lunedì 14 aprile 2014

Serie "Italian Neo Psychedelic Sound" n. 4 - Lodovico Ellena - 1998 - Good Morning Mr. Barrett

TRACKLIST:

01. Golden hair
02. Baby lemonade
03. It is obvious
04. Dominoes
05. See Emily play
06. Terrapin
07. Lucifer Sam
08. Arnold Layne
09. Julia's dream
10. The gnome
11. Astronomy Domine
12. Mathilda mother
13. Take up thy stethoscope and walk
14. Interstellar overdrive

MUSICIANS:

Lodovico 'Vico' Ellena: all instruments
Mauro Coda: bass on "Lucifer Sam"

Splendida rivisitazione in chiave acustica e minimalista di alcune composizioni storiche di Syd Barrett, ad opera dell'ex Effervescent Elephants (nonché Looking Glass Alice, ma non solo), Lodovico "Vico" Ellena. La sviscerata passione per i primi Pink Floyd non è mai stata un segreto per Lodovico, ad iniziare dal nome della sua prima band (un omaggio a Barrett) per proseguire con l'immancabile omaggio al Cappellaio Matto di Cambridge e ai primi Pink Floyd presente in quasi tutti i suoi album, da solo o come componente di band da lui create. Il genio di Alice Castello non finisce mai di stupirci. Lodovico Ellena, per la cronaca, è uomo di cultura, ex direttore scolastico, autore di numerosi saggi (anche con forte connotazione politica), collaboratore di testate giornalistiche, personaggio impegnato politicamente. Per noi amanti della buona musica vorrei ricordare che Lodovico ha pubblicato nel 1998 il volume "Storia della musica psichedelica italiana". Chi, se non lui, sedici anni fa poteva incidere un disco come questo "Good Morning Mr. Barrett", assolutamente coraggioso, tenuto conto della statura del personaggio che andava e reinterpretare? Beh, il disco va preso semplicemente per quello che è, ovvero un atto d'amore e non una sfida narcisistica. Proprio partendo da questa considerazione l'album deve essere ascoltato con serenità e distacco, senza cadere nei facili e scontati parallelismi. Leggete quello che scrive Lodovico sulla back cover e capirete lo spirito che sta alla base di questa  prova discografica.

PS - Per la cronaca, mentre sono all'opera con questa recensione, più ispirato che mai, sto ascoltando sul Tubo l'intero "The Piper at the Gates of Dawn". 

Detto questo passiamo alle composizioni presenti su questo disco che, lo ricordo, venne pubblicato nel 1998 dalla Mellow Records. In totale sono 14 tracce, tutte composizioni originali di Syd Barrett, ad eccezione di "Julia's Dream" che, come i floydiani incalliti ben sanno, venne scritta da Roger Waters e interpretata da David Gilmour. L'unico brano elettrico che si discosta in tutto e per tutto dal minimalismo acustico, è quello posto in chiusura del disco: una torrida versione di "Interstellar Overdrive" che, a mio parere, potrebbe essere stata ripescata da una session precedente, probabilmente con gli EE al gran completo. La maggior parte delle tracce proviene dal primo straordinario album dei Pink Floyd "The Piper at the Gates of Dawn" (anno 1967). Lodovico Ellena si distingue come ottimo musicista, che ben padroneggia la chitarra acustica (See Emily Play e Arnold Layne sono due fulgidi esempi) e propone effetti particolari quali voci sdoppiate. filtrate e sovraincise. Consigli per un ascolto ottimale: scegliere le ore serali, abbassare le luci, accendere lo stereo, servirvi un buon drink e...

Welcome Mr. Barrett


Posted by George

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