venerdì 20 dicembre 2019

Serie "Historic (not) prog bands live in Italy" - Capitolo 62 - The Velvet Underground live at Forum Assago, Milano, 07.07.1993


TRACKLIST CD 1:

01. We´re Gonna Have A Real Good Time Together
02. Sweet Jane
03. Femme Fatale
04. Venus In Furs
05. Some Kinda Love
06. All Tomorrow´s Parties
07. I´m Sticking With You
08. Beginning To See The Light
09. The Gift
10. I Heard Her Call
11. Afterhours


TRACKLIST CD 2:

01. Heroin
02. White Light/White Heat
03. Rock´n´Roll
04. Waiting For The Man
05. Pale Blue Eyes
06. What Goes On
07. Coyote
08. Guess I´m Falling In Love
09. Hey Mr. Rain


LINE UP

John Cale – viola, keyboards, bass, bk vocals, lead vocals in All Tomorrow's Parties, The Gift, Femme Fatale and Waiting For The Man
Sterling Morrison – guitar, bass, bk vocaals
Lou Reed – vocals, guitar
Maureen Tucker – percussion, vocals in After Hours and I'm Sticking With You


I leggendari Velvet Underground, una delle band più acide e innovative che abbiano mai solcato il suolo americano sul finire degli anni '60, creature dell'altrettanto leggendario genio della Pop Art, Andy Warhol, sbarcano sulla Stratosfera. Si tratta di uno straordinario concerto registrato il 7 luglio 1993 al Forum di Assago di Milano. Dalla performance integrale venne tratto un bootleg, con tanto di titolo (With Us from the Past) e copertine (un po' bruttine a dire il vero). Il 1993 segnò un evento fondamentale nella storia dei Velvet Underground, ovvero la reunion della formazione originale dopo 23 anni di assenza dalle scene, salvo qualche sporadica reunion a metà degli anni '80 per questioni di royalties. Ma come ebbe origine l'inaspettata reunion? Wikipedia help us...

 

Alla fine del 1992 la formazione originaria dei Velvet Underground del periodo 1965-1968 (Lou Reed, John Cale, Sterling Morrison e Maureen Tucker) inaspettatamente decise di tornare insieme e riformare il gruppo. La decisione destò sorpresa nell'ambiente musicale perché si sapeva delle cattive relazioni tra Reed e Morrison, che non si erano più sentiti dalla fine degli anni sessanta e a causa del burrascoso rapporto tra Reed e Cale che comunque si era parzialmente sanato grazie alla collaborazione tra i due del 1990 per la registrazione dell'album omaggio ad Andy Warhol "Songs for Drella". Galeotta fu un'improvvisata riunione avvenuta a Jouy-en-Josas, in Francia, dove i membri originari del gruppo eseguirono in pubblico Heroin durante una celebrazione in onore di Warhol (scomparso da poco). L'aver suonato insieme piacque alla band che decise di iniziare a pianificare una tournée in Europa e negli Stati Uniti. La casa discografica di allora di Lou Reed, la Sire Records, si offrì di pubblicare un album dal vivo tratto dai concerti in Europa e vennero persino progettati una esibizione nella trasmissione MTV Unplugged e un successivo nuovo album in studio dei Velvet Underground.


Due importanti ex membri del gruppo non parteciparono alla riunione, la cantante/modella Nico, che era purtroppo scomparsa  nel 1988 e il poli strumentista Doug Yule, al quale Sterling Morrison aveva chiesto di partecipare ma che Reed e Cale decisero di non chiamare. In seguito Yule affermò che, nonostante il desiderio di essere preso in considerazione, avrebbe dovuto comunque declinare l'offerta a causa di problemi famigliari. L'album venne registrato durante tre concerti serali tenutisi all'Olympia di Parigi. John Cale più tardi disse: "Durante la seconda serata iniziammo a ingranare davvero" e fu proprio da questa esibizione che è tratta la maggior parte del materiale contenuto in "Live MCMXCIII". Il disco era principalmente focalizzato sull'interpretazione di vecchi classici del gruppo, con la predilezione per le composizioni dalla struttura più "regolare" e comune, con poco spazio alle sperimentazioni sonore dei vecchi tempi. Sono presenti solo due improvvisazioni (durante Some Kinda Love e Hey Mr. Rain) e due nuove canzoni, Velvet Nursery Rhyme e Coyote, una collaborazione Reed/Cale. Durante il tour in Europa i rapporti tra i membri del gruppo degenerarono nuovamente e tutti i progetti in corso vennero cancellati. La band si sciolse definitivamente quando nell'estate del 1995 Sterling Morrison morì a causa di tumore.


Sia il tour che il disco ricevettero recensioni "miste". Il pubblico e i critici si divisero in due fazioni: quelli che non volevano vedere offuscata l'immagine leggendaria della band acquisita negli anni sessanta e chi invece pensava che i quattro insieme avrebbero potuto produrre ancora qualcosa di interessante musicalmente. In generale però fu criticata l'interpretazione vocale di Lou Reed in alcuni brani (in special modo in Venus in Furs), ritenuta piatta e senza convinzione. Certo l'assenza della voce di Nico è palpabile, Il tour promozionale dell'album toccò anche l'Italia con quattro date, il 4 luglio a Udine (villa Manin di Codroipo), il 6 a Bologna al Parco Nord, il 7 a Milano al Forum di Assago e il 9 a Napoli, come open act d'eccezione degli U2.


Il concerto milanese qui proposto, caratterizzato da una qualità della registrazione ottima, si apre con la potente We´re Gonna Have A Real Good Time Together (inclusa originariamente nel doppio "1969: Velvet Underground live with Lou Reed", pubblicato nel 1974) subito seguita da Sweet Jane. Ed è pura magia. Tutti i grandi classici vengono snocciolati, senza soluzione di continuità, lasciando il pubblico del Forum senza fiato. Molto bella e intensa, in apertura del secondo CD, la lunga versione di Heroin. Una nota debole, ma è una mia personale considerazione, la versione stravolta e praticamente irriconoscibile di Pale Blue Eyes. Peccato. Il resto è un capolavoro. Non aggiungo altro se non augurarci il consueto buon ascolto con questa prima strenna natalizia offerta dallo stratospheric team. . 



Post by George


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