mercoledì 25 settembre 2013

Venetian Power - 1971 - Arid Land

 TRACKLIST :

01 - Quando Dio inventò il mondo
02 - April
03 - Dying waters of life
 04 - Arid land
05 - Così il mondo finisce
06 - I am burning
 07 - Il sacrificio dell'acqua
08 - Invocazione, morte e resurrezione

Disco rarissimo e costosissimo, questo "Arid land" dei Venetian Power giaceva da tempo nel doppiofondo del mio Hard disk esterno. Un'opera accurata di ripescaggio che sto operando, per dare linfa al blog, me lo ha fatto ritrovare e lo posto molto volentieri, visto che è apparso sul web in pochissime occasioni. Vi dirò che a me questo disco piace, e oggi l'ho riascoltato volentieri dopo molto tempo. Le attinenze con il prog, sebbene blande, ci sono, per esempio nel refrain di "Così il mondo finisce" o nella finale "Invocazione, morte e resurrezione", lunga 7 minuti e mezzo. Da non disprezzare anche l'hard blues rock della title-track. Certo è un album estremamente eterogeneo, sia per le musiche che per le molte voci, alcune davvero pregevoli, che interpretano i vari pezzi. Peccato per le troppe parti multi-vocali alla musical, che tradiscono il vero spirito di questo progetto e che finiscono per appesantire l'ascolto. Comunque sia, l'aria dei magici anni 70 la si respira a pieni polmoni, e tanto basta..

 Così su Italian Prog (Recensione di Augusto Croce)

"Questo gruppo veneziano composto da 15 elementi può difficilmente definirsi una "prog band", e in effetti i Venetian Power erano un gruppo teatrale formato dal compositore Claudio Ambrosini per rappresentare il suo The arid land nell'Italia settentrionale. Un gruppo musicale venne anche assemblato da Ambrosini con il chitarrista danese Claes Cornelius (musicista di studio molto stimato all'epoca in Italia) ed un LP venne pubblicato con la colonna sonora. Tra i musicisti l'ex tastierista delle Stelle di Mario Schifano, Nello Marini. L'idea dell'album venne al produttore e tecnico del suono Ermanno Velludo insieme a Claes Cornelius (del gruppo The Blues Right Off) appena tornato in Italia dopo aver trascorso un anno negli USA, e i due decisero di collaborare con Claudio Ambrosini nel suo adattamento musicale dell'opera di T.S.Eliot La terra desolata (The waste land), eseguendo le registrazioni nel piccolo studio di Velludo. Essendogli stata negata l'autorizzazione ad andare avanti dagli editori di Eliot, Faber & Faber di Londra, Ambrosini dovette cambiare una parte del soggetto, che venne ribattezzato The arid land.Con un gruppo di musicisti e cantanti veneziani, la prima versione della colonna sonora fu molto primitiva, ma grazie alle magie di Velludo il suono sembrava registrato in un grande studio. La registrazione venne usata come colonna sonora per le prime rappresentazioni del musical, concepita come un'opera multi-livello, multi-azione e come evento teatrale a 360 gradi (sarebbe stata replicata alla Biennale di Musica Contemporanea a Venezia con un allestimento molto più ricco)...

... La CBS era interessata a pubblicare la colonna sonora, e il tutto venne nuovamente registrato negli studi milanesi della casa. L'artista surrealista Mario de Luigi preparò il dipinto di copertina, essendosi da tempo specializzato in panorami di Venezia visti in un futuro stato di decadenza, de Luigi fu la persona più appropriata da contattare per un lavoro di copertina coerente con l'essenza del soggetto del musical. L'album non è assolutamente un disco progressivo, e le sue origini come colonna sonora sono evidenti dallo sviluppo delle lunghe parti cantate (sull'evoluzione del genere umano, con ben sette cantanti!) ed una base musicale prevalentemente acustica. I testi sono per metà in italiano e metà inglese, e il risultato può essere noioso (in stile Jesus Christ Superstar) per gli appassionati di prog. Alla vigilia della realizzazione del disco ci fu anche un certo interesse della televisione, dove Venetian Power apparve come gruppo musicale, ma l'idea non era stata quella di creare una band che potesse fare delle vere e proprie tournée e il disco The Arid Land non fu seguito da altre produzioni attribuite allo stesso ensemble. Il chitarrista Cornelius tornò in Danimarca nel 1974 continuando a lavorare nel campo musicale."

 VENETIAN POWER :

Claudio Ambrosini (voce)
Daniela Ambrosini (voce)
Eva Ferro (voce)
Gloria Ferro (voce)
Nello Marini (voce)
Rosanna Mavian (voce)
Enrico Sopelsa (voce)
Claes Cornelius (chitarra)
Sergio De Nardi (tastiere)
Lamberto Lanfré (piano)
Paolo Zannella (flauto)
Roberto Giannelli (basso)
Silvio Zanoni (batteria, percussioni)
Giorgio Bassanese (percussioni)
Frank Playwright (percussioni)


Post by Captain

2 commenti:

  1. Interessante solo a tratti, molto discontinuo.
    Quando avremo il piacere di ascoltare "Ritagli d'anima"? Lo attendiamo da mesi!
    Grazie,
    Alex

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