venerdì 11 luglio 2014

Le Antologie della Stratosfera Vol. 9 - Salis & Salis- Gli Anni '70 - Singles, Rarities & Album

Questo superpost va a completare i lavori dei fratelli Salis da poco pubblicati sulla Stratosfera, ovvero "Sa vida ita est", primo 33 giri del gruppo sardo (postato dal nostro Captain) e le due musicassette degli anni '80 ("Sacco a pelo" e "Signora del porto") postate dal sottoscritto. La proposta comprende tutti i singoli anni '70, una manciatina di rarità e gli altri due LP (il primo rigorosamente in versione vinile) del 1974 e 1979. La biografia dei Salis è già stata ampiamente tracciata all'interno del post dedicato al primo album. Se proprio volete, cari amici, andare a rileggervela qui, sulla solita "bible" di Augusto Croce.

Singoli anni '70

TRACKLIST:

01. Maribel - lato A, 1968 (a nome Salis 'n' Salis)
02. Nell'oscurità - lato B, 1968
03. Manchi solo tu - lato A, 1969 (a nome Salis 'n' Salis)
04. Piccola bimba - lato B, 1969
05. Il tuo ritorno - lato A, 1969 (a nome Salis 'n' Salis) - il lato B è "Maribel"
06. Chissà se la luna ha una mamma - lato A, 1970 (a nome Salis 'n' Salis)
07. Cronaca di una cosa - lato B, 1970
08. Sorella morte - lato A, 1971 (a nome Salis) - tratto da "Sa vida ita est"
09. Matrimonio - lato B - tratto da "Sa vida ita est"
10. Betty - lato A, 1971 (a nome Salis - inedito su LP)
11. Auguri - lato B, 1971 - tratto da "Sa vida ita est"
12. Salis addio - lato A, 1974 (a nome Salis) - tratto da "Seduto sull'alba a guardare"
13. Festa mancata - lato B, 1974 - tratto da "Seduto sull'alba a guardare"
14. Brio - lato A, 1975 (a nome Antonio Salis) - tratto da "Seduto sull'alba a guardare"
15. Viva lei - lato B, 1975 - tratto da "Seduto sull'alba a guardare"

Rarities & Live

TRACKLIST:

16. Dimensione - lato A, 1974 - raro singolo di Francesco Salis (L'apostolo)
17. Io ti ringrazierò - lato B, 1974 - Francesco Salis (L'apostolo)
18. Chissà se la luna ha una mamma - Salis dal vivo a "Speciale per voi", RAI TV, 1970
19. Bambini (inedito) - Salis dal vivo a Quartu S. Elena, 1977

I primi 45 giri, del periodo 1968-1969, sono poco più che canzonette. La vena prog inizia ad emergere con "Chissà se la luna ha una mamma" del 1970 (qui proposta anche in versione live suonata a "Speciale per voi" con tanto di presentazione del mitico Renzo Arbore) per proseguire fino agli ultimi singoli del 1974-1975. E' piuttosto raro il 45 giri di Francesco Salis, con lo pseudonimo L'apostolo, pubblicato nel 1974 e contenente due brani acustici. Le due composizioni sono di Valbruno, già collaboratore dei Salis ai tempi del loro primo LP.


Salis - 1974 - Seduto sull'alba a guardare (vinyl rip)
Front cover LP originale del 1974
TRACKLIST:

01. Salis addio
02. Non cercatemi dove non sono
03. Viva lei
04. Progresso
05. Un uomo
06. Festa mancata
07. Gioia
08. Tentazione
09. Il mio dramma è l'età
10. Brio
11. Finale

FORMAZIONE:

Antonio Salis - voce, basso
Francesco Salis - chitarra
Gianni Serra - chitarra
Andy Surdi - batteria
Giulio Bozzetti - batteria
Dario Baldan Bembo - tastiere

Secondo album dei Salis, registrato nel 1974, a distanza di tre anni dal disco di esordio, "Sa vida ita est". Si tratta, in effetti, più di un album solista di Antonio Salis, accompagnato da grandi musicisti tra i quali il fratello Francesco e Dario Baldan Bembo, che un nuovo disco degli storici Salis. Le influenze prog sono minimali, anche se tra i solchi riemergono sparuti echi di quello che fu il loro punto creativo più alto, quel "Sa vida ida est" che troverà degno seguito solo con "Dopo il buio la luce" nel 1979. Peraltro questo lavoro ha una particolarità: la storia della discografia italiana lo ricorda come uno dei primi dischi quadrifonici realizzati in patria. Nel 1980 venne ristampato dalla piccola etichetta La Strega con copertina diversa. L'autore dei testi è Lucio Salis. Una bella recensione di questo disco è stata scritta da Nicola Sulas, sul sito "Arlequins", al quale vi rimando cliccando qui. L'album è stato ristampato in versione CD nel 2010. Per questa ragione ho postato la versione "sporca", rippata direttamente dal vinile. Se volete ascoltarlo in versione digitale e ripulita non vi resta che investire qualche eurino, peraltro ben speso.

Front cover ristampa del 1980

Salis - 1979 - Dopo il buio la luce
TRACKLIST:

01. Novembre
02. Rapsodia per Emigrazione
03. Dopo il buio...la luce
04. Peccato che...!
05. Diablo
06. A Walter
07. Inquinamento
08. Yankee Go Home

FORMAZIONE:

Francesco Salis - voce, chitarra
Antonio Salis - voce, basso, flauto
Antonio Lotta - tastiere
Antonio Sardu - batteria

Francesco Salis e la sua chitarra acustica
Il terzo e ultimo lavoro dei Salis targato anni '70 vede la luce nel 1979, anno in cui il prog era praticamente tramontato. Peccato, perché a mio avviso si tratta del miglior album prog realizzato in Italia quando gli anni '70 erano agli sgoccioli e gli storici alfieri del progressive nazionale iniziavano a percorrere altri sentieri musicali. Il disco venne ristampato in versione CD nel 1998 ad opera della Giallo Records. "Dopo il buio la luce" venne pubblicato quasi cinque anni dopo il secondo LP ad opera di una nuova formazione dei Salis, sempre guidata dai due fratelli, Francesco e Antonio, qui accompagnati da un tastierista (Antonio Lotta) e un batterista (Antonio Sardu - very very Doc). Il disco presenta molte parti strumentali, con ispirazione jazz rock come nella lunga Rapsodia per Emigrazione. Passò purtroppo quasi del tutto inosservato, costringendo i Salis allo scioglimento definitivo dopo il 1980. 


Post by George

8 commenti:

  1. Piccola frustrazione da blogger: non si capisce mai se questi post siano apprezzati o meno. A volte anche solo un vaffanculo è meglio del silenzio.
    Se no passa la voglia di continuare,
    Ciao

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    1. Capisco la frustrazione, anche se devo dire che ultimamente un po' più di commenti, magari a scoppio ritardato, sono arrivati ai vari post. So che lavoro si cela dietro post come questo, e personalmente ti manifesto il massimo apprezzamento per il tuo lavoro e per questo post in particolare, davvero esustivo...

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  2. Grazie Captain per il tuo apprezzamento. Ma non è tanto il riconoscimento per quello che io, te e tutti insieme facciamo; mancano le considerazioni sui gruppi e sulla musica che sono oggetto dei nostri post. Mi piacerebbe conoscere ogni tanto anche il pensiero dei nostri navigatori, i loro commenti (positivi o negativi, non importa), le loro proposte e i suggerimenti. Un blog è vivo a condizione che vi sia partecipazione. Forse chiedo troppo, però...

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  3. Merci bien George, l'album del 79 sembra il più intrigante, jazz rock da quanto ho sentito (ma non tutto ancora). Ancora grazie

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  4. "Dopo il buio la luce" è uno dei dischi più intensi usciti negli anni '70 in campo prog in Italia (e non solo, a mio avviso). Non tanto per la tecnica o per le idee, che non sono niente di nuovo per la maggior parte del tempo, ma il livello emozionale che raggiungono certi pezzi non ha pari, almeno per il mio orecchio. Basta la sola "A Walter", dedica ad un amico perduto da poco, per chiarire il concetto.
    Musicalmente l'ispirazione del Banco è la più evidente, ma la personalità, soprattutto nelle fughe strumentali, esce fuori e si fa davvero apprezzare.
    Una gemma da riscoprire!

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  5. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  6. Il disco del 1974 è un lavoro cantautorale dignitoso ma non proprio imprescindibile

    Dopo il buio la luce del 1979 è invece un grandissimo disco !

    Raffinato, evocativo e arrangiato splendidamente .

    Alla fine degli anni 70 I Salis dimostrano di aver raggiunto la loro definitiva maturazione stilistica .

    Michele D'Alvano

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