martedì 24 luglio 2012

Piero Umiliani (Superpost)

Piero Umiliani (Firenze, 17 luglio 1926 – Roma, 14 febbraio 2001)

Piero Umiliani nasce a Firenze il 17 luglio del 1926. A cinque anni scopre il pianoforte del nonno materno e una zia insegnante di musica gli impartisce le prime lezioni. Lui, appena può, strimpella le note di "Pippo Non lo Sa" di Gorni Kramer, il primo brano che ha ascoltato alla radio. A sedici anni inizia la carriera giornalistica per il quotidiano "Il Nuovo Giornale di Firenze", esperienza che gli procura soddisfazione ma anche qualche guaio quando in un articolo elogia la musica jazz americana, a quei tempi avversata e definita nel migliore dei casi "negroide". Il maestro Pippo Barzizza che in quegli anni trasmettteva da Radio Firenze i successi americani spacciandoli per brani italiani con titoli inventati ad hoc, legge l'articolo e vuole complimentarsi con l'autore, ovviamente in gran segreto.

L'appuntamento è negli auditori della Rai dove un emozionatissimo Piero ascolterà Il maestro Barzizza dirigere "Il Ruggito della Tigre" che altro non era che la celebre "Tiger Rag". Avrebbe ancora voluto scrivere di musica ma la carriera di cronista viene interrotta bruscamente dallo scoppio della seconda guerra mondiale. In quegli anni bui, mentre il padre Guido ascoltava Radio Londra, Piero, anzi Pierino come lo chiamavano tutti, preferiva sintonizzarsi sulla Svizzera la cui radio nazionale dedicava ogni sera una mezz'ora a Duke Ellington. La passione era nata, ma recuperare quei dischi, in particolar modo "Mood Indigo" era quasi impossibile, al punto che molti negozianti cacciavano via i ragazzi che solo osassero chiedere "quella robaccia".

Nel 1944, con l’arrivo degli alleati, trova lavoro improvvisandosi pianista in un club frequentato da americani, con lo stesso spirito dei suoi compagni d’università che si impegnavano nei mestieri più disparati pur di guadagnare qualcosa. Laureatosi in giurisprudenza nel 1948 all’Università di Firenze, più per rispettare una volontà dei genitori che per vocazione, si iscrive al Conservatorio Luigi Cherubini dove si diploma in Contrappunto e Fuga nel 1952.
Quello che sembrava essere partito come un espediente in attesa che il giornale riaprisse dopo la fine del conflitto, diventa il suo destino professionale e artistico.

La vicinanza con gli americani e la scoperta della loro musica danno un contributo determinante alla sua formazione come pianista jazz e nel 1951 si sposta più volte a Milano per incidere due dischi per la Durium, i primi in stile bebop mai registrati in Italia, ("Formula", "Mam Bop", "Papirologia" e "Intrabop" i titoli dei brani), patrocinati dall'Associazione Amici del Jazz di Gianfranco Madini e accompagnato da Oscar Valdambrini, Gianni Basso, Beppe Termini e Rodolfo Bonetto.
Sono dischi a 78 giri, stampati in pochissime copie, con i titoli scritti a penna e la numerazione di catalogo apposta con un timbro, ma sono un capitolo fondamentale per il jazz Made in Italy. Per Piero è giunto il momento di ampliare le esperienze musicali e l'occasione gli capita con un ingaggio internazionale.

Nel 1954 Piero e altri amici jazzisti partono per la Norvegia dove suoneranno per oltre sei mesi nei locali di Oslo. La jazz band dei Masseglias (dal cognome di Aldo Masseglia, violinista e fondatore del gruppo) si guadagna una certa notorietà e i quotidiani locali non si lasciano sfuggire i quattro italiensk che suonano classici italiani e standard del jazz americano.
Dopo l'esperienza norvegese tornerà a Firenze solo per un breve periodo per poi trasferirsi a Roma, incoraggiato anche da Claudio Gambarelli, primo editore a stampare brani di sua composizione per complessi di jazz. La capitale d'Italia (...e del cinema italiano) lo accoglie nella maniera migliore. I fratelli Paolo e Emilio Taviani gli affidano le musiche del loro documentario Pittori in Città, prima esperienza di musica per immagini per il musicista.

Ma è solo l'inizio. Nel 1958 il regista Mario Monicelli lo contatta per la composizione della colonna sonora del film I Soliti Ignoti. Non si tratta di una colonna sonora qualunque ma della prima colonna sonora italiana interamente jazzistica. Il film sarà candidato all'Oscar nella sezione film in lingua straniera e anche se la statuetta andrà a "Mon Oncle" di Jacques Tati, si apre una nuova era per Umiliani e per il mondo delle colonne sonore.

I Soliti Ignoti / L'audace Colpo

Il filo rosso tra jazz, cinema e il maestro fiorentino prosegue con titoli quali L'Audace Colpo dei Solti Ignoti (1958), dove irrompe la tromba di Chet Baker, con Smog (1962) sempre con Baker e la grande vocalist Helen Merrill, Una Bella Grinta (1965) con il sax di Gato Barbieri e Accattone di Pier Paolo Pasolini dove Umiliani collabora con il maestro Rustichelli e si ascolta il sassofono di Ivan Vandor.

Una Bella Grinta

La versatilità di Umiliani lo porta a confrontarsi con tutti gli stili musicali lavorando con grandi registi per film di ogni genere. Arrivano così le musiche per Il Vigile (1958) di Luigi Zampa con Alberto Sordi, A Cavallo della Tigre (1962) di Luigi Comencini con Nino Manfredi, La Celestina P.R. di Carlo Lizzani nel 1964. In quello stesso anno Umiliani che si era appena aggiudicato il premio della critica per il miglior disco italiano di jazz con "Piccola Suite Americana", fonda l'etichetta discografica Omicron con la quale produce i primi tre dischi di una lunga serie sonorizzazioni, album destinati all'utilizzo come sottofondi per produzioni radiotelevisive. Il secondo di questi, intitolato Musica per Due contiene "Chanel" brano che il pianista Oscar Peterson inserisce nell'album Soft Sands, sempre del 1964.



Tra la fine dei '60 e per tutti i '70 Umiliani lavora per film oggi di culto quali 5 Bambole per la Luna d'Agosto di Mario Bava con Edwige Fenech, La Ragazza dalla Pelle di Luna di Luigi Scattini con Zeudi Araya e Svezia, Inferno e Paradiso sempre di Luigi Scattini per il quale Umiliani compone la celebre "Mah Nà Mah Nà", sino a La Pupa del Gangster con la coppia eccellente Marcello Mastroianni e Sofia Loren per la regia di Giorgio Capitani.
E sarà la televisione a far scalare a Umiliani le classifiche di tutto il mondo quando "Mah Nà Mah Nà" diventa nel 1969 sigla del celebre show Muppets Show, i pupazzi creati da Jim Henson.


Svezia - Inferno e Paradiso



5 Bambole per la Luna D'agosto




Alla fine la sua carriera conterà oltre 150 colonne sonore, senza considerare i documentari, i lavori teatrali e e televisivi. Grande appassionato di strumenti ne colleziona da ogni parte del mondo e, nel 1970, si avvicina, tra i primi in Italia, al Moog e ad altre tastiere elettroniche. Le sue sperimentazioni, in anticipo coi tempi, non trovano l'appoggio delle case discografiche nazionali e quindi Umiliani produrrà in proprio alcuni dischi come Omaggio ad Einstein, Tra Scienza e Fantascienza e Synthi Time, L'Uomo e La Città, che ancora oggi suonano di incredibile attualità, divenuti oggetti di venerazione tra i collezionisti e in alcuni casi ristampati in formato CD dall'etichetta milanese Right Tempo.
La storia della Omicron e delle altre etichette indipendenti del maestro Umiliani parte da lontano, da quando il musicista appena diciottenne cerca un editore per le sue composizioni. Non trovando nessuno disposto a credere nella sua musica, il giovane Piero incarica la madre di tutelare i diritti musicali ed è così che la signora Eleonora dà vita alle edizioni Omega.
Venti anni più tardi, quando il successo è ormai consolidato, il desiderio di avere una propria etichetta con la quale produrre dischi e uno studio privato dove incidere, provare nuovi strumenti ma anche proiettare e montare l'audio dei film sembra finalmente un obiettivo raggiungibile.

Omaggio ad Einstein

Tra Scienza e Fantascienza

Synthi Time

L'uomo e La Città

Nel 1964 crea le edizioni Omicron. I primi dischi, tre album di sottofondi sonori tirati in cento copie ognuno, sono registrati tra gli studi della RCA di Roma e Morandini di Milano. Il primo dei tre, "Comica Finale", propone temi in stile ragtime utilizzati per sonorizzare alcune comiche di Charlie Chaplin per i cinema italiani ("Uno Contro Tutti" e "Il Pellegrino"). Il secondo, "Musica per Due", è una raccolta di temi romantici in stile night club, tra cui la celebre "Chanel" finita nel repertorio di Oscar Peterson (vd. sezione Jazz, capitolo collaborazioni) e il terzo, "Arie Antiche" presenta una rassegna di musiche di ispirazione medievale e rinascimentale. L'intento è quello di inviare i dischi a grandi case di produzione nazionali e internazionali e alla RAI TV affinché venissero utilizzati come sottofondi per trasmissioni, documentari e quant'altro. Col tempo, le sonorizzazioni hanno rappresentato il core business delle etichette di Umiliani anche se non sono mancati dischi di jazz, colonne sonore e album di musica leggera.

Arie Antiche - Danza a Corte

Comica Finale - Comica Finale

Musica per Due - Crocera Sentimentale

Atmospheres


Con l'apertura della sala d'incisione indipendente Sound Work Shop Studio nascono nuove etichette ( Liuto, SoundWorkShop, VideoVoice, Ciak, Telesound) e tutte le colonne sonore autoprodotte da Umiliani dal 1969 in poi saranno incise e montate in quello stesso studio, dotato dei più moderni sistemi di proiezione e di moviola.
Dagli Stati Uniti Umiliani fa arrivare i primi sintetizzatori (Moog, Mellotron, Synthi) i cui suoni si riversano in dischi di sonorizzazioni oggi divenuti punto di riferimento della storia della musica elettronica in Italia e non solo. All'epoca, quando Umiliani cercava una distribuzione nazionale di quei leggendari album ("Switched on Naples", "Synthi Time", "Tra Scienza e Fantascienza", "Mille e una Sera"), le major mostrarono una volta di più la loro scarsa lungimiranza, ritenendoli "inadeguati" al mercato.

Musica Elettronica Vol.1

Umiliani, affatto turbato dalle risposte delle etichette nazionali, arriva a pubblicare anche dodici dischi in un anno, costretto a inventarsi degli pseudonimi per non sovraffollare il settore delle sonorizzazioni con troppi dischi a suo nome. Zalla, Catamo, Tusco, Rovi, Moggi, Ruscigan sono alcuni di questi nickname con i quali firma le composizioni.
Quei dischi, che di rado superano le trecento copie di tiratura, sono realizzati ingaggiando il fior fiore dei musicisti italiani tra cui i pianisti Antonello Vannucchi ed Enrico Pierannunzi, il bassista Giovanni Tommaso, i batteristi Vincenzo Restuccia e Gegè Munari i trombettisti Oscar Valdambrini e Marcello Boschi, solo per citarne alcuni.

Suspence Elettronica
Telstar / Solaris


La sala del Sound Work Shop Studio, di 82 metri quadri, viene elaborata con un particolare trattamento acustico adatto a registrazione multipiste. Gli strumenti a disposizione sono il meglio della produzione mondiale. Organo Hammond C-3 con variatore di velocità e altoparlante separato PR 40 Tone Cabinet e Leslie. Pianoforte elettrico Fender Rhodes, pianoforte a coda Petrof, pianoforte a puntine, spinetta, vibrafono, batteria Ludwig, amplificatgori Marshall e Fender Twin per basso e chitarra.
L'ascolto in sala è garantito da altoparlanti Altec, mentre la cabina di proiezione era dotata di proiettore a 35 mm. e altoparlanti Tannoy.
Il banco mixer disponeva di 14 canali aventi ognuno filtri e incrocio a doppia curva. Una particolare attenzione era stata data ai microfoni: 10 Neumann U/87, 4 AKG, 2 Beyer M88 e 2 MB Electronic.
I registratori Ampex a otto e quattro piste completano il tutto. La produzione discografica indipendente dura fino al 1983 e cioè fin quando quando il mercato delle sonorizzazioni non ha più il riscontro degli anni passati e l'utilizzo televisivo delle musiche di sottofondo sta per prendere altre strade.

Piano Fender Blues magnet link

Dell'esperienza del Sound Work Shop resta oggi un patrimonio discografico prezioso, un territorio musicale da esplorare così come hanno fatto l'etichetta Right Tempo, artisti, dee jays internazionali quali i giapponesi Raphael Sebbag e Gak Sato, la Cinematic Orchestra, gli High LLamas, i Bentley Rhythm Aces, l'americano Dj Krush, gli italiani Marco Polo e Claudio Coccoluto, il francese Kid Loco tutti ri-scopritori delle magie di quei dischi di sonorizzazioni.
L'attualità di quei suoni tocca anche il mondo della pubblicità. Il brano "Lady Magnolia" inciso nel 1971 nell'album To-Day's Sound fa da sottofondo nel 1998 ad uno spot della Algida.

To-Day's Sound magnet link



In un pomeriggio di febbraio del 1984, Piero Umiliani viene colpito da un ictus mentre si stava tornando dagli studi RAI di Via Asiago dopo un'intervista radiofonica. Vita e carriera sembrano finite ma non sarà così. Dopo un lungo periodo di riabilitazione si riavvicina alla musica o, forse, è la musica a riavvicinarsi a lui. La riscoperta della lounge music, il revival delle colonne sonore del cinema italiano Anni 70 "sdoganato" dal regista americano Quentin Tarantino, fan dichiarato delle musiche di Umiliani, coincidono con il ritorno sulle scene, seduto a quel pianoforte che, tasto dopo tasto, lo ha fatto rinascere. Concerti, riedizioni e riscoperte dei suoi dischi, partecipazioni a festival internazionali riportano in auge la musica del maestro. Il suo amore però rimane il jazz e, nel 1991, esce un nuovo disco in studio, "Umiliani Jazz Family", che segna il debutto della figlia Alessandra come vocalist e vede insieme al maestro la tromba di Paolo Fresu, il basso di Giovanni Tommaso e la batteria di Gianpaolo Ascolese.
La nuova carriera di Umiliani prosegue sino al febbraio del 2001 quando viene improvvisamente a mancare.
La modernità della sua musica consente ai dee jays di tutto il mondo di scoprire gemme oscure nell’immenso repertorio di colonne e sonore e sonorizzazioni.

Angeli Bianchi...Angeli Neri magnet link

Jazz a Confronto


L'arcangelo
magnet link














31 commenti:

  1. Miiiii, Grog, mi ci vogliono 3 mesi per scaricare e ascolare 'sto paccone di roba.
    Sei un po' prolisso, ma resti un grande.

    RispondiElimina
  2. lo sai come mi sono autodefinito nella mia breve biografia in uno dei miei libri? il logorroico della penna....
    prometto che quando arriverò agli anni 70 un album per volta.... questi superpost mi sfiancano....

    RispondiElimina
  3. Non ho parole. FANTASTICO!!!
    Hai fatto un'opera di altissimo spessore culturale (alla faccia dei vari FMP...).
    Grazie.

    RispondiElimina
  4. Complimenti per il Post !!!

    Saluti da Firenze !!!

    RispondiElimina
  5. ""Chiunque abbia integrazioni o aggiunte da fare è ben accetto!""

    quanto sei spiritoso! ma quanto sei s-p-i-r-i-t-o-s-o!!!
    ma quanto! ma tanto quanto!!!
    ma va va!!!

    RispondiElimina
  6. beh, ma che male c'è, sono sicuro di aver scordato qualcosina.... o no?!

    RispondiElimina
  7. GROG SANTO SUBITO......

    RispondiElimina
  8. Ciao,
    ho notato che manca la 'traccia' A7 - Contraste rythmique dall'LP Percussions del '72.

    RispondiElimina
  9. ...aggiungo la mancanza di 'o pazzariello' da Musica Elettronica Vol.1

    Francesco

    RispondiElimina
  10. Lo leggo ora per la prima volta. Grande post.
    Simone

    RispondiElimina
  11. mi sembra tutto preso dal sito ufficiale del Meatro Piero Umiliani (www.umiliani.com), comunque, grande Umiliani!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. E anche se fosse? Io mi sono preso la briga di leggermelo tutto e di segnalarvi i tratti salienti, non è un demerito, anzi.... non è facile creare i post, trovare le immagini, trovare le notizie, a volte si spulcia nella rete per giorni e non si trova nulla....

      Elimina
  12. Thank you so much for this super post!

    RispondiElimina
  13. Grog sei un MITO! Adoro il maestro Umiliani e hai postato cose favolose...devi campare 100 anni ;-)

    RispondiElimina
  14. innanzitutto grazie per il post, hai fatto un ottimo lavoro di divulgazione culturale, ma avrei una domanda come mai dai link che hai postato sotto ogni cover degli LP non si riesce a scaricare i file ????? ....i link rimandano sempre alla stessa pagina con la lista dei siti (depositifiles,zippyshare, 2 shared, ecc....) ma cliccandovi sù vengo riportato alla pagina precedente ? ....magari sbaglio qualche passaggio ? ...puoi illuminarmi ? grazie mille e ancora complimenti ! ;)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ok, la colpa non è mia ma della censura che sta rompendo le palle a tutti i livelli chiudendo hosts a più non posso. Adesso mi metto sotto e li sposto tutti su un altro uploader, ma ci vorrà un po', non è una cosa immediata.... comunque grazie per la segnalazione.
      roberto

      Elimina
  15. I have no money, and I need this musician lover's music

    RispondiElimina
  16. Such a shame all the links are dead as there are some real PU rarities on this list - fingers crossed that the nice man who runs this blog will update the links one day and/or some of the people who got the rips first time around will re-post some up to date links in the comments section... to kick things off....

    Here is a 320 rip of the CD reissue of the Moggi Tra Scienza E Fantascienza album:

    http://www33.zippyshare.com/v/iBKSHrn3/file.html

    Here is a link to the artwork minus the text (such a beautiful painting):

    http://www45.zippyshare.com/v/1I5Ko02P/file.html

    If anyone has any rips of any of the ultra-rare Ruscigan albums, please feel free to share them!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Now all the links are working.
      Here the link for Ruscigan - Viaggio nel Domani:
      http://www.mediafire.com/download/i2o45q3i5daabrn/Ruscigan_(Piero_Umiliani)_-_Viaggio_Nel_Domani_1971.rar

      Elimina
  17. That's amazing, thank you.

    Would you by any chance have these albums in higher quality format - in lossless like FLAC for instance - it would be greatly appreciate and would give much justice to this incredible piece of music history.

    Thanks a TON.

    Octavio

    RispondiElimina
  18. I'm totally agree with ASDLR.... a prescindere da tutto sei un grande...

    RispondiElimina
  19. wov,maravilloso,casi todos los enlaces aun estan activos,muchisimas gracias

    RispondiElimina
  20. Hi my man , I m soory I m coming late , but all the link are dead possible to get a re up please ??? This would be lovely.

    RispondiElimina
  21. Ciao, potresti rimettere il link per "L'uomo e la città"?
    Grazie

    RispondiElimina