TRACKLIST CD 1:
02. Il Re del Mondo
03. Fisiognomica
04. Prospettiva Nevski
05. I Treni di Tozeur
06. Mesopotamia
07. E ti vengo a cercare
08. Nomadi
09. Strade dell'Est
10. L'oceano di silenzio
11. Crisantemi (I Virtuosi Italiani)
13. Plaisir d'amour
14. Gestillte Sehnsucht
15. Oh Sweet Were The Hours
16. Povera Patria # 1
17. Le sacre sinfonie del tempo
18. Come un cammello in una grondaia
19. L'ombra della luce
20 Magic Shop
21. Summer On A Solitary Beach
22. L'animale
23. Bist Du Bei Mir
24. Gli uccelli
25. Povera Patria # 2
Ad una prima parte di hits, adattati ad un accompagnamento puramente orchestrale, si sussegue tutto il nuovo disco, con le due parti differenziate in ordine invertito rispetto alla scaletta dell'album: inizia con i lieder e le canzoni ottocentesche, per finire con le quattro canzoni originali, a mio parere la metà forte del nuovo disco. All'orchestra dei Virtuosi Italiani è ceduto un piccolo spazio all'inizio di ognuna delle due parti, mentre tra i numerosi bis spicca una interpretazione inedita di un'aria di Bach, "Bist Du Bei Mir", ed alla fine, quasi inaspettata, la seconda riproposizione, nello stesso concerto, della sua recente canzone più emblematica, "Povera Patria". Battiato doveva essere proprio in vena, sfoggia una notevole prova vocale, ed il pubblico milanese (e lombardo - noi venivamo da Pavia) risponde. Non sono molti i documenti sonori dell'epoca, per cui vale la pena farne una diffusione estesa e aggiungere un tassello interessante al mosaico dell'attività concertistica di Franco Battiato. Un sentito grazie allo sconosciuto registratore, al diffusore, e ad Antonio che mi ha aiutato realizzando un artwork sempre di classe e originale. Buon ascolto.
Battiato sempre graditissimo. Grazie.
RispondiEliminaChe grande artista l ho amato subito ti entra dentro e ci rimane creando energie universali
EliminaSi, è sempre un piacere ascoltarlo; poi il periodo fino a "Clic" è per me indimenticabile.
RispondiEliminaR.I.P.
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RispondiEliminaBattiato, sicuramente un grandissimo.... ma i suoi concerti sono veramente tutti uguali... vabbè...
RispondiEliminaconcordo.....grande musica ma i concerti molto simili, per non dire uguali , almeno nel periodo post-sperimentale
Eliminad'accordo, non ci sono grandi variazioni o improvvisazioni, rispoetto ai dischi, e allora uno si concertra sui piccoli particolari. In questo concerto si trova un inedito, un "buon compleanno" a Giusto Pio, e sottili fraseggi nella voce di Battiato, quando ancora aveva una voce notevole, che mi fanno apprezzare l'ascolto...
Eliminacredo sia questione di "amore"....quando si ama un artista lo apprezziamo anche se legge l'elenco del telefono ( a me capita con Crosby e Taylor e , in Italia, il Banco), ma bisogna riconoscere che alcuni non fanno che riproporre se stessi e a duplicare all'infinito ciò che hanno registrato negli album.
EliminaPer ciò che riguarda Battiato non nascondo che dall'Era del Cinghiale Bianco non mi ha più esaltato, bravo indubbiamente ma non mi coinvolge più di tanto.
é un problema mio, ovviamente, infatti in tantissimi apprezzano
Grandissima proposta, che mi sto gustando estasiato: toccante il brano Gli uccelli, allorchè il pubblico canta il ritornello. Ogni brano, benchè ultranoto è come se lo ascoltassi per la prima volta. Grazie infinite carissimi George e Pelino.
RispondiEliminasì, opinioni certo... ma ho visto Battiato un paio di volte e quest'uomo scuro al centro a mo' di santone mi ricordava paradossalmente Daniele Formica che faceva "yoga per tutti", non mi coinvolgeva, non mi emozionava.... esistono cantautori che lo fanno più per passione e quelli che lo fanno più per lavoro... nei primi vedo Guccini e De Andrè, nei secondi Battiato e De Gregori.... de gustibus....
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