Un bel superpostone dedicato ai Flashmen, una band tutta da riscoprire, sulla quale mi sono imbattuto qualche sera fa e che ho deciso di estrarre dalla polvere del tempo. Qualche loro brano è già transitato sulla Statosfera, incluso in un paio di compilation di 45 giri. Qui però vogliamo ripercorrere insieme la loro storia musicale dal 1969 al 1972, anno in cui - archiviati i suoni prog - i Flashmen ritornarono alla formula "canzone" (e anche molto leggera).
Giusto per tracciare un breve profilo del gruppo, ricordo che i Flashmen si formarono a Cremona intorno al 1967 per volontà di Silverio Scivoli (detto "Silver") che aveva avuto esperienze musicali pregresse insieme ai Corvi, cantando con loro in alcuni concerti live. Insieme a lui altri tre musicisti, che vanno a formare il tipico quartetto rock: chitarra, basso, tastiere e batteria. Silver, con buone doti vocali, è anche la voce solista. L'esordio discografico risale al 1969. Il lato A del 45 giri, Il mondo aspetta te, è una tipica canzonetta pop fine anni '60 (un lento?). Un po' meglio il lato B, La donna che ho, con accordi iniziali che ricordano la celebre Gloria dei Them. La svolta avverrà l'anno successivo con il loro primo LP, "Cercando la vita" che ora andremo ad esaminare.
I Flashmen - 1970 - Cercando la vita
TRACKLIST:
01 Una parola
02 In un solo momento
03 E' tardi ormai
04 My Carol
05 Il mio amore per Jusy
06 L'incertezza
07 Cercando la vita
08 Chiamalo forte
FORMAZIONE
Silverio “Silver” Scivoli: tastiere, voce
Luciano Spotti: chitarra
Gigi Puzzo: basso
Roberto Caroli: batteria
In questo primo LP, uscito per l'etichetta Kansas nel 1970 (e ristampato in CD nel 1991 ad opera della Vinyl Magic), i Flashmen iniziano a distaccarsi dal pop melodico, introducendo fraseggi di organo, assoli di chitarra elettrica e scoprendo nuove sonorità, dal blues al prog, in quest'ultimo caso influenzati dalle nascenti band inglesi. Il lato A del disco, che racchiude le prime 5 tracce, è ancora parzialmente legato agli schemi del pop melodico, con brani della lunghezza di 3 minuti 3 tipici del 45 giri. Però basta ascoltare l'apertura di organo del primo brano, Una parola, per capire che qualcosa sta cambiando. La vera sorpresa risiede però nel lato B del disco che si apre nientemeno che con un pezzo blues, L'incertezza. Seguono di filato i due capolavori dell'album: il primo si intitola Cercando la vita, una cavalcata elettrica della durata di oltre 10 minuti, sostenuta dalla voce roca e quasi irriconoscibile di Silverio Scivoli, con assoli di tastiere, chitarra, basso e batteria, Puro prog. Da brivido. Segue senza soluzione di continuità, come se fosse una lunga suite, Chiamalo forte, una delle pagine più belle e intense dell'intera produzione dei Flashmen. In effetti viene da chiedersi se è lo stesso gruppo che suona nelle due facciate del disco. "Cercando la vita" resta comunque un lavoro di transizione, in bilico tra la voglia di inseguire nuove strade e il dovere, probabilmente imposto dalla casa discografica, di mantenere gli standard commerciali. Ai Flashmen va comunque il merito di collocarsi con questo disco alle radici del prog italiano, antesignani di una miriade di gruppi che stavano sbocciando all'alba degli anni '70.
I Flashmen - 1971 - Hydra
TRACKLIST:
01 Puoi dirmi t'amo
02 Una parola
03 In un solo momento
04 E' tardi ormai
05 Mia cara
06 Il mio amore per Jusy
07 Un anno nero
08 L'incertezza
09 Cercando la vita
10 Chiamalo forte
La back cover della ristampa giapponese |
"Hydra" non è un disco nuovo dei Flashmen, ma semplicemente la riedizione del disco precedente con due brani aggiuntivi, Puoi dirmi t'amo e Un anno nero (pubblicati nello stesso anno su un singolo) e una diversa versione di My Carol, qui intitolata Mia cara. Cambiano di poco i testi, ma la musica resta invariata. Insomma, un disco che farà felici i completisti (come me). La formazione è la stessa, con Gigi Puzzo al basso. Il disco, a parte una ristampa giapponese che francamente non so a quando risalga, non è mai stato pubblicato in CD in Italia. Almeno così mi risulta. Un plauso lo merita la copertina, decisamente più accattivante di quella del disco d'esordio.
Flashmen - 1972 - Pensando...
TRACKLIST:
01 Ingresso
02 Ma per colpa di chi
03 Un pugno di mosche
04 Amo mia madre
05 Maria
06 Sogni e delusione
07 Fortuna e mente
08 Nella tua mente
09 Qualcosa per sognare
10 Sortita
La back cover della ristampa della Mellow (1994) |
FORMAZIONE
Silverio “Silver” Scivoli: tastiere, voce
Luciano Spotti: chitarra
Giuliano Quarantotto: basso, voce
Roberto Caroli: batteria
Il meglio dei Flashmen è racchiuso tra i solchi di questo disco, quello della maturità artistica. Il progressive è un fenomeno che si sta consolidando in Italia e nel resto d'Europa. La band, abbandonata decisamente la formula della canzone e del pop melodico, sforna un disco grandioso, degno dei migliori gruppi loro contemporanei. "Pensando..." vede l'organo di Silverio Scivoli diventare sempre più superbo, ma anche il resto della band non scherza, a cominciare dal batterista Roberto Caroli che nel disco dimostra tutta la sua caratura. Dieci tracce che fanno di "Pensando..." un album prezioso che non si può non avere. Oltre alla solita ristampa giapponese, il disco venne stampato in CD dalla Mellow nel 1994. Ancora nel 1972 la band partecipa a diversi festival pop tra cui il Primo Incontro Davoli Pop tenutosi a Reggio Emilia.
Purtroppo questo livello creativo altissimo non verrà più superato e il disco rimarrà un episodio unico ed irripetibile nella storia musicale della band. Nel 1972 esce ancora un 45 giri (Guarda / Mes amis) di buon livello. Poi si torna indietro e i Flashmen riproporranno la formula più easy e commerciale, come quella degli esordi. I tre album che seguiranno, "Flashmen" sul finire del 1972, "Sempre e solo lei" del 1973 e "I Flashmen" del 1974 sono assolutamente banali e privi di intuizione. Ancora una manciata di singoli di una pochezza assoluta, qualche fugace apparizione televisiva e poi l'inevitabile scioglimento. Peccato. Grandi musicisti, autori di un paio di album superbi, finiti nella polvere del peggiore business. Chissà perché. Le ragioni mi sono ignote. Piccola curiosità: il nome del gruppo deriva dal film "Flashman" del 1966, di Luciano Martino e Mino Loy.
Bonus CD - I singoli 1969-1972
TRACKLIST:
01 Il mondo aspetta te - lato A, 1969 (inedito su LP)
02 La donna che ho - lato B, 1969 (inedito su LP)
03 Una parola - lato A, 1970 (versione differente dal LP)
04 L'incertezza - lato B, 1970
05 Puoi dirmi t'amo - lato A, 1971
06 Un anno nero - lato B, 1971
07 Ma cosa fai - lato A, 1971 (inedito su LP)
08 Non sei solo - lato B, 1971 (inedito su LP)
09 Un pugno di mosche - lato A, 1972
10 Ciao felicità (cut out) - lato B, 1972 (inedito su LP)
11 Guarda - lato A, 1972 (inedito su LP)
12 Mes amis - lato B, 1972 (inedito su LP)
Due parole su questi singoli. La maggior parte di essi sono inediti su LP. Una parola è in versione differente rispetto al LP, priva dell'intro di organo. La versione che ho trovato su Youtube è di pessima qualità. Abbiate pazienza. Ciao felicità è tagliata nella parte finale. Guarda e Mes amis vennero postate dal nostro Captain un po' di anni fa su una compilation di singoli, ma credo che oggi il link sia inattivo. Il resto è ok. Buon ascolto.
Post by George, chapeau by Captain
Chje dire caro George, qualcuno qui una volta ti chiamò professore (in bootlegologia) io estenderei la laurea non solo alla dimensione live: post come questo stanno qui a dimostrarlo. Grazie caro George per mantenere sempre così alto il livello del nostro blog, come ti sarai accorto il cappello di capitano lo stai portando tu, in questo periodo...
RispondiEliminaGrazie Captain, sarei un bugiardo se dicessi che gli incoraggiamenti ogni tanto non fanno bene. D'altronde nessuno di noi ha un guadagno da questo blog e tutti i collaboratori contribuiscono alla nobile causa per pura passione, sottraendo anche qualche ora di sonno. Ma il piacere è quello di condividere con un po' di amici qualche bel disco, meglio ancora se raro. In quanto al cappello da capitano, mi sento onorato, ma preferisco fare l'ufficiale in seconda (o anche in terza). Grazie ancora, mon Captain.
RispondiEliminaRingrazio tutti i partecipanti del blog, per contribuire così generosamente alla diffusione della musica italiana di qualità, e mantenendo dignitosamente attivo questo bellissimo blog. Un saluto al Capitano e a tutti quanti, senza dimenticare Lilly. A presto Frankoff
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RispondiEliminaVedere post come questo mi suscita due sensazioni, una positiva ed una negativa! Parto dalla negativa, in quanto personale, così da dissipare ogni dubbio : vedere ed ascoltare simili lavori pubblicati con così tanto impegno e cotanta professionalità mi fa domandare "Perchè non abbiamo il giorno con 36 ore???". Quanto mi piacerebbe partecipare più attivamente, ma il lavoro, la famiglia e gli altri impegni ai quali noi tutti spesso dobbiamo sottostare non mi permettono di dedicare il tempo che vorrei, e questo mi fa notevolmente inc...!!! Poi però trovo post come questi, dai quali traspare non solo una grande professionalità (e come confermava George a costo 0ZERO) ma anche una grande passione, passione che esce da ogni frase, dalla singola parola, dal singolo brano musicale, benchè magari monco, beh allora mi siedo davanti al PC fiero di fare parte di questa grande famiglia, ed ogni volta con la promessa a me stesso:"Da oggi gli dedichi più tempo!" (P.S. Promessa come sempre mai mantenuta). Grazie George, grazie Capitano, grazie a tutti gli altri amici per i vostri stupendi lavori e come sempre soprattutto....buona salute a tutti Frank-One
RispondiEliminaGrazie di questo magico post: i brani sono carichi di pathos e le tastiere eseguono dei passaggi sublimi!
RispondiEliminaNon vorrei esagerare con i ringraziamenti, amici cari. Siamo una bella squadra e speriamo di poter continuare così. Andiamo avanti per la nostra strada anche se nubi minacciose si profilano all'orizzonte (vedi ultimo post del nostro Captain)
RispondiEliminaNon vorrei esagerare con i ringraziamenti, amici cari. Siamo una bella squadra e speriamo di poter continuare così. Andiamo avanti per la nostra strada anche se nubi minacciose si profilano all'orizzonte (vedi ultimo post del nostro Captain)
RispondiEliminaPost veramente interessante. Sono particolarmente interessato al periodo del primo prog italiano, che ho vissuto in prima persona...non conosceva i Flashmen, Pensando è un bel lavoro, forse un po debitore verso i New Trolls, comuqnue un bel lavoro. Grazie, Roberto
RispondiEliminaMuchas gracias, ha valido éste día, por éstos grandes discos. Saludos
RispondiEliminabuona musica con sentimento.
RispondiEliminaVorrei segnalare che il brano "La donna che ho" del link dei singoli 1969-1972 non è completo (è tagliato alla fine). Potete mettere una versione intera? Grazie.
RispondiEliminaDignitoso ma non indispensabile il disco Pensando del 1972
RispondiEliminaMichele D'Alvano