martedì 12 novembre 2019

Serie "Bootleg" n. 301 - Giorgio 'Fico' Piazza Band - Autumn Shades live (with bonus tracks)


PREFAZIONE AL POST

Giorgio 'Fico' Piazza si è ritagliato il suo spazio tra le leggende del progressive made in Italy. La sua lunga carriera di musicista affonda le radici in un glorioso passato ad iniziare dall'avventura beat anni '60 de I Quelli alla fondazione della Premiata Forneria Marconi di cui fu il bassista nei primi due storici album, "Storia di un minuto" e "Per un amico" (e anche in "Photos of Ghosts" per essere precisi". Dopo decenni di silenzio e qualche rara ospitata come bassista in altri gruppi, dal 2016 Giorgio Piazza è ritornato prepotentemente sulle scene con una sua band, riproponendo, soprattutto, i vecchi classici della PFM dove lui stesso contribuì alla realizzazione. Nei corso dei suoi concerti non mancano i tributi ai Quelli e a Fabrizio De André (era Piazza il basso ne "La buona novella", insieme agli altri Quelli in odore pre PFM)). Finalmente, dopo innumerevoli concerti tenuti in lungo e in largo nella nostra penisola, nell'ottobre 2018 la Giorgio 'Fico? Piazza Band è entrata in sala di registrazione per realizzare l'opera prima. L'album si intitola "Autumn Shades", pubblicato dalla MaRaCash Records e registrato dal vivo (si sentono gli applausi a conclusione di ogni brano) negli Elfo Studios. Il disco riprende per intero le tracce dei due primi LP della PFM, con qualche arrangiamento qui e là,  inclusa una splendida versione di Grazie davvero. Nel nostro live quest'ultima è seguita da una seconda proposta di Impressioni, questa volta senza Annie Barbazza al canto.

La PFM degli esordi con Giorgio Fico Piazza
È un disco che parte da molto lontano, da quando Piazza fu ospite di un palco allargato per una occasione benefica creata da Paoli Siani (ex Nuova Idea). Il pubblico lo riconobbe e riversò su di lui un affetto inaspettato che dura ancora oggi. Giorgio ha intrapreso un progetto di rilancio del prog italiano, e non solo, evitando la creazione di una band composta da "vecchi leoni". Ha invece preferito farsi circondare da giovani talenti impegnati a rilanciare i magici suoni della storica Premiata Forneria Marconi. "Autumn Shades" per un nostalgico come me dei cari vecchi suoni della PFM, è semplicemente un disco magico.

La copertina di Autumn Shades
Ho scelto di proporvi l'album nella sua interezza, ma in versione "palco", completamente dal vivo, raccogliendo in rigorosa successione, così come le presenta il disco ufficiale, le 10 tracce che lo compongono, Si tratti di un collage di varie esibizioni live che spaziano dal 2016 ad oggi. Anche in questo concertone home made, tutto "stratosferico", avrete modo di ascoltare la splendida voce di Annie Barbazza (grande musicista, collaboratrice anche di Greg Lake) in Impressioni di settembre e nella cover di 21st Century Schizid Man (dove suona anche la chitarra). Concludo la premessa invitandovi a leggere questa intervista a Giorgio Piazza pubblicata sul sito "Open magazine" che troverete qui Ed ora lasciamo campo libero alla musica.

Annie Barbazza e Giorgio Fico Piazza on stage
TRACKLIST:

01. Appena un po'
02. Dove...quando (parte I - parte II)
03. La carrozza di Hans
04. Geranio
05. Generale
06. Per un amico
07. Il banchetto
08. Introduzione / Impressioni di settembre (feat. Annie Barbazza)
09. E' festa
10. Grazie davvero / Impressioni di settembre #2


BONUS CD
LIVE IN GENOVA - "PER FARE MUSICA"
3 febbraio 2017


TRACKLIST:

01. Presentazione
02. La carrozza di Hans
03. Per u amico
04. E' festa
05. Impressioni di settembre

Bonus tracks
11. Generale - version #2
12. 21st Century Schizoid Man (cover King Crimson - feat. Annie Barbazza)


Chiudiamo il post con un bonus CD che contiene la performance della Giorgio Fico Piazza Band al Club Angelo Azzurro di Genova il 3 febbraio 2017, in occasione della rassegna "Per fare musica". Quattro grandi classici che hanno due bonus track come appendice: una versione della crimsoniana 21 Century Schizoid Man, con Annie Barbazza alla voce e chitarra e una 2nd version di Generale. Per la cronaca Giorgio Fico Piazza suona il basso che fu di Greg Lake (regalo di quest'ultimo). Forse è proprio il basso che si ascolta nella versione originale dei KC di 21st Century.
E' tutto. Enjoy my friends. 


LINK CD 1
LINK BONUS CD

Post by George

12 commenti:

  1. al di là dell'indubbia perizia strumentale, che bisogno c'era di una cover band della PFM? bastava la PFM a fare la cover band di se stessa!
    Lo stesso vale per il Banco senza Francesco ecc. ecc.
    Questo voler far risorgere ad ogni costo tempi andati , non so quanto sia un puro affare finanziario e quanto un gioco nostalgico senza senso.
    Che ci piaccia o meno, gli anni 70 sono passati da un pezzo, molti dei nostri miti non ci sono più e pure noi non è che stiamo tanto bene.....forse è tempo di farcene una ragione.
    Tempo fa andai ad un concerto dei VDGG in trio , senza Jackson....con hammill un pò svociato che cercava di fare le parti del sax con la chitarra ,prendendo pure delle stecche colossali...non è meglio chiudere e ricordarci dei bei tempi?
    Temo che avesse ragione la Dietrich che invecchiando non si mostrò più in pubblico!

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    1. Beh, come darti torto; analisi impietosa, ma realistica.
      E sempre grazie Stratosfera!
      enrico

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    2. Certo, quello che scrivi caro Osel non è privo di fondamenta. Però ti faccio alcuni esempi: ho sempre amato i Nomadi di Augusto Daolio, nel 2000 più o meno Chris Dennis (violino) e Paolo Lancillotti (batteria) assieme a giovani capaci formarono i Sempre noi e fecero un paio di album. Più o meno negli stessi anni gli Extra con Bernardo Lanzetti e vari reduci fecero lavori simili con brani New Trolls, PFM, Gens ecc. e Roberto e Cucciolo già dei Dik Dik? Io ascolto, a volte mi piacciono, a volte no, però sono diverse chiavi di lettura che tra l'altro spesso regalano piacevoli sorprese. Tutto qua.

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    3. Non ci vedo niente di male in queste operazioni, si suona dove ce' un pubblico. Il futuro lo abbiamo ormai tutti dietro le spalle, sara' la natura a staccare la spina.

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  2. certo vale anche per Mason e per tanti altri(gli Yes attuali, i Queen)....poi è vero che a volte si ascoltano versioni gradevoli o riarrangiamenti. Nel complesso ,però, sono operazioni nostalgia( o semplice bisogno di portare a casa qualche soldo a fine meme, o voglia di palco) che mi lasciano un senso di vuoto....
    Sarò fatto male io.....
    Se proprio vogliamo ascoltare cover , beh il meglio sono i Gov't Mule che si divertono a rifare un pò di tutto ,dai pink floyd ai rolling, a neil young agli zeppelin sempre con gran divertimento e gusto musicale.....e poi non è un suonarsi addosso

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  3. Caro Osel, approvo le tue osservazioni, tuttavia, se ho l'occasione di assistere ad un concerto di ''vecchie glorie'', non me lo lascio scappare, anche se è rimasto un solo componente della formazione originaria, poichè, il disquisire con alcuni dei miei miti al termine della performance, è impagabile. Del resto, se guardiamo al panorama attuale: trap, tecno, free che non ha un filo di melodia, ma è solo un assalto sonoro puramente distorsivo, preferisco cento volte i dinosauri. Nuove leve che danno qualche emozione: forse la polistrumentista Tash Sultana.

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    1. ovviamente ,pure io, finisco per andare a quei concerti o acquistare quei dischi....dico solo che mi rimane sempre dentro un vago senso di vuoto e di insoddisfazione....poi il colpo d'occhio sul pubblico canuto e/o calvo, mi rende vieppiù conscio della mia/nostra età che avanza inesorabilmente!
      Certo meglio il triste BANCO attuale ai vari trapper e cavolate affini......ma avendi vissuto i 60 e i 70.......è tutta un'aTRA STORIA.
      Ricordo quella volta che entrai nel mio negozio di dischi preferito e mi ritrovai, appena usciti, Blue di Joni Mitchell, IF I COULD REMEMBER MY NANE di D. Crosby e AQUALUNG dei Jethro... vogliamo mettere?

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  4. Con piacere pubblico le seguenti righe per conto di Zia Ross, che per qualche strano arcano informatico non riesce ad intervenire.
    "Ho seguito da vicino l’evoluzione del rientro di Giorgio Piazza nel mondo della musica perché siamo amici e so che anche lui si è chiesto “perché fare un disco”. La risposta è in questa pagina del blog di Mat2020, il giornale online di musica con cui collaboro.
    Una precisazione: “Per fare musica” è il nome del suo progetto con i giovani, la rassegna dell’Angelo Azzurro di Genova si chiama “I concerti di Lady Prog” (al secolo Marina Montobbio, i progster liguri conoscono bene la sua indefessa attività di fotografa e promoter).
    Questo è il link.
    http://mat2020.blogspot.com/2019/09/giorgio-fico-piazza-ode-alla-musica.html.
    Un saluto a tutta la Stratosfera da Zia Ross, quella delle Tour Dates.

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    1. ho letto l'articolo do Piazza....nobili intenzioni, ma lo stesso rusultato poteva ottenerlo con pezzi nuovo!

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  5. Banalmente non è ora di andare avanti?. Immaginiamo che Premoli Pagani Mussida Lanzetti facciano singolarmente un album della PFM perché ci hanno militato tanto o poco! Che gran pasticcio. Apprezzo invece la nuova PFM che fa qualcosa di nuovo con i nuovi componenti, piaccia o no

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