mercoledì 13 giugno 2012

Merdosi Ipocriti Altruisti - Ladies & Gentlemen, Enzo Maolucci (Superpost)

Rock e politica: un filone piuttosto diffuso nel decennio dei '70. Enzo Maolucci fu uno degli alfieri di questo connubio, buon musicista e discreto compositore. Ho avuto occasione di conoscerlo anni fa (molti) in occasione di un suo concerto avvenuto all'incirca nel '78 o '79. Lo intervistai (allora collaboravo con una radio libera, ma libera veramente) e registrai il suo concerto, purtroppo andato perso nei meandri della storia. Wikipedia ne traccia la biografia:
"Fin da giovane si dedica alla musica rock in varie band torinesi, tra cui Le vite parallele, con cui realizza l'album Dimensioni solari (presente sulla wishlist della Stratosfera); il primo brano scritto da Maolucci è Comanchi, uno strumentale per il gruppo beat torinese dei Cocks. Si laurea nel 1971 in Lettere moderne con una tesi sui Beatles (il relatore è Massimo Mila), che è la prima tesi di laurea italiana su un argomento riguardante la musica rock. L'anno successivo pubblica il primo saggio italiano sul rock, Pop Under Rock. Conduttore di trasmissioni musicali radiofoniche per la RAI di Torino e cofondatore nel 1975 della prima emittente libera piemontese (R.T.A.-Radio Torino Alternativa), dopo un contratto con I dischi dello Zodiaco debutta nel 1976 con l'album L'industria dell'obbligo, in cui trae ispirazione dalla realtà della scuola (Maolucci è insegnante nelle medie dal 1972) nella title track e in Baradel, che diventa in breve tempo un discreto successo radiofonico. Altri brani da ricordare sono Rita Fenu', in cui viene affrontato il problema dell'aborto (all'epoca ancora illegale), Musicalmente è interessante la fusione tra la canzone d'autore ed il rock urbano, sul modello di quello che fanno nello stesso periodo Eugenio Finardi e Alberto Camerini; nell'album suonano Tullio De Piscopo alla batteria e Gianfranco Coletta alle chitarre, mentre gli arrangiamenti sono curati da Francesco Anselmo ed Ettore De Carolis (quest'ultimo e Coletta sono due ex componenti del gruppo psichedelico Chetro & Co.). Partecipa al Premio Tenco del 1978, e pubblica Barbari e Bar, album che descrive la realtà metropolitana torinese di quegli anni e che ha in Torino che non è New York e Al bar Elena i suoi punti di forza". La storia musicale di Enzo Maolucci prosegue nel tempo, ma noi ci fermiamo qui, proponendo i suoi primi due album, ritenuti i più significativi, oltre ad essere gli unici incisi negli anni '70. Degna di nota è la recente collaborazione di Maolucci con i Fucktotum, gruppo rock incazz-delirante torinese. Ascoltateli, roba da non credere.

Enzo Maolucci - 1976 - L'industria dell'obbligo


TRACKLIST :

01. Baradel (pubblicato anche come 45 giri con "Omicidio e rapina" sul lato B)
02. Rita Fenu' (Ninna nanna per un figlio che non doveva nascere)
03. La mia idea
04. Omicidio e rapina
05. L'industria dell'obbligo
06. Al limite cioè (Ninna nanna per un cane sciolto)


FORMAZIONE

Enzo Maolucci: voce e chitarra acustica
Francesco Anselmo: tastiere
Giorgio Baiocco: sassofono soprano
Glauco Borrelli: basso elettrico
Gianfranco Coletta: arrangiamenti, chitarra acustica e elettrica
Tullio De Piscopo: batteria e percussioni

Ecco il commento di Enzo Maolucci su questo album: "L'industria dell'obbligo non è solo la scuola media in cui da troppi anni milita anche la mia scandalosa immagine culturale (il romantico stipendio che mi concede lo stato è molto più letterario delle mie lezioni) ma è soprattutto Torino con la sua produzione di mostri infelici che trovi ormai in ogni ambiente urbano e che cominciano a strillare finalmente anche in questa storica palestra di tensioni. La vocazione a "sentirsi obbligati" fino ad ora ha condizionato la mia città, i suoi abitanti ed i suoi artisti al silenzio, alla compostezza, al grigiore piacevolmente provinciale che i nostri leggiadri e illuminati signori di cremeria finora avevano buon gioco a diffondere per imbellettare la Fiat, l'integrazione e la violenza ambientale. Ma l'assenteismo dei "bugia nen" sta per essere ormai stuprato e sorge prepotente la voglia di "fare insieme" per vincere la solitudine e l'isolamento. Voglio dare in questo lavoro una testimonianza di me e di Torino. Dieci anni passati a scordare chitarre elettriche sbraitando "Beat and Roll", a subire la follia dei perdenti, a conoscere i nuovi santi tra una birra e un nervoso cappuccino nei bar del '68. E altri sette anni passati a riaccordare chitarre elettriche e infilare esperienze e storie vere nel filo di una crescente coscienza politica, che può fare a meno di un'assemblea al giorno. Lo spettro di una pensione statale davanti alla demoralizzante figura sordido-ìetteraria di un cantautore trentenne, alle spalle, un Rock genetico che mi prude nel sangue, minaccia di sguinzagliare ad ogni istante tutta la mia fottuta istrioneria. Tutto questo è stato consumato con la complicità di amici assetati di gioia e delirio, anche da quelli che nel dubbio tra il votarsi seriamente alla lotta di classe o vivere differentemente la loro rivoluzione, finora hanno scelto soltanto un viaggio in Marocco all'anno e qualche cena surgelata in casa di compagni sposati da poco e già in crisi".
Enzo Maolucci


Enzo Maolucci - 1978 - Barbari e Bar


Secondo LP, con una vena più rock rispetto al precedente. Nel 1979 Maolucci pubblica un 45 giri, rimasto inedito, comprendente "Bella generazione mia" sul lato A e "Passionee follia" sul lato B (un roccaccio 3 accordi 3 che farebbe impallidire i Ramones). Entrambi i brani sono presenti come bonus tracks.

TRACKLIST

01. Torino che non è New York
02. Al bar Elena
03. Un giorno da leone
04. Chi ha interrotto Stockhausen
05. Il barbaro Ulisse
06. Al bar di Vasco
07. ...e grazie Miller
08. Barbari e Bar
09. Bella generazione mia (bonus track)
10. Passione e follia (bonus track)

FORMAZIONE

Enzo Maolucci: voce e chitarra ritmica
Flaviano Cuffari: batteria
Marcello Capra: chitarre
Angelo Girardi: basso
Giorgio Baiocco: sax
Alberto Mompellio: tastiere
Pepe Maina: percussioni
Francesco Anselmo: interventi ritmici.

12 commenti:

  1. Ottimo post, George, mi mancava il secondo album e lo ascolto proprio volentieri. Molto bello l'aneddoto dell'intervista a Maolucci, ci fa capire quanto da vicino e "dentro" la musica tu abbia vissuto in quegli anni. E anche per quello che riguarda il post devo dire bravo George, lo sapevo che la tua era semplicemente modestia: questo è un post sopraffino e, come già ti ho detto, la stratosferizzazione è stata minima ed indolore, roba di un minuto e via. Nonostante la tua specializzazione, come ormai è noto a tutti, in bootlegheria, anche quando devi dal sentiero prinicipale ci fai delle ottime sorprese. Magari in futuro, per curiosità e epr completezza, qualche lavoro del Maolucci anni 80 potremmo anche postarlo. Grazie Gorge

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  2. Capitano, tu lo fai apposta. m'inviti a nozze e lo sai.
    ti posto un 1-2 da stendere Carnera dei bei tempi?
    ti anticipo i titoli per ora e basta, sono le 02.53....
    1982 - Immaginata
    1985 - Tropico del Toro
    1991 - Generazione Mia
    Beatles in classico (questo è un video)
    vari 45 giri qui e là
    vorrà dire che i fans di Sciascia aspetteranno....

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  3. Beh, ragazzi, state scordando De-Liberata-Mente del 2007 e il singolo del 1982 American Football Game/Touch down.... Mi sa che dovrò integrare io....

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  4. il singolo c'è quell'alter no
    chessifà? gioco di squadra?

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  5. La scelta di limitarmi ai dischi degli anni '70 di Maolucci è stata fatta in coerenza con il periodo temporale a cui fa riferimento (seppur con quialche digressione) la Stratosfera. Ho anche alcuni album successivi a questo periodo, ma a questo punto li lascerei postare dagli altri amici.
    Sto invece scaricando da Torrent (con la velocità del bradipo) la discografia dei Fucktotum. In alcuni album appare anche Maolucci. Vedremo di postare qualcosa, come ad es. il CD "La vecchia ha visto gli UFO". Bello e divertente.

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  6. in effetti hai ragione. ho riflettuto ed ero già arrivato a capire quanto tu qui esponi: l'intento di dare una giusta dimensione temporale ai post. meglio fermarci qui. Magari quando si riuscirà a definire la misura spazio allora si convergerà con quella temporale di modo che il grado di sollucchero popolaresco sia appagato fino all'essiccazione. in effetti oggi qui è un pomeriggio tra il ventilato e l'afoso e la mia tana ne risente e mi gira un po' tutto in tondo.
    qui, io mi fermo qui

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  7. ....zzo, vedete, il ballamento di oggi mi ha distratto e ho postato l'ultimo album di Maolucci contravvenendo alle vostre favelle, chiedo venia, però può essere considerato interessante un'evoluzione nel tempo della musica di Maolucci. Ho ascoltato la sua discografia non più tardi di un mese fa, e mi è piaciuto molto.... Baradel mi ronza ancora in testa....

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  8. postare o non postare, questo è il problema

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  9. Io ti consiglierei di postare, come ho detto prima èuò essere molto interessante seguire l'iter artistico di un autore, per comprendere meglio se col tempo ha subito un'evoluzione o un'involuzione...

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  10. un assist da MessiGrog? non si può rifiutare

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  11. Due dischi notevolissimi !

    Per me il migliore di Maolucci è Barbari e Bar

    Michele D'Alvano

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