mercoledì 21 settembre 2011

Serie "Cantautori ai margini" n. 2 - Juri Camisasca - 1974 - La finestra dentro + Singoli


TRACKLIST ALBUM :

01- Un galantuomo
02- Ho un grande vuoto nella testa
03- Metamorfosi
04- Scavando col badile
05- John
06- Un fiume di luce
07- Il regno dell'eden

Poichè questo è uno dei miei album preferiti, e Camisasca uno dei miei artisti preferiti (anche più dello stesso Battiato), premetto che le mie impressioni nel descrivere quest'album saranno certamente molto parziali. Ma come non restare ammirati di fronte a questo ragazzone che, a soli 22 anni, confezionò uno degli album più sconvolgenti e "differenti" (da tutto il resto) degli anni 70, con testi ironici e visionari ed una voce veramente incredibile, secondo me unico possibile competitor (anche a livello di stravaganza) del grande Demetrio Stratos come voce più bella del rock progressivo italiano... Un artista che, solo un anno dopo l'uscita di quest'album, si ritira in convento per diventare monaco di clausura, e ci resta per dieci anni, fino al momento di prendere i voti definitivi, in cui deciderà di dedicarsi comunque alla meditazione e ad una concezione più alta della vita, ma al di fuori della vita monastica. Scelte radicali dunque, di questo è fatta la vita di questo grande uomo.

Fu proprio Battiato che portò Juri negli studi della storica etichetta "alternativa" Bla bla, sia per farlo collaborare al suo 4° album "Clic", che per offrirgli l'opportunità di produrre l'album "La finestra dentro". Può aiutare nella comprensione del personaggio Camisasca la lettura della seguente dichiarazione di un addetto ai lavori del tempo: « Juri Camisasca era un ragazzo dell'hinterland milanese, ma sembrava che Franco l'avesse scovato in capo al mondo. Le sue prime foto promozionali mi fecero pensare a un gatto impaurito (e perciò pericoloso). Aveva 22 anni, ma ne dimostrava anche meno, tanto era timido, impacciato, quasi impreparato al contatto con gli altri. Parlava a sprazzi, con fare schietto e vagamente sognante. Ma quando imbracciava la chitarra si trasformava: una voce sorprendente, dai toni irruenti e allucinanti, per trasportare gli ascoltatori dentro i suoi incubi surreali. Non c'era in lui nessun progetto intellettualistico, non era sbarcato nessun Kafka nell'industria della canzone: l'assurdo emergeva terribile dalla realtà tutt'intorno e lui era solo un testimone ignaro e un po' infantile che cercava di coglierne il senso. Il suo album d'esordio ebbe una buona accoglienza dalla critica: ma Juri viveva al di sopra di ogni problematica di successo... »
(Peppo del Conte - Dal libretto dell'album La finestra dentro - 1975)

Camisasca, tra l'altro, si può considerare la prima grande scoperta di Franco Battiato, che lo conobbe durante il servizio militare ed a cui è legato da sempiterna amicizia, tanto che negli anni sono state innumerevoli le collaborazioni tra i due artisti (Tra l'altro, Battiato volle proprio lui come voce solista nella sua prima opera "classica"del 1987, "Genesi"). Come artista, Juri è certamente uno dei meno prolifici della storia della musica italiana: nell'arco di ormai quasi 40 anni, ha confezionato solo 4 stupendi albums, 4 perle inarrivabili che consiglio ad ogni buon cultore della musica nostrana (non solo progressiva). Non si contano invece le sue collaborazioni, sia come autore che come cantante, a lavori di altri artisti, a partire dallo stesso Franco Battiato.
Arricchisce questo post l'aggiunta degli unici due 45 giri dei seventies di Camisasca, con le inedite e bellissime Himalaya e La musica muore; quest'ultima, tra l'altro, è stata riproposta in uno dei suoi ultimi album da Battiato, in duetto proprio con l'eterno amico Juri.

Per una recensione più approfondita dei brani e dell'album, contesto storico compreso, vi rimando come sempre all'ottimo blog John Classic Rock quì.


Bonus 1 : Himalaya / Fiume di luce (singolo)

BONUS 2 : La musica muore / Metamorfosi (Singolo)

La BAND :

Juri Camisasca: voce, chitarra

Franco Battiato: VCS 3, tastiere
Pino Massara: tastiere
Maurizio Petra: chitarra
Gianni Mocchetti: chitarra, basso
Mario Ellepi: chitarra acustica
Gianfranco D'Adda: batteria
Lino Vaccina: percussioni
Gianfranco D'Adda: percussioni
Marco Ravasio: violoncello
Antonella Conz: voce
Rossella Conz: voce

Buon ascolto...

NEW LINK (03-01-13)

12 commenti:

  1. Grande grande grande. Uno dei capolavori della musica italiana.
    Una vergogna che non esista una ristampa decente.
    Molto buono, anche se molto diverso, il secondo album "Te deum".
    Il terzo"Il Carmelo di Echt" invece non mi piace.
    Il quarto non l'ho mai ascoltato (se tu lo potessi postare....;-)

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  2. E' stato ristampato in CD proprio in questi giorni, non so se da vinile o dai master originali. Sul sito della BTF lo trovate in vendita.

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  3. Grazie per darmi l'occasione di ascoltare un intero album di questo per me sconosciuto artista(lo conoscevo solo di nome).Ciao ci sentiamo.
    PS=Quando ho trovato questi albums ho pensato che non sfigurerebbero nella Stratosfera.Nel caso tu non li conoscessi ecco qua un bel link caldo caldo :).

    http://www.multiupload.com/O2MAQJ749S

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  4. Thank you Franco, cose che avevo ma non di questa qualità (320k). Saranno postati sicuramente, con la dovuta calma.

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  5. Certamente,a tua discrezione,non sentirti obbligato.Ciao.

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  6. Monumentale artista a cui Battiato deve molto quanto ad atmosfere e testi. Pregevole opera. ale55

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  7. ciao..il link non è attivo, ed altri di post precedenti scaduti, potreste rinnovarli per permettermi di "cibarmi" di queste preziose opere ? grazie :) ciao !...

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  8. ragazzi vi prego potete rimettere i dischi di camisasca? solo il carmelo di echt è valido come link... per favore..

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    1. Scusa, gli altri 2 albums sono reperibili in commercio e sono stati bloccati da mediafire... Comunque anche il Te Deum è valido come link

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  9. Please, please, please
    is it possible to repost it? Unfortunately the link is invalid!
    My friend, sincerely, your blog is wonderful!

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  10. I would really appreciate if you can reupload the 2 singles on this enry.
    Thanks!

    Sincerely

    JRAC

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  11. Disco eccezionale !

    Himalaya e La musica muore sono due ottimi brani

    Michele D'Alvano

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