martedì 8 marzo 2011

New Trolls- 1972- Searching for a land


TRACKLIST DISCO 1

01- Searching
02- Percival
03- In St. Peter's Day
04- Once That I Prayed
05- A Land To Live, A Land To Die
06- Giga
07- To Edith

TRACKLIST DISCO 2

01- Intro
02- Bright Lights
03- Muddy Madalein
04- Lying here

I NEW TROLLS :

Vittorio De Scalzi - Chitarre, Flauto, Tastiere e Voce
Nico Di Palo - Chitarre e Voce
Frank Laugelli - Basso
Maurizio Salvi - Organo Hammond, Piano, Synt
Gianni Belleno - Batteria e Percussioni

Anche questo album è un repost della mia serie "Italian prog masterworks" su Abominogjnr blogspot (quì), blog dell'omonimo creatore (Mr. Abominogjnr) al quale collaboro da un anno circa dedicato ai grandi Uriah Heep e relativi artisti. Questo non vuol dire che non si vedrà materiale diverso e nuovo su questo blog fino ad esaurimento del materiale già pubblicato, il problema è giusto trovare il tempo di fare gli uploads... Pazientate, gente, e non ve ne pentirete...
Per quanto riguarda questa altra pietra miliare del rock progressivo italiano, che dire: un primo disco più psichedelico ed introspettivo contrapposto ad un secondo più hard rock e deeppurpleggiante. Personalmente preferisco il primo disco, con gemme come "A land to live, a land to die", "In Saint Peter's day", "Giga" o "To Edith". I New trolls sono uno di quei gruppi di fronte ai quali non si può che rimanere a bocca aperta, dei veri talentuosi, tecnicamente preparatissimi. Non so dire quante volte amici profani della musica progressive italiana li hanno confusi per i Deep Purple o i Jethro Tull per il flauto traverso presente in molte loro canzoni.
Quì la recensione di John Classic Rock

NEW LINK

Grazie ai due followers che si sono iscritti a questo blog, spero di non tradire la fiducia che mi accordate. A presto amici miei. Roby

5 commenti:

  1. Link # 2! Please!!!
    Thanks a lot!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

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  2. Sorry for error, now link is correct- My apologies

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  3. Thanks, Roby!
    Your BLOG - VERY nice!!!

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  4. Invalid or Deleted File.

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  5. Lavoro discreto e ben suonato anche se troppo lungo e dispersivo

    Gli applausi posticci in alcuni brani sono davvero imbarazzanti

    Michele D'Alvano

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