giovedì 3 marzo 2016

Peter Cromo - 1981 - Allarrembaggio mamma

 TRACKLIST :

01 - Ti pentirai
02 - L'inflazione
03 - Pentarazzismo
04 - Muoviti, pestalo, schiaccialo
 05 - Chiavicone è il mio nome
 06 - Grande giorno da cani
07 - Argon 36
08 - Attenti ai gialli
09 - Simpatia per il disoccupato

 "Muoviti, pestalo, schiaccialo / Scarpa quando vuoi, col tuo piedone son cazzi tuoi / Sei fatto, sei fatto, sei marcio / (Rit) CAZZI TUOI - CAZZI TUOI - SON CAZZI TUOI / Spremiti il cervello e poi friggilo / Non pagare il buco però tappalo / (Rit) CAZZI TUOI - CAZZI TUOI / Hai rotto, sei fatto, hai rotto / Solo come un cane, gratta quanto vuoi, sei fuori ormai / Hai rotto, sei marcio, sei fatto... che schifo! / (Rit) CAZZI TUOI - CAZZI TUOI /Sei fatto, hai rotto, sei marcio... che schifo, che schifo, che schifo!!!" (da: "Muoviti, pestalo, schiaccialo")

Onde evitare spiacevoli equivoci, premetto che questo album potrebbe tranquillamente essere pane per il famoso blog Orrore a 33 giri, anzi colgo l'occasione per segnalarlo agli amici che se ne occupano... Nelle mie peregrinazioni su internet, mi sono di recente imbattuto in questo stranissimo album, dell'altrettanto originale artista che risponde al nome di Peter Cromo... Inutile cercare qualsivoglia notizia su google, solo qualche annuncio su ebay e simili, naturalmente senza notizie. L'unico articolo in cui mi sono imbattuto è un approfondimento sul testo della prima canzone, "Ti pentirai"; l'ho linkato e parzialmente condiviso qui sotto. Che dire invece del nostro baldo giovanotto: Peter, nell'orribile foto del retro copertina (non migliore dell'orripilante front cover, del resto), appare abbigliato e chitarrato come un beat fuori tempo massimo di una quindicina d'anni abbondante. Ma proseguendo oltre il lato meramente estetico esteriore di Cromo (per le interiora vi rimando alla foto successiva), ed oltre il pur forte sentore di trash attorno all'operazione, devo dire che quest'album si fa pure ascoltare, ed in alcuni momenti è persino piacevole e divertente, tanto che l'ho sottoposto ormai a diversi ascolti... I testi, al di là della già citata "Muoviti, pestalo, schiaccialo", abbozzano anche contenuti sociali, sparati fra tentazioni punkeggianti, hard rock (belli alcuni riff, forse a cura dello stesso Cromo o di qualche sconosciuto artista) e persino qualche spruzzatina reggae qui e là. In certi momenti ("Pentarazzismo" su tutte) sembra quasi di trovarsi di fronte ad una versione trash di Rino Gaetano (!?!?!). Insomma, sfidando il ridicolo, mi sento di consigliarvi decisamente quest'album e attendo i vostri commenti, amici...

Dal blog Alcuni aneddoti dal mio futuro: "(...) Tutte le volte in cui un cantante ci lascia le penne nei cliché delle morti da rockstar, quindi canne di fucili in bocca, cocktail letali, overdose eccetera, mi viene in mente il ritornello di una canzone dal titolo “Ti pentirai”, uscita credo nell’81 e cantata da tal Peter Cromo, uno dei pochi cantanti il cui nome d’arte – come spero sia – non restituisce alcun risultato su Google se non in qualche catalogo di vinili usati. Niente paura, non è che vi siate persi chissà che, ma in quel pezzo si racconta di quello che sembra la madre di John Lennon dicesse al figlio, “ti pentirai!” appunto, preoccupata per i suoi sogni prematuri di rock’n’roll. Così mi immagino le varie signore Cobain, Hendrix, Joplin e ora Winehouse che, con l’indice proteso, cercano di redimere le velleità artistiche dei figli ancora controllabili verso le faticose carte dei loro corsi di studio. Ammesso che tale visione sia veritiera. Vado avanti così per ore con quel refrain, sarà capitato anche a voi di avere una musica in testa e sentire una specie di orchestra, no? E tutte le volte il link correlato che emerge nella colonna a lato di questa manifestazione irrazionale della memoria è una sorta di riflesso incondizionato. Perché penso -diamine, ma che fine ha fatto Peter Cromo?- (...)"

Vi auguro buon ascolto ma attenti, trattenete le risate, perchè Peter tiene fisso il suo sguardo cromatico su di voi...


Post by Captain

4 commenti:

  1. "Inutile cercare qualsivoglia notizia su google": non che sui media tradizionali vada meglio, l'unica volta che ho sentito nominare il disco è stato qualche anno fa su "blow up", in un articolo sul punk italiano, dove lo si liquidava in poche righe:
    "in bilico tra demenza pura, ironia e cialtronaggine l'unico album di questa meteora milanese. talmente demente ("il mio nome è chiavicone" è davvero un piccolo mito!) da risultare divertente e simpatico oltremisura. ma il disco non va ovviamente oltre il ruolo del classico novelty record". (pierluigi bella - "italia punk '70" blow up 158/159)

    altre fonti (guide sul rock italiano, o più strettamente sul punk e la new wave nazionale) neppure lo citano...

    ah, visto che da qualche tempo frequento il sito ma non ho mai postato un ringraziamento lo faccio adesso: grazie sia per curiosità come questa che per gli ascolti più "importanti"! :-)

    giulio.

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  2. Ciao, allora: da adesso in poi ci saranno informazioni su google. Peter Cromo è lo pseudonimo di Michele Vicino, il quale aveva poco prima inciso alcuni 45 giri per la Fonit Cetra (puoi vederli qui: https://www.discogs.com/it/artist/282941-Michele-Vicino ), partecipando anche a Sanremo 1979. Poi cambiò casa discografica e passò alla WEA, e come in altri casi (hai presente Leo Nero?) con il cambio di etichetta arrivò anche il cambio di nome e di genere. Il successo fu pari a quello con il suo vero nome, e cioè nullo. Comunque è rimasto nell'ambiente (ad esempio ha scritto con Enrico Ruggeri "La luce in me", incisa da Annalisa Minetti). Ciao e complimenti per il blog!

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    1. Grazie mille caro amico, hai collaborato a ridare un po' di effimera "celebrità" virtuale a quest'artista, che incredibilmente ogni tanto rispunta tra i miei ascolti. Grazie ancora per le informazioni aggiuntive.

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  3. c'è poco da ridere il disco è una bomba. se ridiamo di Cromo allora ridiamo anche di Cattaneo, di Adam Ant, e via dicendo. Mi sembra assurdo continuare a vedere il trash dove non c'è. Vi pentirete, come dice il maestro.

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