venerdì 19 ottobre 2012

Serie "Bootleg" n. 76 - Treves Blues Band - 1987 - Aosta, Discostudio Divina, 16 ottobre


First time on the web

Cari amici, mi permettete questa piccola digressione rispetto ai canonici percorsi del prog italiano? Si tratta di un concerto di ben 25 anni fa, che ho riportato alla luce dopo il solito lavoro di digitalizzazione del nastro originale e che ho voluto postare in esclusica sulla Stratosfera. Il concerto è di ottima levatura, Fabio Treves e i suoi musicisti sono molto affiatati e il pubblico aostano è caldissimo come sempre. Ho quindi realizzato questo doppio CD, che racchiude in qualsi 2 ore, molti brani originali della TBB insieme a numerosi omaggi ai santoni del blues, da John Mayall a Robert Johnson, da Fred McDowell a Mick Taylor. Segnalo, in chiusra del primo CD, una torrida versione di "Crossroads" (portata al successo dai Cream) seguita da "You Gotta Move" (portata al successo dai Rolling Stones). Oltre alla grande abilità di Fabio Treves con la sua armonica a bocca, spicca la grande tecnica chitarristica di Maurizio Glielmo, divenuto in seguito leader della Gnola Blues Band. Purtroppo, non essendo un grande intenditore di blues, non ho saputo identificare alcuni brani che appaiono quindi come "unknown". Confido però sulla vostra collaborazione. 

TRACKLIST CD 1
01.  Instrumental Blues
02.  Unknown
03.  Gibson Creek Shuffle
04.  Walking By Myself
05.  Black Night
06.  All Night Long
07.  Crossroads
08.  You Gotta Move
TRACKLIST CD 2
01.  Another Man Is Gone
02.  Blues In D
03.  Snowtown Blues
04.  Mich Taylor Cover
05.  Unknown
06.  Travelling Guitar
07.  The Work Song
08.  Born In Chicago
09.  Green Onions
10.  Keep To The Highway
11.  Guitar Solo (encore)
E ora, per quei pochi marziani che non lo conoscessero, vorrei - in breve - tracciare la biografia di Fabio Treves..Le notizie le ho pescate un po' di qua e un po' di là e Wikipedia ha fatto la parte del leone. Nato e cresciuto a Milano, si avvicina alla musica giovanissimo e si applica da autodidatta allo studio di vari strumenti come il basso, l'organo, la tromba e il sax alto. Negli anni sessanta arriva poi la sua vera passione verso lo strumento che lo renderà famoso: l'armonica a bocca. Si afferma nella zona milanese e lombarda come suonatore di armonica blues, ispirato dai grandi armonicisti statunitensi quali Sonny Terry, Little Walter, Paul Butterfield, Alan Wilson, Sonny Boy Williamson. Nel 1967 suona nel suo primo gruppo studentesco, il "Friday Blues Group". L'esperienza aumenta a poco a poco ed entra a far parte della band "Simonluca e l'Enorme Maria", con cui partecipa al Cantagiro nel 1972. L'anno successivo, il 1973, lo vede presente al Festival di Sanremo come corista di Fausto Leali che partecipa con la canzone "La Bandiera di Sole". Arriva il 1974 e matura il pensiero di formare una Blues Band sullo stile degli amati esempi americani. Fonda la Treves Blues Band, considerata la prima band blues della storia della musica italiana. In quegli anni conosce anche il chitarrista e armonicista texano, trapiantato in Italia, Cooper Terry, con cui avvierá un lungo sodalizio musicale. Fabio Treves continua a suonare e divulgare "il verbo del blues" e a poco a poco estende il suo campo d'azione ed arriva a collaborare con mostri sacri del blues mondiale quali Dave Kelly, Pik Withers, Sunnyland Slim, Johnny Shines, Homesick James, Willie Mabon, Billy Branch, Dave Kelly, Paul Jones, Alexis Korner, Bob Margolin, Sam Lay, Louisiana Red, Pat Grover, Gordon Smith, Son Seals, Eddie Boyd. Partecipa a vari festival in tutta Italia e in tutto il mondo, raggiungendo un certo livello di prestigio e di considerazione che lo portano a superare i dieci album all'attivo. Conosce Frank Zappa durante la sua visita italiana e collabora con "il Genio di Baltimora", arrivando ad essere l'unico musicista italiano ad essere salito sul palco con lui. Numerose anche le sue esperienze musicali nel panorama italiano, all'interno del quale viene ingaggiato per suonare nei dischi di musicisti che spaziano nei più svariati generi: infatti oltre che con i bluesmen italiani Tolo Marton e Guido Toffoletti, collabora con Angelo Branduardi, Pierangelo Bertoli, e poi con Gianluca Grignani, Claudio Rocchi, Eugenio Finardi, Gatto Panceri, Shel Shapiro, Giorgio Conte, Francesco Baccini, Marco Ferradini, Riccardo Cocciante. E' anche conduttore di trasmissioni radiofoniche nonché autore di numerosi articoli sul blues apparsi su riviste musicali specializzate... Il suo soprannome è "il Puma di Lambrate", in assonanza col soprannome del famoso bluesman britannico John Mayall, detto a sua volta "il Leone di Manchester".
FORMAZIONE:

Fabio Treves: armonica, voce
Maurizio Glielmo: chitarra, voce
Andrea Tognoli: basso elettrico
Silvano Mozzoli: batteria
 
Link CD 1

8 commenti:

  1. Vengono fuori dopo lo scompattamento solo due brani, è così?

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  2. non lo so. Io ho postato l'intera registrazione compattata come ALBW

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  3. Bella cover, Captain. Vedo che la tua vena artistica è sempre alta. Merci

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  4. Grazie mille per questa piccola digressione blues.
    Sono una grande band: li ho ascoltati live soltanto un paio di volte; sono la miglior band (forse anche l'unica così longeva) a fare del sano Blues in Italia.
    Ancora grazie.

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  5. Ciao! Posto questa mia riflessione qui perchè non so dove farlo, spero che i gestori di questo blog la leggano.
    Premesso che consulto questo blog almeno una volta al giorno e che ho trovato cose davvero interessanti,
    volevo comunicare il mio disappunto riguardo alla decisione di non postare più niente che riguardi la PFM, per un motivo che, se è quello che ho capito, mi sembra veramente astruso.
    Sono un grandissimo fan della Premiata e finalmente avevo trovato un posto ideale dove poter trovare materiale inedito live, di cui sono sempre alla ricerca. Poi qualcuno, indispettito dal fatto che una fantomatica FPM censurasse qualche post, ha creduto che dietro tale sigla si celasse lo stesso gruppo (!?!). Questa ipotesi mi sembra davvero quanto di più lontano dalla realtà, essendo la PFM da SEMPRE tollerante nei confronti dei bootlegs (e questo lo so, per esperienze DIRETTE che non posso rivelare).
    Vi chiedo quindi di pensarci su e, se avete altro materiale, vecchio e nuovo, di riaprire il topic PFM, al quale sarò felicissimo di collaborare con registrazioni inedite in mio possesso. LG

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  6. Anch'io sostengo che FPM e PFM non hanno nulla in comune. Però il blocco di alcuni post, in particolare quelli della PFM, è quanto mai sospetto. Comunque la decisione spetta al nostro Stratospehric Captain.

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  7. Ciao, ho visto che tra i dischi che non hai e che vorresti avere c'è "Scerizza" di Pepe Maina.
    Se ti può interessare, nel suo sito ha messo un link per scaricarlo gratuitamente.
    http://www.pepemaina.com/Scerizza/Scerizza.html

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  8. Grazie mille per la condivisione! Purtroppo, reperire in qualsivoglia modo materiale di questa band leggendaria è estremamente difficoltoso, cosa che da poche speranze ad altre band che vogliano tenersi indipendenti da etichette discotrafiche varie. Bootleg come questi sono una manna! Peccato solo per il formato Mp3.

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