domenica 7 gennaio 2018

Le antologie della Stratosfera Vol. 39 - Il corriere cosmico italiano: Ciro Perrino - Solare (1980) & Far East (1990)

Ciro Perrino - 1980 - Solare


TRACKLIST:

01. Urano  5:40  
02. Da Nettuno oltre Plutone  4:10  
03. Terra  4:06  
04. Giove  3:34  
05. Saturno  4:12  
06. Venere  4:36  
07. Mercurio  5:22  
08. Marte  2:50  


Cito Perrino, batterista della prima ora, poi tastierista nonché fondatore dell'etichetta Mellow (fondamentale per il recupero e la pubblicazione di album e registrazioni di progressive italiano) è una vecchia conoscenza di tutti gli amici della Stratosfera. Lo ricordiamo in primis con i Celeste, autori nel 1976 di quel grande album che fu "Principe di un giorno"; suonò successivamente nei St. Tropez, nella Compagnia Digitale e negli SNC. Questi ultimi tre gruppi sono già stati protagonisti sul nostro blog alcuni anni fa.

Nel 1979 Perrino continuò a perfezionare l'uso delle tastiere elettroniche, in particolare la vasta gamma di sintetizzatori, affascinato soprattutto dalla musica cosmica tedesca. Nel 1980 viene pubblicato dall'etichetta Ciao Records il suo primo lavoro solista in vinile, un album interamente strumentale dedicato al sistema solare, con grossi tributi ai suoni dei Tangerine Dream di "Phaedra" e "Stratosfear". Il disco verrà ristampato in CD dalla Inner Garden nel 1993. L'album presenta otto tracce, di grande effetto e intensità. Veramente un ottimo lavoro. Ciro Perrino qui è alle prese con numerose tastiere elettroniche che lui stesso elenca nel suo sito: ARP 2600, Arp Sequencer, Arp Omni-2, Eminent, EMS AKS, Mellotron 400, Moog Synthesizers, EKO Rhythmcomputer,


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Ciro Perrino - 1979 - Solare - Early Tapes (Bonus CD)


TRACKLIST:

01. Mercury   5:09 
  02. Venus  04:20 
 03. Mars   4:02 
04. Jupiter   3:06 
05. Saturn (The Rings)  4:25 
06. Saturn (The Planet)  6:31 
07. Uranus   7:52 
08. Neptune   4:07 
09. Pluto   3:29 


"Solare" come lo avrebbe desiderato il suo autore. Il disco contiene i provini risalenti al 1979 che vennero contestai dal direttore artistico della casa discografica (la Ciao Records, sotto etichetta della CGD) perché "troppo spaziali".  Perrino, come racconta lui stesso sul blog Athos di Mat2020, dopo aver messo mano ai nastri originali e averli ripuliti dai disturbi e dai fruscii, li ha inclusi in questo CD, che ha il pregio di  restituirci le tracce (con alcune significative variazione rispetto al disco ufficiale del 1980) nella loro primitiva autenticità. Ancora Perrino, nel suo sito, definisce così questo album: "Queste registrazioni ritrovate nei miei archivi costituiscono la testimonianza di come avrei voluto che fosse stato realizzato il mio primo album da solista. I suoni del background nella versione definitiva furono rimossi completamente. Qui si ritrova il senso degli spazi interstellari profondi". Ho pensato di inserire questo album come bonus CD, giusto per non farci mancare niente. 


 
Ciro Perrino - 1990 - Far East


TRACKLIST:

01. Indio    
02. Cosmic Carneval    
03. Lipika    
04. Tibet    
05. Pangea    
06. El Mundo Perdido    
07. Far East    
08. Ronin    
09. Cipango    
10. Ishtar    
11. Tsunamis    
12. Ruwenzori    
13. Montserrat    
14. Anak  


Dopo un paio di album condivisi con altri autori risalenti al 1986-1987, a distanza di dieci anni dal suo primo lavoro solista, viene pubblicato sia dalla Mercury che dalla Inner Garden il secondo disco solista di Ciro Perrino, intitolato "Far East".  Nonostante l'enfatica descrizione dell'album ("Il viaggio questa volta parte dal lontano Oriente, si avvicina poi al bacino del Mediterraneo, attraversa la Grande Madre Africa ed arriva al continente americano. Il viaggio dell’Eroe verso Casa") siamo di fronte, è il caso di dirlo, a tutt'altra musica. Le atmosfere oniriche, le raffinate cavalcate elettroniche di "Solare" lasciano il posto a banali armonie elettroniche, molto commerciali, affini a quelle del peggiore Jean Miche Jarre. Una sonora delusione e una caduta di tono clamorosa. Unica scusante: l'adeguamento ai tempi e la prospettiva di realizzare un album da vendere. Cosa che, però, non accadde. Lascio a voi giudicare. So di essere stato un po' severo.
Buon ascolto.



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Post by George

4 commenti:

  1. Questo autore l'ho sentito nominare dal titolare di un negozio di dischi dove mi recavo abitualmente ed ho visto in vendita i suoi albums, tuttavia per me é stato sempre un ''oggetto misterioso'', non essendomi sorta la curiosità di ascoltarlo. Ora che ne ho avuta l'opportunità, ringrazio George di avermelo fatto apprezzare e convengo con lui sulla deriva commerciale di Far East.

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  2. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  3. premetto che non sono mai stato un patito della musica totalmente elettronica che rischia empre di essere o astrusa o commerciale......il primo album è oggettivamente molto bello, quello recente è stucchevole e mieloso.....purtroppo in molti, dai tangerine dream a kitaro , hanno avuto la medesima parabola, alcuni album molto belli poi uno scivolamento inesorabile verso melodie orecchiabili e commerciali.
    L'unico che mantiene sempre un profilo indiscutibele è il grande VANGELIS

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