giovedì 14 aprile 2011

Metamorfosi - 1973 - Inferno


Altro disco fondamentale del rock progressivo italiano, Inferno è il secondo album dei romani Metamorfosi ed è anche il loro capolavoro.L'ispirazione viene chiaramente dalla Divina Commedia di Dante Alighieri, attualizzata grazie alle new entry nei gironi demoniaci di pusher, magnaccia e politicanti (Papà Lucifero si starà sfregando le mani in attesa dei ruffiani ed affaristi che infestano la politica italiana durante questo nuovo ventennio... Ce ne sono parecchi tra questa gentaglia oramai quasi in stato di decomposizione che, anche se sono riusciti in maniera infida ad evitare di ingrassare le fila delle patrie galere, presto o tardi, ingrasseranno per bene i caldi gironi degli inferi...).


Musicalmente è un album che si basa sulle tastiere fulminanti di Enrico Olivieri e sulla potente voce di Jimmy Spitaleri, il tutto supportato dalla precisa base ritmica fornita da Roberto Turbitosi al basso e Gianluca Herygers alla batteria. Non ricordo nessun altro album di prog italico con un così alto concentrato di cambi di tempo improvvisi, cambi di atmosfere, ritmi classicheggianti spezzati da impennate hard rock. E la voce del cantante, davvero solenne e potente, infonde credibilità a questo concept album, che rimane una gemma del rock progressivo.


TRACKLIST:

01- Introduzione (7:51)
02- Porta dell'Inferno (1:20)
03- Caronte (1:19)
04- Spacciatore di droga (6:22)
05- Lussuriosi (3:15)
06- Avari (1:32)
07- Violenti (3:45)
08- Malebolge (1:32)
09- Sfruttatori (5:42)
10- Razzisti (3:25)
11- Lucifero (Politicanti) (2:32)
12- Conclusione (1:37)



Quì la consueta recensione da John Classic Rock, vera enciclopedia del rock progressivo italiano

3 commenti:

  1. Hola saludos, estupendo el blog agregado a

    "Rock-Blogroll"
    http://rock-blogroll.blogspot.com/

    pon tambien un link gracias

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  2. Sì, è un bel disco anche se personalmente trovo che le tastiere debbano essere importanti ma non così al centro dell'attenzione come in questo album. Penso anche che l'inizio sia molto bello, dall'Introduzione fino a "Spacciatore di Droga", ma poi le canzoni successive siano un po' peggiori. Comunque la voce di Spitaleri è magnifica, e il lavoro di Olivieri alle tastiere è ottimo.

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  3. Grandissimo disco !

    La maestosa voce di Spitaleri si addentra tenebrosa e vibrante nei meandri di un Inferno Dantesco rivisitato e attualizzato con grande classe ed eleganza musicale e con liriche suggestive e turbinose

    Michele D'Alvano

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