Ben ritrovati cari amici. I protagonisti del nostro post odierno sono i Mangala Vallis (grazie Osel per il suggerimento e per l'invio dei file del primo album), una band formatasi nel 1998 a Reggio Emilia, grande fucina di artisti. Gli ideatori furono Gigi Cavalli Cocchi (ex batterista di Ligabue, ClanDestino e CSI), Mirco Consolini (chitarra e basso) ed Enzo Cattini (tastiere). Il nome origina da un canyon del pianeta Marte nominato nel romanzo "Sfera" di Michael Crichton. Come si apprende dal web "il genere del gruppo è un rock progressivo contaminato da diversi altri elementi, frutto delle molteplici esperienze artistiche dei membri della band. Caratteristiche fondamentali della loro produzione sono la cura e la ricerca delle sonorità utilizzate". Potevano forse mancare sulla Stratosfera? Certo che no e allora ho pensato bene di presentarvi i loro primi due album risalenti rispettivamente al 2002 e al 2005.
mercoledì 9 novembre 2022
Mangala Vallis: The Book Of Dreams (2002) & Lycanthrope (2005) with bonus tracks
Mangala Vallis - 2002 - The Book Of Dreams
TRACKLIST:
01. Ouverture - 1:40
02. Is The End The Beginning? - 9:28
03. The Book Of Dreams - 7:05
04. The Journey - 12:13
05. Days Of Light - 9:05
06. Under The Sea - 3:34
07. Asha (Coming Back Home) - 8:20
08. A New Century - 10:22
Studio bonus tracks (from reissue 2 LP - 2015)
09. The Return Of Captain Zeno
10. The Final Trip
11. Pietra su pietra
Live bonus tracks
09. Is The End To Beginning? (Prog 66 Meeting 2012 - Verviers, Belgio)
10. The Book Of Dreams (Verona 2015)
11. Under The Sea (Verona 2015)
FORMAZIONE:
Gigi Cavalli Cocchi - drums, percussion
Mirco Consolini - guitar, bass
Enzo Cattini - keyboards
with
Matteo Setti - vocals in tracks 2, 3
Vic Fraja - vocals in tracks 4, 5, 7
Bernardo Lanzetti - guest vocals in track 8
Stefano Menato - saxophone in track 5
Elisa Giordanella - viola in tracks 2, 6
Kimberly Duke - narrator
L'8 febbraio 2002 viene pubblicato dalla casa discografica Tamburo a Vapore il primo album dei Mangala Vallis, "The Book of Dreams", un concept ispirato alle fantasiose avventure narrate dallo scrittore Jules Verne. Sono numerosi gli artisti che accompagnano il trio lungo le 8 tracce di questo "Libro dei sogni": alle parti vocali si alternano Vic Fraja, Matteo Setti (tra gli interpreti dello spettacolo "Notre Dame de Paris" di Riccardo Cocciante) e il grande Bernardo Lanzetti. L'album riscuote un unanime successo di critica e pubblico e viene distribuito in 12 nazioni. Nell'arco di due anni i Mangala Vallis si esibiscono in importanti festival in Belgio, Germania e Paesi Bassi (fonte Wikipedia). Tutti i brani sono cantati in lingua inglese. Ci troviamo di fronte ad un prodotto di livello internazionale, con sonorità che riportano ai Genesis, agli Yes, ai Marillon e ai grandi gruppi della scuola progressive britannica, grazie soprattutto alle parti corali e all'uso delle tastiere.
L'album è stato registrato negli studi Tamburo a Vapore di Reggio Emilia tra ottobre 2000 e luglio 2001. Un debutto degno di menzione. Grazie ancora all'amico Osel per avermi inviato i file di questa grande opera prima. Per finire ho voluto "impreziosire" la tracklist con l'aggiunta di tre brani in studio pubblicati come bonus tracks nella ristampa su doppio LP pubblicata dalla Ma.Ra.Cash Records nel 2015. In particolare "Pietra su pietra" era già apparsa nella compilation "Canossa - Rock Opera", un CD pubblicato nel 2006 dalla Tamburo a Vapore. Infine troverete altre tre live bonus tracks che propongono altrettanti brani tratti da "Book Of Dreams". Spero che questo cadeau sia di vostro gradimento, cari completisti.
Mangala Vallis - 2005 - Lycanthrope
TRACKLIST:
01. Echo Absolute - 1:45
02. Werewolf Suite - 24:50
a) Cosmotraffic Jam (guitar solo Andrea Fornili)
b) Call Me Alias
c) Lycanthroparty
d) Hum / Animal Song
03. The Boy That Howls At The Moon - 13:36 (part a-b)
04. The Mask - 11:43
05. The Transparent and The Obscure (chorus Alessandra Rossi) - 9:57
Studio bonus track
06. Battle Lines (2022)
Live bonus tracks
06. The Court Of The Crimson King (cover King Crimson) / Traveler (cover PFM) (Fidenza 2005)
07. The Boy That Howls At The Moon (live unknown)
08. The Mask (live 2006)
FORMAZIONE:
"Lycanthrope" è il secondo album della band, uscito nel novembre 2005. Bernardo Lanzetti entra a far parte stabilmente del gruppo e diventa altresì l'autore dei testi. David Jackson, celebre sassofonista dei Van der Graaf Generator, è lo special guest del nuovo concept dedicato all'essere umano, diviso e combattuto tra i condizionamenti della società e la propria vera natura istintiva. Gli altri nuovi componenti della band sono Riccardo Sgavetti al basso e Nicola Milazzo alla chitarra.
Il disco, anche grazie alla voce di Lanzetti e ai nuovi innesti, rappresenta un passo avanti e una ulteriore maturazione musicale rispetto alle sonorità della prova precedente. I Managala Vallis si confermano come una delle più luminose realtà del panorama prog rock italiano dei primi anni 2000. Anche "Lycanthrope" è stato registrato a Reggio Emilia, in parte nello studio Tamburo a Vapore, in parte nello studio R.C. Ancora una volta la tracklist è arricchita dalla presenza di alcune bonus tracks. Si inizia con "Battle Lines", tratta dal doppio CD tributo a John Wetton dal titolo "Celebrating The Dragon", pubblicato il 13 maggio di quest'anno dalla Ma.Ra.Cash Records. Seguono tre tracce live: la prima contiene due splendide cover, "The Court Of The Crimson King", storico brano dei King Crimson e, subito a ruota, "Traveler" della Premiata Forneria Marconi era Bernardo Lanzetti (che appare in entrambe le tracce). Seguono due brani tratti da "Lycanthrope" in versione live, tra cui una grandiosa versione di "The Mask" dominata dalla potente voce di Lanzetti.
Anche qui i temi del ritmo forsennato dei nostri tempi e il ritorno ad una dimensione più naturale sono l'elemento portante della storia. Vi si racconta di ciò che accade il 21 dicembre 2012 prendendo spunto dalla teoria della fine del mondo. In effetti in "Microsolco" avviene la “fine di un certo tipo di mondo” quando un hacker, nel suddetto giorno, immette nella rete un virus capace di distruggere le memorie digitali di tutto il pianeta. Questo gesto ci obbligherà ad una profonda riflessione e ad un recupero di modi di vivere sopiti da tempo. Essenzialmente un riavvicinamento all'essenza dell'uomo e alla Madre Terra. Nel 2018 il gruppo torna al lavoro per la realizzazione del nuovo album intitolato "Voices", che viene pubblicato nel 2020. La formazione ha visto l'ingresso come tastierista e autore di Gianfranco Fornaciari (Ligabue, Clan Destino) (fonte Wikipedia). E qui finisce, per il momento, l'avventura dei Mangala Vallis. Non mi resta che augurarvi il consueto buon ascolto.
LINK The Book Of Dreams
LINK Lycanthrope
Post by George
Music by Osel (The Book Of Dreams) & George (Lycanthrope + bonus tracks)
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Peccato nessun commento per un gruppo a parer mio troppo sottovalutato. Pensate che un noto produttore mio amico, al quale dobbiamo tutti grandi ringraziamenti per le sue produzioni che ci hanno permesso di ascoltare dischi altrimenti introvabili, li chiama "Merdala Vallis" (chiedo licenza per la volgarità). A me invece sono sempre piaciuti in particolar modo negli album che hanno visto la partecipazione del grandissimo Bernardo Lanzetti. Ottimo post. Frank - One
RispondiEliminaConcordo con te, Frank-One. Si tratta veramente di un grandissimo gruppo. Come hai detto tu, i nostri lettori sono un po' avari nei commenti, a parte segnalare qualche errore. Ammetto che mi sto un po' "spegnendo".
RispondiEliminaLo so mio caro amico. Anche io, benché tu ne conosca le cause, come vedi sono molto assente. Comunque sai/sappiamo che almeno uno che ci segue fedelmente c’é !!! Quello che scarica, masterizza e vende! 🤣 Dai facciamoci una risata, che come diceva Bifo sarà quella che li seppellirà.
EliminaCavolo dal cellulare non mi riconosce l’account. Comunque ovviamente il commento di cui sopra é del vostro Frank - One
Eliminain effetti la mancanza di riscontri(vedi commenti) alla lunga può demotivare, uno lavora e pare non interessi a nessuno....
EliminaVolevo fare una riflessione sull'osservazione di George. Il sito è molto interessante, le proposte sono ottime, spesso rare, la veste grafica è OK, i post sono molto ben fatti, ricchi di citazioni, anche personali, curiosità, rimandi, riferimenti. Di non positivo c'è la frequenza dei post (pochi) e la mancanza di internazionalità (tranne solo alcuni concerti, che sentiti così perdono naturalmente il 95% del loro fascino), ma queste sono scelte, rispettabilissime. Ma spesso il blogger trasmette sé stesso, il suo humus, al lettore e all'ascoltatore. Sentire "sacrosante vacanze" e "ora mi godo il mio meritato riposo, ci sentiamo tra 10 giorni", fa pensare che è quasi un lavoro, mentre la prima cosa che uno vorrebbe fare quando è meno impegnato è dedicarsi alle proprie passioni, tra cui penso il proprio blog. Solo esternazioni, grazie a voi per la volontà di condividere, ma che non sia un lavoro
Eliminacon tutto il rispetto.....queste critiche sono un tantino assurde: che i post siano dilazionati è dovuto al fatto che praticamente una sola persona ci lavora nel tempo libero( peraltro se mi mettessi a postare io per accellerare i tempi, o altri, verremmo azzannati alla giugulare perchè la grafica non è perfetta, qualche termine impreciso o cose similari) , con dispendio di tempo ed energie....se ogni tanto si prende una "meritata vacanza" non vedo dove stia lo scandalo.
EliminaPurtroppo vedo questa mania, nei commenti, di cercare il pelo nell'uovo, invece di essere grati per ciò che viene condiviso.....
Unica cosa su cui posso concordare è che la scelta di solo materiale italico può essere un pò limitativo, ma è una scelta editoriale che ha un suo senso e che, comunque, compete ai fondatori/gestori del blog.
Peraltro ci sono ottimi blog dedicati al prog estero.......
Grande gruppo, album e strepitosi dal vivo, visti con la formazione con due chitarre (a Veruno qualche anno fà) ... un tiro pazzesco. E poi con "The voice impossible" in formazione... niente male anche il post time con Tiranti, negli album successivi. Ottimo post. Grazie
RispondiEliminaScusate il ritardo, ma, causa impegni vari, non sono riuscito ad ascoltare con la dovuta attenzione i vari brani, onde ringraziare come meritano George ed Osel per questi due stupendi album. Finalmente sono alle prese con questa graditissima proposta. In questo istante mi sto gustando la splendida The Journey ed anche gli altri pezzi non son da meno, con il loro incedere epico. Grazie di esistere alla Stratosfera, che estrinseca cotal delizie musicali.
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
RispondiEliminaMi ero perso il "rimprovero", che mi auguro bonario, pubblicato da tal anonimo, poi la comparsa del fenomeno che pubblicizza gli hotel (questa ci mancava proprio) mi ha riportato sul post e a questo punto mi piacerebbe dire la mia. Con l'assenza per motivi personali del fondatore e caro amico Captain Roberto, col sottoscritto alle prese con problemi di salute le pubblicazioni sono ultimamente sulle spalle di Andrea e soprattutto di George. Non so quanti di voi si siano cimentati a preparare e redigere post come quelli pubblicati dalla StratoSfera, ma giusto per fare un esempio uno dei post più gradit, a giudicare dai commenti, tra quelli da me pubblicati, quello riguardo Donatella Bardi, oltre ad un'attesa di svariati anni mi portò via 15 giorni, nei quali al ritorno dal lavoro (eh già, tocca pure lavorare) mi tuffavo a preparare un lavoro che permettesse di ricordare la meravigliosa Donatella in modo adeguato. La battuta sul "meritato riposo" ovviamente voleva essere un simpatico escamotage per comunicare agli amici della Strato che per un breve, e devo dire quest'anno davvero breve, periodo non ci sarebbero state nuove pubblicazioni, ma non devo certamente io fare l'avvocato difensore del bravissimo George. Certo, postare un vinile con dei meri copia/incolla a commento, senza neanche citare la fonte tra l'altro, sarebbe molto più semplice, e permetterebbe di pubblicare 4-5 lavori al giorno. La StratoSfera non è questo. Sulla critica al fatto che ci sia solo un panorama italico, allargato dall'ottima intuizione di George a gruppi stranieri esibitisi in Italia, beh sarebbe come criticare il Maestro e amico Augusto Croce perché nel suo interessantissimo sito/libro ItalianProg non si parli di Beatles, Rolling Stones, Pink Floyd e Jethro Tull. Insomma questi siamo noi e siamo ben felici di esserlo, disponibili a critiche o suggerimenti, purché rimangano nei giusti confini. Scusate la lungaggine, ma ci tenevo davvero. Un caro saluto a tutti, Frank - One
RispondiEliminaSottoscrivo tutto ciò che hai scritto, amico mio. Siamo perfettamente allineati. In quanto alla pubblicità degli hotel spero sia l'ultima volta. Ho già detto e ripetuto che noi la pubblicità non la vogliamo, nemmeno quella a pagamento, Meno che mai quella dei furboni che si inseriscono con finti commenti. Spero sia l'ultima volta. Uomo avvisato...
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