mercoledì 18 marzo 2015

Le Antologie della Stratosfera Vol. 16 - Gli Uh! - 1967-1999 - Album, Singoli & Live


1 - Gli Uh! - 1967/1972 - Discografia completa
TRACKLIST :

01 Se ci fossi tu (1967)
02 Oh no, non credo (1967)
03 Aspetti il mio ritorno (1967)
04 Mai nessuno al mondo (1967)
05 E' finita (1968)
06 Cieli azzurri (1968)
07 Sola sola (1968)
08 Piccola (1968)
09 Un lago blu (1968)
10 La mia storia (1968)
11 Io non ti prego (1968)
12 Una notte matta (1968)
13 Una porta chiusa (1969)
14 Un brutto sogno (1969)
15 Addio sogni miei (1970)
16 Non sono solo (1970)
17 Dormi quì (1972)
18 Questo è amore (1972)
19 Sempre in mente lei (1972)
20 Non pensarmi più (1972)
21 Il bene che mi vuoi (1972)
22 Più nessuno al campo (1972)
23 Solo (1972)
24 Finisce qui (1972)

Questa antologia, frutto della collaborazione con l'amico Ilario, è la seconda incursione nella miniserie "Prog (e beat, a dire il vero) in Biella", iniziata con il recente post dedicato agli "Odissea". Agli Uh!, vista la disponibilità di materiale, abbiamo pensato di dedicare un'antologia, contenente praticamente l'opera omnia del quartetto Piemontese, composta da una raccolta di tutti i loro singoli e dell'album omonimo, una raccolta di cover eseguite dal vivo, provenienti da registrazioni che vanno dal 1968 al 1971, ed infine l'album "Millenovecentonovantanove", che ha visto la reunion dei componenti originali. Caso più unico che raro, la formazione degli UH! è rimasta invariata dal 1967 al 1999!!!

Per una descrizione dettagliata dei vari 45 giri che compongono questa opera omnia vi rimando al libretto allegato, io più sotto tenterò umilmente di fare una descrizione dei suoni che troverete, esemplari di quelle tentazioni prog che contraddistinsero molte band in italia negli anni a cavallo tra sixties e seventies

Il cammino degli UH!, dagli anni 60 al decennio successivo, musicalmente può rappresentare il cammino di molti gruppi dell'epoca che, banalizzando, può riassumersi nel concetto stra-usato "Dal beat al prog". Ma bisogna sempre distinguere: sebbene ancorato saldamente al beat, il sound iniziale degli UH! è comunque di livello qualitativo eccellente, grazie alla buona tecnica dei membri della band, alle sonorità decisamente blues e rhythm'n'blues (soprattutto nei primi anni, vi è un ottimo ricorso ai fiati) ed alla stupenda voce di Attilio Gili (purtroppo scomparso nel 2005), davvero blues e "nera", come pochi altri qui da noi. Ma le spinte al cambiamento sono già presenti nel 1969: "Un brutto sogno" contiene già sonorità diverse dal beat ancora imperante. Questa tendenza è confermata anche nei successivi pezzi, tratti da un singolo del 1970, "Addio sogni miei" e ancora più la rispettiva e bella b-side, "Non sono solo", entrambi brani più rockeggianti. I restanti pezzi, dal 17 al 24 nella tracklist, provengono tutti dall'unico album omonimo del 1972. Sebbene i testi, in molti casi, siano un po' troppo facilini ed improntati al famigerato binomio cuore - amore, musicalmente il lavoro è davvero piacevole, all'insegna del blues rock, tutto giocato sul contrasto tra chitarra e organo hammond e contraddistinto dalla splendida voce (lasciatemelo ripetere) di Attilio Gili. Tutto il lavoro, in generale, mostra qualche spinta verso il prog e parti musicali più elaborate che in passato. Verso il finale l'album lasciava intravedere orizzonti decisamente più progressive: "Nessuno più al campo" e "Solo" sono davvero due gioiellini che avrebbero fatto ben sperare in futuri progetti, che purtroppo non si concretizzarono. L'album e l'intera lunga collezione delle registrazioni degli UH! si chiude, profeticamente, con la triste ballata "Finisce qui".



2 - Gli Uh! - 1968/1971 - Live
TRACKLIST :

01 Born On The Bayou
02 You Can Make It If You Try
03 Let's Work Together
04 Time Is Tight
05 Tramp
06 Sing A Simple Song
07 Something
08 Un Brutto Sogno
09 Light My Fire
10 Spinning Wheel
11 Stoned Woman
12 Long Time Running
13 Do I Still Figure In Your Life
14 Alleluiah I Love Her So
15 Tell Me
16 Revival
17 Please Call Home
18 Shine On
19 The Wrong Time
20 All The Time
21 Blind Date

Questa raccolta di esibizioni live della band dal 1968 al 1971, che la vede interprete di cover di famosissimi brani di quegli anni, è un fantastico documento, dall'eccezionale qualità sonora, frutto (immagino) di una paziente e sapiente ripulitura e cristallizzazione del suono con le tecnologie moderne, visto che i nastri, tra l'altro registrati alla buona con obsoleti mangiacassette, rasentano i 50 anni dalla loro registrazione. 

Questa testimonianza sonora la dice tutta sulla provenienza dell'ispirazione della band (e sul loro sound) e sulla bravura degli UH! dal vivo, con un trascinante front-man come Attilio Gili che non sbaglia un'intonazione e tutta la band, sin dalle prime registrazioni del 1967, più che all'altezza della situazione. Vi rimando ad un articolo di cui non conosco purtroppo nè la provenienza nè l'autore, dedicato a questa bellissima raccolta live...



3 - Gli Uh! - 1999 - Millenovecentonovantanove
TRACKLIST :

01 Quel che resta del giorno
02 L'ultima occasione
03 Canzone d'amore
04 Mi piacerebbe
05 Pensavo a te
06 Sto bene anche cosi
07 Ti lascero'
08 A me (mi) piace il rock
09 Mai nessuno al mondo
10 Sabato sera
11 Finisce qui

A sorpresa, nel 1999 gli UH!, nella loro formazione originale, pubblicano per la piccola etichetta biellese "AnniVerdi" questo "Millenovecentonovantanove", con la collaborazione di alcuni amici musicisti, come potete leggere nella back cover qui sopra riprodotta. E sembra quasi che trenta anni non siano passati, la musica è ancora quella, seppur raffinata dalle strumentazioni più avanzate. Solido rock blues, ballate acustiche e melodiche più o meno di qualità, ma suonate divinamente, e su tutto la bella voce del cantante per niente arrugginita. Punte di diamante, a parer del capitano, la poetica ballata "Canzone d'amore" ed il bluesaccio "Sabato sera". Anche quest'album, e a ben vedere questo stesso post, si chiude con la riproposizione, ancora una volta profetica, della bella "Finisce qui". A me non resta che augurarvi buon ascolto, amici cari...

 Gli UH! (1967/1999) :

Attilio Gili - Voce, basso 
Sandro Gili - Chitarre
Ivo Ramella - Batteria, voce 
Paolo Piscozzo - Tastiere, voce

 
LINK 1967-1972
LINK 1968-1971
LINK 1999

Post by Captain & Ilario (grazie per il bellissimo regalo amico)

12 commenti:

  1. muchas gracias a todos por tan bellos discos. Saludos

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    1. Molte grazieeeeee Juan Manuel 💞🎸🎼🎶

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  2. Ho sempre apprezzato questo gruppo, e ho saputo solo ora che Attilio Gili ci ha lasciato oramai 10 anni fa. Io avevo i primi due lavori in cd e ringrazio davvero per la possibilità di condividere il terzo. Grazie Ilario, grazie Capitano.

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    1. Caro Franco il tuo apprezzamento mi fa particolarmente piacere, poiché ti ritengo un grande esperto in musica sopratutto italiana,avendo seguito le tue notturne con il buon Nava a Radio Popolare. Grazie a te ho apprezzato alcune chicche che mi erano del tutto sconosciute.Penso che con te la Stratosfera abbia fatto un grande ''acquisto''. Ciao Ilario

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    2. Ti ringrazio per le belle parole di stima. Ho fornito al Capitano due "cosine " inerenti il compianto Attilio Gili, sicuramente ti contatterà e te ne parlerà, dai tempo al tempo. Per ora ancora grazie Frank-One

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    3. Sono Ivo, il batterista de gli uh!, ti ringrazio per il messaggio ❤️🎶

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  3. Gruppo straordinario. E' veramente cosa buona e giusta riscoprirli con questo corposo post. Complimenti ragazzi.

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    1. Ti ringrazio per il graditissimo messaggio🎶💞🎸

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  4. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  5. Grazie mille, Sandro. E' davvero un piacere ospitare la tua testimonianza qui, peccato tu abbia cancellato il primo commento, dove ti dicevi contento e commosso per l'omaggio a tuo fratello: siamo felicissimi di aver ricordato un artista che avrebbe meritato molto di più. Grazie mille ancora

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  6. Grazie per l'ennesimo, corposo caricamento di materiale a scopo didattico. Li ho scoperti di recente, grazie al Tubo. Ne ho subito apprezzato il suono, il "tiro", la voce, la forza dei pezzi e degli arrangiamenti. Mi pare probabile che l'album sia uscito nel '72, ma tutti i pezzi siano stati registrati ben prima. Suonava comunque datato già all'epoca. Peccato si fossero sciolti: secondo me, è un gruppo che avrebbe potuto evolversi in maniera interessante.

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