sabato 5 gennaio 2013

Il Volo Di Icaro - 1978 - Il Volo Di Icaro

From the Captain: ho attualizzato questo post di Franco per pubblicare, in calce al post, un interessantissimo intervento che il bassista di questa formazione ci ha regalato nei commenti. Lascio ora la parola al buon Francone e lo ringrazio...

Ciao amici della Stratosfera,nonostante sia stato dormiente per un pó di tempo a causa di situazioni al di fuori del mio controllo,non ho mai smesso di seguire ed amare la nostra "Creatura",dunque visto che "Anno Nuovo,Vita Nuova" ho deciso di dare un calcio al passato e iniziare una nuova stagione di collaborazioni.Va poi detto che ultimamente non é che la Stratosfera abbia goduto di molta buona fortuna,indi per cui anche i miei compagni di avventura non é che siano sempre stati al massimo delle loro capacitá,fatto capibilissimo.Per fortuna San Grog ha tenuto il fortino in maniera egregia!!!! A quanto sembra comunque le cose stanno cambiando con El Capitano che sembra stia finalmente uscendo dalla sua crisi ispirazionale e il Prof che gradendo ció ha ripreso pure lui :).Bando alle ciance e veniamo al conquibus ovvero a Il Volo Di Icaro.Non ci sono molte informazioni riguardo questo album,di seguito quello che ho trovato su ITALIAN PROG "Guidato da Alessandro Lencioni, compositore e tastierista, questo gruppo toscano realizzò un unico album autoprodotto con dieci canzoni nel 1978. L'LP venne registrato a Firenze e sette musicisti compaiono insieme a Lencioni, ma non è chiaro se questo era un vero e proprio gruppo o solo un insieme di musicisti reclutati per il suo album solista."

The Band :
 
- Alessandro Lencioni / keyboards, vocals
- Giovanni Simoncini / bass
- Nello di Maio / drums
- Carlo Benetti / acoustic guitar
- Lorenzo Malfatti / flute
- Antonio Tonarelli / drums, percussion
- Beppe Biondi / electric mandolin
- Fabio Cotopassi / accordion


Tracklist

 1. Icaro
 2. Stagioni
3. Noi
4. Il Cervo
5. Il Cigno
6. Il Bimbo e il Mare
7. Giorno di Marzo
8. Ci Rincontreremo
9. Meditation
10. Strade  

 Le canzoni sono inspirate,come si puó capire dal nome dell'album,dal mito di Icaro,che come ben sapete istruitissimi Stratosfernauti,disobbendendo a suo padre Dedalo, non trovó meglio da fare che costruirsi un paio di alucce tenute insieme dalla cera e poi volare vicino a una fonte di calore come il Sole.Come andó a finire lo sappiamo.Tornando alla musica lo stile non si puó definire Prog,ma piuttosto Soft Prog (se esiste una tale classificazione) un'incrocio fra rock melodico,folk con influenze classiche.Nell'insieme un album "pastorale" abbastanza piacevole,anche se a volte la voce di Lencioni é un po troppo per i miei gusti.Per concludere,album non essenziale ma di cui consiglierei l'ascolto anche solo a scopo documentativo.

Non mi resta che augurarvi un buon ASCOLTO !!!!!!!!!!

P.S. from the Captain - Scusa Franco per l'aggiunta, ma mi sembrava doverosa: ci scrive nei commenti il gentilissimo Giovanni Simoncini e ci rivela qualche retroscena interessante ed inedito circa questo progetto:

"Sono Giovanni Simoncini, bassista de Il volo di Icaro, vi ringrazio per avere questo nostro ricordo di noi. Eravamo tutti musicisti provenienti da altri gruppi e ci siamo riuniti intorno a Sandro Lencioni per aiutarlo in questo suo sogno. Registrammo il tutto agli allora Studi Natali di Firenze, ma siamo tutti musicisti Viareggini. Gli strumenti ce li forni' lo studio e non erano i nostri personali, mi ricordo che ebbi un basso Rickembeker da me sempre odiato, infatti sembra una chitarra io uso il Jazz Bass Fender. Da ricordare il tecnico del suono il mitico Bob Rosati collaboratore a suo tempo di Claudio Baglioni".

Grazie mille a Giovanni, hai reso questo post ed il vostro ricordo ancora più interessante: interventi come il tuo sono davvero benvenuti e costitutiscono la più grande soddisfazione per gli appassionati che collaborano a questo blog...

Post by Franco58

18 commenti:

  1. Bentornato Francone. Sembra che il 2013 sia l'anno della resurrezione dei Lazzari (mi ci metto anch'io, naturalmente). Mi sembra che la squadretta sia pronta a ripartire, boicottaggi permettendo.
    PS Gran bel post. Ma l'hai trovato sotto l'albero 'sto padellone?

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  2. Evviva Francone, bentornato sulla stratosfera... Il mio cuore è felice, ti considero una presenza storica su questo blog e sentivo personalmente la tua mancanza. E' bello ritrovarsi ancora qui (piano piano tutti i dormienti -mi ci metto anch'io- stanno tornando, ne manca ancora qualcuno ma son sicuro che torneranno presto a fare capolino)...

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  3. Benrivisto Franco, compliments come sempre.... però ragazzi, vediamo di darci una moderata, di questo passo rischiamo di consumare tutte le nostre cartucce. Direi che la logica sia di un post a testa alla settimana, anche per permettere a chi ci segue di ascoltare e ponderare qiuello che proponiamo.

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  4. Grazie ragazzi !!! Sono d'accordo con te Grog, 4 o 5 post la settimana sono piú che sufficienti,come giustamente fai notare con troppi post a disposizione i nostri amici della Stratosfera non hanno maniera di digerire quello che scaricano e poi noi rischiamo la saturazione come é gia avvenuto :).

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  5. Sono Giovanni Simoncini bassista de Il volo di Icaro vi ringrazio per avere questo nostro ricordo di noi.
    Eravamo tutti musicisti provenienti da altri gruppi e ci siamo riuniti intorno a Sandro Lencioni per aiutarlo in questo suo sogno.
    Registrammo il tutto agli allora Studi Natali di Firenze ma siamo tutti musicisti Viareggini.
    Gli strumenti ce li forni' lo studio e non erano i nostri personali mi ricordo che ebbi un basso Rickembeker da me sempre odiato infatti sembra una chitarra io uso il Jazz Bass Fender.
    Da ricordare il tecnico del suono il mitico Bob Rosati collaboratore a suo tempo di Claudio Baglioni.

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    1. Grazie mille per il tuo commento !!!!! É veramente un piacere trovarti qui nella Stratosfera.
      Ciao
      Franco

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  6. Grazie anche da parte mia a Giovanni per il tuo intervento, così gradito che l'ho incollato alla fine del post, spero non ti dispiaccia... Robi

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  7. Roby no problem,hai fatto la cosa giusta :)

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  8. Yeah, yeah but no one said about the download!!!! c`mon! I can´t download the fucking music!!!!!!!!!! What happen?!!!

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  9. You won't make many fucking friends with that attitude dear Anon,anyway if you look carefully you will see a link for the download,it is there.
    Franco

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  10. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  11. Ascolto e riascolto questo disco senza mai stancarmi,ci sono un po' di perdonabili ingenuità qui e là, ma suppongo che Alessandro Lencioni fosse molto giovane all'epoca.Di tutto il disco, infatti, solo due brani non fanno per me. Il resto mi è molto caro. Lo ricollego alla mia adolescenza nell'anno di uscita dell'lp. Chissà dov'è Alessandro adesso? Vorrei fargli i miei complimenti, ma sembra sparito. Un Alessandro Lencioni apparve qualche anno fa su un manifesto di una giornata musicale, poi non effettuata,a Viareggio, come tastierista di una band rock/blues con pezzi propri: si chiamavano La 4° Dimensione. Sono di Pistoia, la mia compagna è di Firenze. Quando sono da lei, e i ricordi della vita non mi fanno dormire, esco sul terrazzo di notte a fumare una sigaretta, pensando a dei ragazzi che registravano un bel disco chissà dove in questa bella città negli anni passati della mia gioventù.

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  12. Secondo me è un gran bel disco. Lencioni avrebbe solo dovuto studiare un po' di canto per sistemare l'intonazione, prima di entrare in studio.

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    1. Caro Unknown, hai ragione, il disco per me è molto bello, considerando anche che è praticamente un'autoproduzione. Vorrei tanto contattare Alessandro per ringraziarlo di avermi toccato il cuore con brani come Noi, Il Cigno ed Il Volo di Icaro. Ma sembra sparito. La sua voce era forse un po' immatura, ma accorata e sentita nella sua interpretazione. Non mi capita spesso di essere coinvolto in questo modo. Questo ragazzo aveva qualcosa di speciale. Pensa che quando ascoltai la prima volta, e mi capita anche tutte le volte che lo riascolto, percepii qualche errore qua' e là nella coesione ritmica, che me lo fece sentire ancora più genuino. Che dire, sembrerà una sviolinata, ma se ad uno che ascolta i grandi della musica, un disco così fa questo effetto, vorrà dire qualcosa. Saluti a tutti i lettori e all'amministratore!��

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    2. .....e a tutti i collaboratori....

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    3. Alessandro è malato ma per anni ha combattuto per far conoscere queste sue poesie e la sua la sua musica. È stata una persona troppo sensibile

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  13. Volevo solo aggiungere che il link è scaduto, e il file non è disponibile. Su quel particolare sito la durata è limitata credo al massimo ad un anno. Sarebbe bello poter avere un nuovo upload. Grazie di nuovo.

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  14. Unknown, leggo solo adesso il tuo commento di Maggio, per caso. Come ho scritto in un mio commento precedente mi capita, proprio come sto facendo adesso, di ascoltare il lavoro di Alessandro e dei suoi amici quando non riesco a prendere sonno. Mi dà delle belle sensazioni. Mi dispiace davvero tantissimo che Alessandro sia malato. Spero che si riprenda e ti pregherei di salutarlo da parte mia. So cosa voglia dire sentirsi in grado di dire qualcosa ma non trovare sostegno e comprensione, soprattutto quando poi la vita ti colpisce alle spalle. E sono ormai più di 30 anni.... Ripeto, la musica e le parole di Alessandro sono tutt'oggi lenitive per il mio animo, anche quando c'è una vena di tristezza. Che il cielo lo benedica.
    Ciao.

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