.


Non mi resta che augurare una buona visione a tutti

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3 commenti:

  1. Anche qui un ricordo live: Parco della Villa Reale di Monza - zona periferica - Un passa-parola che gli Area suonano e ... via di corsa. Tant'é che ci si trova in un campo ampio diverse decine di persone con gli Area e l'estate che contribuiva a scaldare gli spiriti. Demetri e un Hammond che giostrava come un giocattolo, spingendo e tirandoselo addosso. Anteprima di questo video che ci lasciava a bocca aperta per la magia. Si, magia. Per una voce che percorreva sentieri che non conoscevamo. Duplicità di toni emessi (poi avremmo conosciuto le trifonie mongoliche anche con la grande Giuni Russo) e avanguardia espressiva dove la voce era strumento di comunicazione sperimentale. Poi, gli Area, Luglio, Agosto, Settembre nero, Odessa, ecc ... ecc ... e noi, privilegiati, attorno a loro come in un happening di 10 anni. Stupende sensazioni offuscate poi dal concerto per Demetrio, a piangere, in quella piccola arena dove da bambini correvamo con le scuole di Milano. Grazie per questo documento che è inestimabile. Ale55

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  2. Più facile a dirlo che a spiegarlo, avrei voluto esserci anch'io ma per ragioni anagrafiche non è stato possibile. Ma certi racconti mi fanno sentire quasi "presente" all'avvenimento. Grazie Ale55 e grazie ovviamente Roby per l'impegno profuso
    Fabio

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