venerdì 28 novembre 2025

Serie "Historic Prog Bands Live in Italy" - Capitolo 98 - Anderson, Bruford, Wakeman, Howe: An Evening of Yes Music Plus live in Milan, Palatrussardi, 21.11.1989

 

TRACKLIST CD 1:

01. Young Persons Guide To The Orchestra 
02. Time And A Word/Owner Of A Lonely Heart/Teakbois/Time And A Word (reprise) 
03. Clap 
04. Mood For A Day 
05. Rick Wakeman Solo 
06. Long Distance Runaround/Bill Bruford Solo 
07. Birthright 
08. And You And I 
09. I've Seen All Good People 
10. Themes 
11. Levin/Bruford Duet 


TRACKLIST CD 2:

12. Brother Of Mine 
13. Heart Of The Sunrise 
14. Order Of The Universe 
15. Roundabout 
16. Starship Trooper 
17. Sweet Dreams


LINE UP

Jon Anderson - lead vocal, guitar
Bill Bruford - drums, percussion
Steve Howe - guitars, vocal
Rick Wakeman - keyboards

with
Julian Colbeck - keyboards
Tony Levin - bass
Milton McDonald - guitars


Questo post nasce casualmente a seguito della sistemazione di alcuni miei vinili, allorché mi è capitato tra le mani un album degli Yes dove i musicisti non si chiamano Yes bensì Anderson, Bruford, Wakeman, Howe. Il disco, che assunse semplicemente il nome dei quattro musicisti, venne pubblicato nel 1989 dalla Arista Record e fu l'unico lavoro in studio realizzato dagli ABWH (un acronimo un po' complicato giusto per evitare di ripetere i quattro nomi per esteso). Come è facile intuire, questa denominazione forzata nacque a seguito di beghe legali e della divisione degli Yes in due tronconi (nulla di nuovo, anche in Italia i litigi e le scissioni non erano una novità). Un po' di aiuto ce lo fornisce la solita wikipedia. Nel 1987 gli Yes avevano acquisito la cosiddetta formazione "Yeswest" con il chitarrista Trevor Rabin. Jon Anderson, che con questi Yes, detentori del glorioso marchio, aveva realizzato due album (90125 e Big Generator), ritenendosi insoddisfatto della direzione pop presa dal gruppo, se ne andò e chiamò con sé tre musicisti dell'epoca storica degli Yes, che avevano abbandonato il gruppo in diversi momenti: il chitarrista Steve Howe, il tastierista Rick Wakeman e il batterista Bill Bruford.


Il materiale dell'album fu provato a Parigi e poi inciso nell'isola di Montserrat. Contrariamente a quanto scritto da alcuni critici musicali (che, ovviamente rispetto) ovvero che questo lavoro ricorda gli Yes classici "con brani strutturati e complessi, melodie sofisticate, ritmiche inusuali, e così via", a mio avviso, al di là della bellissima copertina realizzata ancora una volta da Roger Dean, l'album è piuttosto deludente, privo di fantasia e lontano dalla magnificenza dei vecchi Yes. Troviamo anche elementi di musica latina e caraibica che mal si conciliano col glorioso marchio "Yes" a cui eravamo abituati. A seguito della pubblicazione del disco, il quartetto intraprese un lungo tour che toccò anche l'Italia nel novembre 1989. Da qui il recupero di questa registrazione live, con il gruppo in concerto al Palatrussardi di Milano il 21 novembre, che dimostra come le esibizioni dal vivo fossero di ben altro tenore rispetto al lavoro in studio. Vorrei sottolineare la presenza al basso del grande Tony Levin. 



Il mini tour italiano fu particolarmente sfortunato a seguito dello stato di salute di Jon Anderson che rischiò anche di perdere la voce. Le tappe previste erano Torino, Milano, Roma e Modena. Già nelle prime tre date vennero cancellati alcuni brani, tra cui la suite  Close To The Edge. La tappa romana fu ancora più stringata. Quella di Modena fu addirittura cancellata. Il tour si intitolò "An Evening with Yes Music Plus" (il tribunale concesse ai quattro di utilizzare il marchio Yes almeno nel titolo dello show). Dal lungo tour mondiale venne tratto un album live pubblicato nel 1993 intitolato proprio "An Evening of Yes Music Plus". Nel corso del concerto milanese il quartetto miscelò brani storici con le composizioni presenti sull'album in studio. Beh, dal vivo nulla da dire. la magia degli Yes emerge prepotente e non delude mai. Forse potrà sorprendere l'inizio dello show, completamente acustico, un po' inusuale. Ma è solo l'apertura. Concluse  le due personali performance di Steve Howe (Clap e Mood For A Day) il sound degli Yes si sviluppano in un crescendo inarrestabile. Il CD 2 ci regala i grandi classici, quelli che i fans volevano assolutamente ascoltare, da "Heart Of The Sunrise" a "Roundabout". da "Starship Trooper" a "Sweet Dreams". Un tripudio. La qualità della registrazione è decisamente buona. E' tutto. Non mi resta che augurarvi buon ascolto. Una piccola anticipazione per tutti i fans e gli ammiratori di Frank Zappa: è in arrivo una gran bella sorpresa, frutto dei contributi del nostro amico Morris. A breve su queste pagine. 



LINK CD 1
LINK CD 2

Post by George

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