TRACKLIST:
Lato A: Madre di cose perdute (20:30)
Lato B: Sette (21:18)
Avevo pianificato di postare più avanti il secondo ed ultimo (almeno nella loro formazione originale) album dei Garybaldi, ma un commento del mio grande amico Colin (Mr Abominogjnr) al primo disco dei Garybaldi mi ha convinto ad anticipare il post. Questo quindi è un regalo per te, Colin, con tanta amicizia e stima: forse se non fossi diventato collaboratore di Abominogjnr blog (al quale vi rimando come sempre per l'ottima musica che contiene), non avrei neppure pensato di dedicare un blog al rock progressivo italiano, così questo blog è sicuramente anche merito tuo, Colin...
Venendo all'album in questione, Astrolabio contiene due lunghe suite che coprono ciascuna un lato dell'album. La prima di queste suites, Madre di cose perdute, è secondo me un capolavoro, una gemma di rock progressivo-psichedelico, certamente una delle vette del rock progressivo italiano. Durante lo stupendo assolo di chitarra centrale ti puoi immaginare, con un po' di fantasia, di ascoltare i Pink Floyd con Jimi Hendrix alla chitarra (in Italia, senza dubbio, il chitarrista più Hendrixiano degli anni settanta fu proprio Bambi Fossati).
E se la prima suite è senza alcun dubbio una gemma inarrivabile, purtroppo lo stesso non si può dire dell'altra suite, Sette, presente sul lato B dell'album: registrata in presa diretta (live) in studio di registrazione fra amici, ragazze, bimbi e drinks vari, sebbene sia ben suonata risulta ripetitiva e poco efficace, con momenti che sembrano improvvisati e discontinui e che, forse, in sede di produzione sarebbero stati tagliati o modoficati. Tecnicamente la registrazione ricorda uno di quei nastri registrati in sala prove da qualche band non professionista. Anche il testo, che contiene una forte critica alle convenzioni della società del tempo, risulta abbastanza scontato e, a dir poco, ingenuo, sempre secondo il mio modestissimo parere. Tutto ciò fa di Astrolabio un album riuscito solo a metà. Un vero peccato visto le potenzialità di questa fantastica band e la potenza evocativa di "Madre di cose perdute". Per quello che riguarda la band, rispetto al primo album, Sandro Serra sostituisce Angelo Traverso al basso e Lio Marchi, tastierista dei Garybaldi ai tempi di "Nuda", risulta solo come collaboratore esterno.
Quì la recensione di John Classic Rock, la bibbia virtuale del rock progressivo italiano
Buon ascolto a tutti
PS: Come avrai visto, Colin, ho aggiunto un traduttore al mio blog come da tuo buon suggerimento, l'ho provato e mi sembra che traduca in inglese abbastanza bene, certamente meglio di quanto facevo io con spesso errori orrori indicibili sul buon vecchio caro Abominogjnr blog, di cui non mi scuserò mai abbastanza con te e con gli altri lettori. PPS: Ho finalmente pubblicato il tuo commento a Nuda dei Garybaldi perchè stranamente il blog l'aveva letto come spam e non era stato pubblicato. Mi sono accorto solo oggi dell'inconveniente perchè sono stato per una settimana in montagna,dato che ho subito uno stop del lavoro per qualche tempo. Con la speranza di rivedere presto un tuo post su Abominogjnr blog, che non è più lo stesso senza di te, ti saluto con amicizia.
Hello--nice blog. Wondered if you can re-up this one and Nuda. Never heard of the band, Garybaldi, but sounds interesting.
RispondiEliminaLavoro discreto
RispondiEliminaMadre di cose perdute è un brano bellissimo, musicalmente catartico e onirico
Michele D'Alvano