martedì 11 luglio 2017

Serie "Historic prog bands live in Italy" - Capitolo 29 - Fairport Convention - Velodromo Vigorelli, Milano, July 25, 1979 (Soundboard)


TRACKLIST CD 1:

1. Traditional
2. Walk Awhile (from Full House, 1970)
3. Dirty Linen (from Full House, 1970)
4. Journeyman’s Grace (from Angel Delight, 1971)
5. Adieu Adieu (from The Bonny Bunch of Roses, 1977)
6. Sloth (from Full House, 1970)
7. Flatback Caper pt. 1 (from Full House, 1970) - fades out due to the end of the tape's side


TRACKLIST CD 2:

1. Flatback Caper pt. 2 (from Full House, 1970) - fade in
2. The Eynsham Poacher (from The Bonny Bunch of Roses, 1977)
3. The Hens March Through the Midden & the Four Poster Bed (from Rosie, 1973)
4. The Poor Ditching Boy (from The Bonny Bunch of Roses, 1977)
5. Sir Patrick Spens (from Full House, 1970)
6. Matty Groves / High Road to Linton / Orange Blossom Special (Traditional) (Matty Groves from Liege & Lief, 1969 – complete version in Farewell Farewell, live 1979)

Encores

7. Meet on the Ledge (from What We Did on Our Holidays, 1969)
8. Sir B. McKenzie (single, 1970) - complete title “Sir B. McKenzie's Daughter's Lament For The 77th Mounted Lancers Retreat From The Straits Of Loch Knombe, In The Year Of Our Lord 1727, On The Occasion Of The Announcement Of Her Marriage To The Laird Of Kinleakie”


LINE UP

Simon Nicol – vocals, guitar, viola
Dave Swarbrick – vocals, violin, mandolin
Dave Pegg – vocals, bass guitar, violin, mandolin
Bruce Rowland – drums, percussion, bass guitar


Tra la fine del 1967 e i primi mesi del 1968 quattro ragazzi inglesi e una ragazza (Judy Dyble) entrano al Sound Techniques di Londra per registrare il loro primo eponimo album. La leggenda dei Fairport Convention inizia qui. Durerà per 50 anni, basti pensare che l'ultimo album "50:50@50" è uscito nel marzo di quest'anno. Tracciare in poche righe l'epopea dei Fairport è impresa titanica. Vi rimando ai numerosi siti che ripercorrono, anche con dovizia di particolari, la loro lunga e, per molti versi, contorta biografia/discografia. Soprattutto nel corso degli anni '70 i Fairport Convention hanno sfornato dischi divenuti leggendari, da "Liege & Lief" (1969) a "Full House" (1970), da "Babbacombe Lee" (1971) a "Rosie" (1973). E' questo sicuramente il periodo di massima creatività artistica della band. I cambi di formazione non si contano: tra le fila dei Fairport Convention sono transitati musicisti del calibro di Richard Thompson, Simon Nicol, Dave Swarbrick (morto nel 2016), Dave Mattacks, Dave Pegg (poi con i Jethro Tull al termine del Farewell Tour del 1979), oltre alla splendida vocalist Sandy Denny, scomparsa anch'essa nel lontano 1978.

Sandy Denny
Tra dischi, concerti, cambi di formazione, incidenti e lutti, i Fairport Convention, agli inizi del 1979, decidono di sciogliersi e di accomiatarsi dal loro pubblico con un mastodontico "Fareweel Tour".  Le cause di questa decisione risiedono da un lato nel trovarsi senza contratto discografico, dall'altro nel peggioramento dell'udito del violinista Dave Swarbrick. Anche la prematura scomparsa di Sandy Denny tocca profondamente l'animo del gruppo.  Il tour verrà documentato con un doppio disco pubblicato nel 1979 ("Farewell Farewell") dalla neo costituita etichetta Woodworm Records ad opera di Dave Pegg, visto che nessuna altra etichetta era disposta a pubblicare il lavoro.


I Fairport Convention, più ancora dei Pentangle, altri alfieri del folk rock britannico, hanno abbracciato la grande eredità del folklore inglese, dei traditional di antica composizione e ispirazione, rivisitandoli in chiave elettrica, con l'uso di chitarra, basso e batteria affiancati da violino, viole, mandole e mandolini. L'iniziale ispirazione al folk e folk rock americano (Dylan, Byrds), arricchito da spruzzate di  psichedelia, si è perso quasi subito per rimanere incastonato nei primi due album del 1969.

Il "Farewell Tour" tocca anche l'Italia, con un memorabile concerto al Velodromo Vigorelli di Milano, il 25 luglio 1979. La band ripercorre i tratti salienti della sua storia musicale, soffermandosi in particolare sul capolavoro "Full House" del 1970, proponendo ben cinque tracce tratte da esso. La grande abilità tecnica di Swarbrick, Pegg e compagni è fuori discussione. Il suono è magnifico, tranne un difetto audio nel corso della prima traccia. Si tratta di un soundboard che valorizza in pieno la grandezza di questa storica band. Front e back cover, che hanno il pregio di valorizzare questo post, sono opera dell'amico Danilo che le realizzò un po' di anni fa per il suo blog RRCF. 
Buon ascolto

Ancora un'immagine di Sandy Denny nel 1975, insieme ai FC
Link CD1
Link CD2


Post by George

6 commenti:

  1. Grazie George, questo live é poesia allo stato puro e grazie a Danilo per le sue spettacolari covers.

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  2. sempre grandi......i fairport portano sempre gioia nei loro concerti.....li seguo da sempre e non mi stancano mai....

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  3. urco can, non è prog, ma chi se freg. fairport... tra le mie 5 bands preferite.. e full house ha segnato la mia esistenza!!!!! e postato pure il dì del mio birthday :) lo considero un regalo :)

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    1. Urco can lo dico anch'io, guarda un po' chi si rivede da queste parti... Son contento che il cadeau sia caduto nel giorno del tuo compleanno, qui sulla stratosfera accadono spesso magiche alchimie come questa. Allora ci leggi ancora eh?

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  4. Grande concerto, li vidi il giorno dopo a Bologna, ho ancora la locandina....

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