"TRACK" LIST :
1 - La Coda della Tigre (original version) (34:06)
2- (live) Berlin, October 19th, 1974 Metamusik Festival (16:26)
3- (live) Roma, January 17, 1976 (14:27)
2- (live) Berlin, October 19th, 1974 Metamusik Festival (16:26)
3- (live) Roma, January 17, 1976 (14:27)
Ho apprezzato molto l'idea, venuta al sodale George, di resuscitare vecchie serie della stratosfera. E proprio a proposito di vecchie serie, ma anche e soprattutto di resuscitare, ho incontrato recentemente in una bettola di periferia sporca e cadente, un vecchio e repellente blogger della stratosfera, assente da quasi 3 anni e che io davo ormai per morto e sepolto (e sarebbe stato un bene per l'umanità). Ebbene sì, si tratta prorpio del mefistofelico Doctor Phibes, cultore di sonorità disumane, esperto maximo della sperimentalismo che alla lunga martella inesorabilmente i coglioni, nonchè inventore, utilizzatore, spacciatore e somministratore, anche a tradimento, di sostanze psicotrope e allucinogene di sconosciuta origine, che rendono possibile l'ascolto di certi mattoni d'avanguardia. Nello spirito della doppia riesumazione, vecchia serie stratosferica e cadaverico Phibes, mi son visto costretto a cedergli ancora una volta il posto, non me ne vogliate cari amici. Per celebrare l'atroce riesumazione, ho pensato di fare il REUPLOAD di tutti gli album che il truculento Phibes ha presentato sulla Stratosfera, e li potete trovare qui
Ah ah ah ah... E così mi si pensava già nelle fauci dell'inferno e preda della putrefazione delle carni. E invece il vostro amato dottore aveva preso un periodo... come lo chiamano i giovinastri d'oggi... ah sì sabbatico, che poi a me il sabbath, soprattutto se colorato di nero, mi ricorda ben altro... Comunque, dicevo, mi sono ritirato dall'odiata società in un tugurio ricavato tra vecchi scavi della metropolitana ora abbandonati e fognature, una brandina in un angolo, un fornellino, tanta acqua gratuita a disposizione e tanti grassi succulenti ratti per saziare i miei appetiti. L'unico ammenicolo della civiltà che mi son portato è un vecchio vecchio giradischi e alcuni album da far accaponare la pelle trafugati a collezionisti psiconauti mai più tornati a terra (grazie alle famose preparzioni "terapeutiche" Phibes)
E cominciamo con questo "Tail of the tiger", la coda della tigre, dei "Prima Materia". Non vi fate ingannare dall'apparenza inoffensiva e meditativa dei protagonisti di quest'album: queste persone, chiaramente studiose del suono e della voce, emettono vibrazioni capaci di muovere qualcosa nel profondo dell'ascoltatore, e qualcosa vi assicuro si muove anche dentro di loro. Anzi, si muove da dentro a fuori: sappiate che sono capaci di prolungare un singolo rutto, variando e sovrapponendo le loro voci, fino ad oltre un quarto d'ora!!! Nello spirito del migliore sperimentalismo italiano, ecco a voi rutti diplofonici, maschili e femminili, rutti strascicati, rutti che muoiono per poi risorgere... Sembra che un intero convento Hymalaiano con problemi digestivi dopo una colossale impepata di cozze sia stato registrato durante la quotidiana meditazione e riversato su quest'album... L'effetto che avrà sul vostro povero udito sarà l'auto metabolizzazione delle cellule cerebrali, con conseguente discesa e digestione delle stesse, che vi porterà inesorabilmente ad emulare i suoni che per un'ora abbondante risuoneranno dai vostri altoparlanti. L'intero album del 1977 viene riproposto in questa edizione in cd del 2005 con due brani registrati live nel 1974 e nel 1976, per un totale di un'ora abbondante, abbastanza da sopraffare anche i più valorosi di voi. E la mattina seguente, cari amici che avrete l'aerdire di ascoltarlo per intero, ben poco sarà rimasto di voi...
Ah ah ah ah... E così mi si pensava già nelle fauci dell'inferno e preda della putrefazione delle carni. E invece il vostro amato dottore aveva preso un periodo... come lo chiamano i giovinastri d'oggi... ah sì sabbatico, che poi a me il sabbath, soprattutto se colorato di nero, mi ricorda ben altro... Comunque, dicevo, mi sono ritirato dall'odiata società in un tugurio ricavato tra vecchi scavi della metropolitana ora abbandonati e fognature, una brandina in un angolo, un fornellino, tanta acqua gratuita a disposizione e tanti grassi succulenti ratti per saziare i miei appetiti. L'unico ammenicolo della civiltà che mi son portato è un vecchio vecchio giradischi e alcuni album da far accaponare la pelle trafugati a collezionisti psiconauti mai più tornati a terra (grazie alle famose preparzioni "terapeutiche" Phibes)
E cominciamo con questo "Tail of the tiger", la coda della tigre, dei "Prima Materia". Non vi fate ingannare dall'apparenza inoffensiva e meditativa dei protagonisti di quest'album: queste persone, chiaramente studiose del suono e della voce, emettono vibrazioni capaci di muovere qualcosa nel profondo dell'ascoltatore, e qualcosa vi assicuro si muove anche dentro di loro. Anzi, si muove da dentro a fuori: sappiate che sono capaci di prolungare un singolo rutto, variando e sovrapponendo le loro voci, fino ad oltre un quarto d'ora!!! Nello spirito del migliore sperimentalismo italiano, ecco a voi rutti diplofonici, maschili e femminili, rutti strascicati, rutti che muoiono per poi risorgere... Sembra che un intero convento Hymalaiano con problemi digestivi dopo una colossale impepata di cozze sia stato registrato durante la quotidiana meditazione e riversato su quest'album... L'effetto che avrà sul vostro povero udito sarà l'auto metabolizzazione delle cellule cerebrali, con conseguente discesa e digestione delle stesse, che vi porterà inesorabilmente ad emulare i suoni che per un'ora abbondante risuoneranno dai vostri altoparlanti. L'intero album del 1977 viene riproposto in questa edizione in cd del 2005 con due brani registrati live nel 1974 e nel 1976, per un totale di un'ora abbondante, abbastanza da sopraffare anche i più valorosi di voi. E la mattina seguente, cari amici che avrete l'aerdire di ascoltarlo per intero, ben poco sarà rimasto di voi...
Permangono alcuni misteri, innanzitutto circa l'identità degli artisti coinvolti, ma anche sul loro numero, visto che in foto a volte son 4, altre 5, altre ancora 6. Ma il mistero più grande riguarda i loro apparati digestivi, tanto che si vocifera circa la non appartenenza al genere umano dei membri di questo misterioso ensemble. Che vengano dallo spazio, dal mare o dalle profondità della terra, queste creature hanno ben poco di terrestre, se non l'apparenza esterna...
Così Doctor Phibes vi saluta, e vi rimanda alla prossima impossibile (soprattutto da ascoltare) proposta musicale...
Post by Doctor Phibes. Last words by Captain : nonostante debba concordare su alcuni punti con il pestilenziale autore di questo post, se volete leggere una recensione seria inerente questo progetto sonoro (e l'innegabile bravura degli artisti coinvolti), vi rimando alla recensione scritta da proggen_ait94 per Debaser.it
Fantastico!! Assolutamente inascoltabile. Un po' di queste "meraviglie" le possiedo anch'io in uno scrigno dimenticato da Dio e dagli uomini. Mi verrebbe voglia di proporre una nuova serie: "Gli inascoltabili". Chissà se qualche anima pia o coraggiosa, oltre a me, è riuscita nell'arduo compito di arrivare ai 34.06 minuti della track n. 1 indenne e senza turbe psichiche?
RispondiEliminaBeh, qualche cosa sui componenti in realtà si sa: i quattro protagonisti di questo disco (che, devo ammettere, ho anche io), come si evince dalla quarta di copertina sono Roberto Laneri (in altre circostanza sassofonista e ricercatore di gran vaglia), Gianni Nebbiosi (esponente della canzone politica più avanzata dell'epoca: un suo album è in whislist), Claudio Ricciardi e Susan E. Hendricks. Altre fonti riportano tra i membri (forse della formazione allargata cui si riferisce il post) anche Maria Monti (mah…)
RispondiEliminaCerchi la migliore idea regalo? Scegli i vini dal negozio online So Lovely Box! Crea un'etichetta personalizzata - il vino è l'idea perfetta per ogni occasione!Visita qui per saperne di più: solovelybox
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