venerdì 25 ottobre 2013

Mario Pio Mancini, Rodolfo Maltese And The New Ensemble - 1992 - Indaco



TRACKLIST :

1. Mother Earth
2. Neal Brose
3. Aran
4. Dream Is Freedom
5. Malaga
6. Indaco
7. Serenata Ad Un Pierrot
8. 26 Febbraio
9. Havet
10. Elettra
11. Silver Rain
12. Water Sky
13. Lylis


LINE UP 


George chiama, Ya Hozna risponde.
Ed ecco in tutto il suo splendore il primo lavoro omonimo degli Indaco datato 1992. In realtà il disco è accreditato a Mario Pio Mancini, Rodolfo Maltese And The New Ensemble, ed il titolo è appunto Indaco, nome con il quale poi si identificherà dal 1997 in poi una band vera e propria guidata dai due musicisti. 
Ovviamente Rodolfo Maltese non ha certo bisogno di presentazioni, membro storico ed anima pulsante del Banco Del Mutuo Soccorso, musicista dalle doti tecniche, esecutive e compositive indiscutibili, ma c'è da dire che l'artefice dei suoni degli Indaco è principalmente Mario Pio Mancini, musicista eclettico e raffinato, che grazie ai suoi studi sulla musica etnica, intesa come una sorta di "suono del mondo", delinea un impasto sonoro delicato e pulsante allo stesso tempo, forse unico, sicuramente riconoscibile, nel panorama italiano.

In questo disco, registrato tra Ottobre e Dicembre del 1991 al Cantina Studio di Roma, tutti i pezzi sono scritti da Mancini, ad eccezione di "Aran" (Maltese-Mancini), "Neal Brose" (tradizionale), "Havet" (Tartaglia) e "Silver Rain" (Mancini-Pizzardi), Maltese è comunque fondamentale per l'alchimia delle atmosfere, proprio per il suo ottimo e riconoscibilissimo stile, sia sugli arrangiamenti che sull'esecuzione, qui certamente libero dagli schemi più marcatamente progressivi del B.M.S.
Rodolfo Maltese qui si esprime non solo con la sua chitarra, ma ci ricorda anche che è un grande suonatore di tromba, in più arricchisce molte delle composizioni di Mancini (che suona violino e mandolino) con incursioni di chitarra synth e flugehorn.
Certo, bisogna dire che questo primo lavoro, quasi totalmente strumentale, è ancora lontano dalle sonorità più ritmicamente incisive, che poi renderanno famosa la band, sonorità che cominceremo ad ascoltare in "Vento Del Deserto", il primo lavoro vero e proprio a nome Indaco, che uscirà per Il Manifesto solo cinque anni dopo questo disco. 
In questi brani sentiamo sicuramente richiami etnici, ma si rimane prevalentemente in Europa, spesso di medievale ispirazione, ora provenzale, ora albionica, grazie anche a strumenti come l'hurdy gurdy, l'arpa celtica e la concertina, le composizioni sono delicate e sognanti, davvero di classe.
Il New Ensemble che accompagna Mancini e Maltese è composto da musicisti turnisti, prevalentemente della scena romana, che suonano in ordine sparso nel disco, tra di essi da segnalare la presenza di Stefano Tavernese, violinista e futuro collaboratore della P.F.M., e di Gianfranco Tartaglia, tastierista ed autore di alcuni arrangiamenti ed appunto del brano "Havet".
Come già sottolineava George nel suo post su "Amorgòs", i dischi degli Indaco non sono più di facile reperibilità, ma questo è davvero raro, visto che è stato stampato esclusivamente su vinile in una tiratura limitata di 1000 copie, e che io possiedo, e lo dico con orgoglio, perchè mi fu regalato anni fa (ancora sigillato) dal mio amico Rodolfo Maltese.
Presto metterò a disposizione della Stratosfera l'altro dono a me fatto, stavolta da Mario Pio Mancini, vale a dire "Flying With The Chakras", anch'esso uscito in sole 1000 copie, che possiamo considerare il secondo disco del progetto Indaco, sebbene uscito a nome del solo Mancini.
Questo è quanto, godete a più non posso di questo grandissimo disco, alla faccia di chi specula sul nostro lavoro e sulle nostre passioni!

"How Many Colours Are There In The Rainbow...
INDIGO Is The Colour Of Dreams"




Buon ascolto e Dajeccosì!

LINK 

Post by Ya Hozna 

Visti gli ultimi accadimenti, dedico questo post a Stratospheric Captain, George, Scorpione, Odiladilu, Grog, Roby, Rattus Italicus, Dogma X e SalParadise, perchè è grazie alla passione e alla competenza di gente come loro che sono fiero di condividere le mie emozioni in musica! Daje Stratosfera!


Un grande, grandissimo abbraccio a Rudy, che anche grazie alla musica uscirà sempre vincitore da qualsiasi avversità! Ti voglio bene!










8 commenti:

  1. grazie un milione anzi no un miliardo

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  2. grazie un milione anzi no un miliardo

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  3. Grande post!!! Oggi sarà la colonna sonora del mio pomeriggio lavorativo...
    Thank you, fieri di averti a bordo

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  4. Grande Ya, è così che si lavora in team. Un enorme GRAZIE per questo stupendo post. Attendiamo Flying with the Chakras con ansia. Io intanto, sempre per amor di gioco di squadra, posterò Vento del deserto, dove c'è anche quella incredibile cover di "Set the control" dei Pink Floyd.
    PS Fortunato te che conosci personalmente il grande Rudy Maltese. Che invidia! Siamo tutti con lui. Avanti così!!

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    1. Grazie George, sono contento che vi piaccia! Condivido con te l'entusiasmo di lavorare in equipe! Certamente molto presto posterò "Flying", "Vento Nel Deserto" è davvero stupendo, forse il loro lavoro migliore! Mi associo a te nel saluto a Rudy, grandissimo musicista e uomo, con il quale ho diviso a suo tempo anche stanze d'albergo e banchetti durante il loro primo tour acustico, che bei ricordi!
      Inoltre clgo l'occasione per informarvi che molto presto posterò una delle richieste del Capitano presenti nella Wishlist! ;) Avanti così!

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    2. Complimenti una squadra fantastica

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