TRACKLIST :
01 - Acqua gialla
01a - Intermezzo
02 - Una goccia di pioggia
02a - Intermezzo
03 - Gli occhi di Johnny
03a - Intermezzo
04 - Rawhide
04a - Intermezzo
05 - E se mi va
06 - Soldier's Joy
06a - Intermezzo
07 - Voglio
07a - Intermezzo
08 - Il sentiero nascosto
08a - Intermezzo
09 - La storia di Quirino
09a - Intermezzo
10 - L'America tra le nuvole
Ringraziamo inìfinitamente l'amico Luca B. per averci regalato anche questo bel contributo, che va ad arricchire l'ormai immensa discografia
stratosferica, che sempre più a fondo sta andando a scavare
nell'underground italiano degli ultimi 3 o meglio 4 decenni. Anche in questo caso, come in quello del mini lp dei Stradaperta, sempre condiviso dallo stesso amico, siamo di fronte ad una proposta che definirei allegra e spensierata, all'insegna questa volta del country rock e "blue-grass". In altre parole, musica non bisognosa degli approfonditi, ripetuti ascolti -possibilmente in assenza completa di rumori estranei o meglio in regime di vuoto pneumatico :) a cui ci sottoponiamo in modo masochistico noi amanti del progressive italiano, per cogliere tutte le sfumature del cervellotico (talora) genere musicale che la nostra perversione ci ha fatto amare. Non per questo ci troviamo di fronte ad un lavoro di minor valore, anzi stupisce per il professionismo dei musicisti e l'ottima produzione, almeno a livello puramente musicale e estetico (cover e retro ben curate, busta interna con testi). Come successo altre volte in questa sede, dopo aver ascoltato il disco, ci si trova a chiedersi: ma come mai nessuno parla più di loro o li conosce (neppure sul web, se escludiamo le solite inserzioni di vendita)...?
Per quanto mi riguarda, ho trovato davvero piacevole l'ascolto di questo album, molto particolare ed inusuale per la scena musicale italiana. I testi, sempre in italiano, sono davvero ben inseriti in un contesto musicale decisamente internazionale, dove quà e là però emerge una mediterraneità non del tutto rinnegata. Di altissimo valore i musicisti, impeccabili nel destreggiarsi tra numerosi strumenti (a proposito, ma cosa sarà mai il Doboro, amici del blog?). Soprattutto in alcune canzoni, la loro musica mi è sembrata
anticipatrice, almeno in italia, di sonorità che proporranno (diversi
anni dopo) gruppi come i Modena City Ramblers, per citare i più famosi. Curiosa poi l'idea di inframmezzare i vari brani con dei brevissimi intermezzi, di pochi secondi, che aiutano a lasciare un brano e preparasi all'ascolto di quello successivo. Un ultima nota per le voci di Stefano Galimberti e dell'ospite Paola Franzini, davvero belle, pur senza particolari vituosismi, e adeguate alla proposta musicale.
Come già detto il web non aiuta
nell'approfondire la ricerca storica su questo gruppo: è tale
l'impossibilità di trovare notizie in merito che, oltre alle varie
inserzioni su Ebay e affini, l'unica cosa interessante alla quale google
mi ha indirizzato digitando Erbablu Style è il curriculum vitae, peraltro aggiornato al 2002, di Andrea Laudicina,
sicuramente messo in rete direttamente dallo stesso, che la dice lunga
sul suo valore di musicista e sulle lunghe frequentazioni musicali,
anche recenti, del preparato lutaio-artista.
Non mi dilungo oltre. Vi saluto caramente e vi lascio ad un ascolto che -spero- vi sarà gradito, almeno quanto lo è stato a me... Captain.
ERBABLU STYLE are :
Andrea Laudicina - Banjo, mandolino, violino
Arturo D'Angelo - Armonica, chitarra acustica, banjo, voce
Marco Feletti - Fender jazz bass, contrabbasso
Stefano Galimberti - Chitarra acustica, Telecaster guitar, voce
Guests :
Tiziano Tononi - Batteria, percussioni
Paolo Menconi - Doboro, banjo ne "Il sentiero nascosto"
Roberto Colombo - Pedal steel guitar
Paola Franzini - Voce
Buongiorno Capitano...
RispondiEliminae grazie per aver inserito nella stratosfera anche questo mio "suggerimento".
Solo una segnalazione: quando chiedi "cos'è il DOBORO?"... hai letto male... si tratta del DOBRO che, come si può trovare tranquillamente anche su Google, è il nome di una "chitarra resofonica" della Gibson, nome poi entrato nell'uso comune.
Saluti e buon ascolto a tutti,
Luca B.
Gran bel disco, sto ascoltandolo, di un genere decisamente originale per l'Italia. Grazie 1000 al Capitano & a Luca per questa scoperta
RispondiEliminaComplimenti vivissimi al Capitano e a Luca B per questo eccellente post, i cui brani mi stanno allietando piacevolmente.
RispondiEliminaHo l'album in questione e l'ho apprezzato da sempre. Ma ancora di più apprezzo la nostra capacità di postare, ascoltare e discutere non solo sui soliti mostri sacri, ma anche su lavori di nicchia come questo ed altri. Insomma, un gran bel giocattolo, contribuiamo tutti a renderlo sempre più piacevole e interessante. Hold on, Frank - One
RispondiEliminaComplimenti per il lavoro di riversamento... Ma nel file vi sono alcuni salti della puntina.
RispondiEliminaDovendo lasciar svolgere la lettura del vinile in tempo reale, per lo meno si dovrebbe osservare la regola aurea di farlo in un'area non impegnabile né raggiungibile accidentalmente e su una superficie esente da vibrazioni o sobbalzi.
È chiedere troppo?