TRACKLIST :
1 Romanzen (16.46)
2 E' Triste il Vento (1.05)
3 Aragon (10.01)
4 Katmandu (2.27)
5 Noter de Berghem (1.24)
6 Hobbit (6.04)
1 Romanzen (16.46)
2 E' Triste il Vento (1.05)
3 Aragon (10.01)
4 Katmandu (2.27)
5 Noter de Berghem (1.24)
6 Hobbit (6.04)
Parole ed opere di Filippo :
"Il primo lavoro del trio bergamasco (Lo trovate QUI) risale al 1974. In esso il gruppo alternava buoni esperimenti progressivi a più banali pezzi melodici. Nel 1977, invece, presentano un ottimo LP progressive: i cambiamenti che portarono a questa trasformazione li spiega JJ John QUI. Incastro fu un album fortunato, perchè dei 3 lavori (oltre a Incastro, Invasori dei Pangea e Verso il Mare di Enrico Nascimbeni) che all'epoca stavano per essere pubblicati dalla Philips, suonati più o meno dalla stessa formazione fu il solo ad essere pubblicato a causa del cambiamento degli interessi della discografica con l'arrivo del “Guardiano del Faro”. La promozione fu comunque minima e di conseguenza il gruppo si sciolse. Pinto preseguirà con successo la carriera musicale e Zanelli fonderà una band “simil-punk”. L'album si apre con Romanzen, che con i suoi 16 minuti di durata è il pezzo più lungo dell'LP. Un ritmo fatto di respiri e colpi introduce una sezione molto dolce, dominata dal flauto e dal basso di Billy Zanelli, a cui dopo un breve cantato si aggiungono batteria e tastiere. Dopo la seconda parte cantata ritornano i respiri e le percussioni dell'inizio, con un ritmo di sapore etnico più complesso. Dopo una parentesi solista di Pinto al piano un rombo e, ancora una volta, dei respiri introducono E' triste il vento, dedicata ai Perdio. Nonostante la traccia successiva abbia lo stesso nome, essa è piuttosto la fine della suite: i respiri dell'inizio introducono un agile sax solitario che chiude il lato A. Il lato B si apre con i dieci minuti di Aragon, basata quasi solamente su un riff di basso su cui si muovono il sax, il piano e la chitarra elettrica. Dopo un'intermezzo scherzoso (Katmandu e il canto popolare a cappella Noter de Berghem) la chiusura dell'album è affidata ai sei eterogenei minuti di Hobbit, tra jazz e musica d'avanguardia."
"Il primo lavoro del trio bergamasco (Lo trovate QUI) risale al 1974. In esso il gruppo alternava buoni esperimenti progressivi a più banali pezzi melodici. Nel 1977, invece, presentano un ottimo LP progressive: i cambiamenti che portarono a questa trasformazione li spiega JJ John QUI. Incastro fu un album fortunato, perchè dei 3 lavori (oltre a Incastro, Invasori dei Pangea e Verso il Mare di Enrico Nascimbeni) che all'epoca stavano per essere pubblicati dalla Philips, suonati più o meno dalla stessa formazione fu il solo ad essere pubblicato a causa del cambiamento degli interessi della discografica con l'arrivo del “Guardiano del Faro”. La promozione fu comunque minima e di conseguenza il gruppo si sciolse. Pinto preseguirà con successo la carriera musicale e Zanelli fonderà una band “simil-punk”. L'album si apre con Romanzen, che con i suoi 16 minuti di durata è il pezzo più lungo dell'LP. Un ritmo fatto di respiri e colpi introduce una sezione molto dolce, dominata dal flauto e dal basso di Billy Zanelli, a cui dopo un breve cantato si aggiungono batteria e tastiere. Dopo la seconda parte cantata ritornano i respiri e le percussioni dell'inizio, con un ritmo di sapore etnico più complesso. Dopo una parentesi solista di Pinto al piano un rombo e, ancora una volta, dei respiri introducono E' triste il vento, dedicata ai Perdio. Nonostante la traccia successiva abbia lo stesso nome, essa è piuttosto la fine della suite: i respiri dell'inizio introducono un agile sax solitario che chiude il lato A. Il lato B si apre con i dieci minuti di Aragon, basata quasi solamente su un riff di basso su cui si muovono il sax, il piano e la chitarra elettrica. Dopo un'intermezzo scherzoso (Katmandu e il canto popolare a cappella Noter de Berghem) la chiusura dell'album è affidata ai sei eterogenei minuti di Hobbit, tra jazz e musica d'avanguardia."
I MADRUGADA :
Gianfranco Pinto - tastiere, voce
Alessandro “Billy” Zanelli - basso, voce
Pietro Rapelli - batteria, voce
Gianluigi Trovesi - sax
Lucio “Violino” Fabbri - violino (pensa un po'!! :D)
Luciano Ninzatti - chitarre
Gianni Bertocchi - flauto
Silvia Annichiarico - voce, coro
QUI i Madrugada su Classic Rock
QUI i Madrugada su Italian Prog
LINK
Gianfranco Pinto - tastiere, voce
Alessandro “Billy” Zanelli - basso, voce
Pietro Rapelli - batteria, voce
Gianluigi Trovesi - sax
Lucio “Violino” Fabbri - violino (pensa un po'!! :D)
Luciano Ninzatti - chitarre
Gianni Bertocchi - flauto
Silvia Annichiarico - voce, coro
QUI i Madrugada su Classic Rock
QUI i Madrugada su Italian Prog
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Grazie per aver postato questo album difficilissimo da trovare... ma si potrebbe fare appello al releaser e sapere se è possibile averlo con una qualità superiore? 128 kbps sono davvero pochi :(
RispondiEliminaSono d'accordo, ma pesonalmente disponevo solo di questo... Facciamo un appello (figlio d'Apollo) agli altri amici Stratosferici
RispondiEliminadead link! :(
RispondiEliminaBuon disco anche se stilisticamente troppo eterogeneo
RispondiEliminaNotevoli i brani Romanzen, Aragon e Hobbit .
Michele D'Alvano