TRACKLIST:
01. On the Brink (0:51)
02. The Scuttle of the Past Out of the Cupboards (6:37)
03. Iridule (3:08)
04. Overmurmur (8:49)
05. Scribbled (1:42)
06. Becchime (6:18)
07. Ice (1:46)
08. Ganascia (4:10)
09. Thaw (1:40)
10. Serial(ist) Killer (5:43)
11. Cloudscape (7:53)
Elaine Di Falco / voce
Francesco Zago / chitarre, Mellotron, pianoforte preparato
Mike Johnson / chitarra
Tommaso Leddi / mandolino (6,8)
Paolo Botta / organo Hammond, pianoforte elettrico, sintetizzatori
Maurizio Fasoli / pianoforte
Michele Epifani / clavicembalo
Valerio Cipollone / sassofono soprano, clarinetti soprano e basso
Peter Schmid / clarinetto contrabbasso, basso clarinetto, sassofono contrabbasso
Giacomo Cella / fagotto
Markus Stauss / sassofoni contralto, tenore e basso
Elia Mariani / violino
Enrica Di Bastiano / arpa
Dave Willey / basso
Guy Segers / basso (2)
Alberto Roveroni / batteria
Dave Kerman / batteria (10,11)
Simone Beneventi / vibrafono, marimba, glockenspiel
Giuseppe Olivini / percussioni, theremin, Shruti scatola
Fondati a Milano nel 2004 gli Yugen presero nome da una parola giapponese "che esprime il canone estetico dell'arte giapponese, come l'haiku in poesia o il Noh a teatro". Spero che sia chiaro...
Sul sito Prog Archives viene tracciata una buona biografia che vi riposto:
"Tra dicembre 2004 e gennaio 2005 registrano il loro primo demo. Diego Donadio (ex batterista dei The Night Watch) è alla batteria in questa registrazione. Nel febbraio 2005 la formazione si rafforza con l'ingresso del tastierista Paolo Botta e del sassofonista svizzero Markus Stauss (Spaltklang, Ulterior Lux) durante una jam session a Tradate. Un'ulteriore espansione è rappresentata dall'ingresso del bassista Stephan Brunner (Spaltklang) e del suonatore di ance Peter Schmid (Evan Parker, Vinny Golia). Man mano che Zago compone nuova musica, la band vuole esprimere appieno il proprio potenziale aggiungendo altri musicisti che contribuiscano a creare un risultato finale all'altezza dell'obiettivo. È allora che si uniscono: il percussionista Massimo Mazza, il clavicembalista Giuseppe Olivini (OZ, Contrapplugged), i musicisti classici Maurizio Fasoli (pianoforte), Elia Mariani (violino) e Marco Sorge (clarinetti). Infine arrivano il batterista Mattia Signò, Tommaso Leddi (Stormy Six) e il batterista statunitense Dave Kerman (Thinking Plague, 5uu's, Present, Ahvak Blast).
Nel giugno 2005 iniziano a registrare il loro primo album, "Labirinto d'acqua", che esce nel 2006. L'album è mixato e masterizzato da Udi Koomran (Avhak, Present, Thinking Plague). Il disco è strumentale e, sebbene si possa rintracciare un sound chamber rock simile a quello di Univers Zero e Art Zoyd, ha un sound fresco, moderno e più rock. Dato che nella formazione ci sono diversi background (Zago è orientato alla sinfonica, Kerman e Leddi sono dei RIO e altri musicisti hanno una formazione classica), otteniamo un mix di tutto, e il risultato è avvincente.
Si possono sentire alcune somiglianze con i 5UU, i Thinking Plague e gli Ahvak, rock cameristico dinamico, musica da camera, parti morbide e ponderose, alcune parti "symphonic prog" (c'è un mellotron e un minimoog), ritmi che cambiano rapidamente e tempi insoliti, strati di strumenti che suonano melodie diverse, alcuni brani eccentrici che sono liberi e più astratti (suonati principalmente solo da strumenti classici) e ci sono le parti completamente folli in cui la band impazzisce. C'è una miriade di stili qui e sono necessari molti ascolti per riuscire ad assorbirli tutti e identificare le numerose influenze e idee musicali".
Bene, concludo ringraziando l'amico e collaboratore Marco Osel a cui va il merito di avere scovato questo gioiellino e di averlo voluto condividere con il popolo della Stratosfera. Grazie veramente per questo bel colpaccio. A voi tutti auguro il mio consueto buon ascolto.
Post by George - Music by Osel







Molto belli e vari, grazie davvero. In alcuni punti mi hanno ricordato anche i Gentle Giant.
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