TRACKLIST:
01. Essenza 7:05
02. Sono un uomo 9:23
03. È per te 6:48
04. Radici e semi 7:51
05. Templi e mercati 6:55
06. Il passo da fare 1:45
07. Per sciogliere un fiocco 6:30
MUSICISTI
Claudio Rocchi - voce, chitarra 6 e 12 corse, harmonium, organo, pianoforte
Mino Di Martino - chitarra 6 e 12 corde, cori
Sandro Malagola - chitarra acustica 6 corde
Giorgio Federico Menzio - basso, contrabbasso
Eugenio Pezza - mellotron, pianoforte
Chris Sacca - bonghi
Bruno Pelosa - bonghi, timpani, gong, campane tubolari, crotali
Claudio Ronco - sitar
Elio D'Anna - sax soprano, flauto
Lorenzo Vassallo - tabla, harpsichord, percussioni, vibrafono, bass drum
Maria Teresa e Vanilla, Terra Di Benedetto - voci
"Essenza" è un'opera antica di Claudio Rocchi, risalente al 1973, pubblicata in vinile nel 1973 dall'etichetta Ariston e mai ristampata né in vinile né in CD. Abbiamo dedicato in passato molti tributi al mai dimenticato artista milanese, ma questo ci era evidentemente sfuggito. Sul bellissimo blog "Progressivamente" un po' di anni fa (marzo 2013, data della sua scomparsa) venne pubblicata una bellissima recensione da parte di Luigi Cattaneo, che ringrazio e al quale esprimo tutto il mio apprezzamento. Ecco cosa scrisse l'amico Luigi a proposito di questo disco:
"Essenza è il quarto album di Claudio Rocchi, pubblicato nel 1973 dopo un viaggio in India. Dopo i bagliori di Volo magico e il relativo La norma del cielo che lo avevano portato a conquistare una buona fetta di pubblico e la ribalta costante dei festival alternativi della penisola, Rocchi come solito fare non si sedette sugli allori di una scrittura certa che poteva replicare le fortune già acquisite ma preferì contaminare ulteriormente la sua musica. Certamente lo stacco con il passato non fu così incisivo poiché Essenza non ha cambi di rotta drastici con quanto già fatto ed è un lavoro rocchiano in toto ma presenta ulteriori influenze mistiche figlie del viaggio appena concluso inserite perfettamente nel sound tipico del milanese. Anche in questo caso Rocchi dimostra di avere a cuore il dettaglio. E difatti in studio si circondò di ottimi musicisti, tra cui Mino Di Martino dei Giganti alla chitarra, l’immancabile Eugenio Pezza al pianoforte e al Mellotron, Elio D’Anna degli Osanna al sax e al flauto, oltre che utilizzare parecchi strumenti atipici come il bongo, il sitar, la tabla, il vibrafono, le percussioni. C’è tanto di acustico tra le sette tracce di Essenza, con Rocchi vicino in parte a Franco Battiato e Peter Hammil ma capace di mantenere inalterate le sue peculiarità e di spingere ancora più in là il suo essere musicista in cammino, sempre alla ricerca di qualcosa.
In questo caso la sua musica esplora con ancora maggiore attenzione ciò che ha raccolto dall’India, sensazioni e spiritualità che hanno sempre interessato la sua arte e che diventano ancora più marcate. Soprattutto gli intrecci strumentali profumano di India (Radici e semi) e convincono pienamente, più di quando appaiono sonorità elettroniche ancora da calibrare adeguatamente (Per sciogliere un fiocco) o esperimenti che potevano essere più incisivi come l’harmonium che accompagna la voce di una bambina nella title track. Ma si sa, la voglia di stupire era prerogativa di quegli anni… Meraviglioso invece l’intervento di D’Anna in Sono un uomo (ma sarà fondamentale in ogni suo apporto), impreziosito da un testo pieno di poetica ed umanità e la percussiva E’ per te, anche qui giocata su liriche cariche di significato. Un disco che funziona meglio di La norma del cielo, appassiona di più e mostra maggiore coraggio. Realmente si avverte l’esigenza di essere comunicativi ma senza tralasciare di cercare una via alternativa per farlo, spaziando tra folk psichedelico, progressive e musica indiana ma tenendo una visione uniforme del lavoro. Sta qui forse la chiave della buona riuscita del disco e le grandezza di tutta la carriera di Rocchi".
Le immagino sono tratte dal blog dell'amico Danilo Jans "Music Italy 70" che ringrazio e saluto. Buon ascolto
Post by George
bisognava postarlo!!!!!
RispondiEliminaadesso è ora di quelli successivi: il miele dei pianeti le isole le api e l'omonimo Rocchi(che vi ho già inviato tempo fa)con il graduale cambio di rotta verso l'elettronica che culminerà in :suoni di frontiera
Grande George per aver colmato questa lacuna, che peccato che in italia ci si dimentichi di autori come Rocchi e si lascino nell'oblio questi capolavori.
RispondiEliminaCarissimo George, adoro Claudio e non son mai abbastanza pago di ascoltare i suoi brani. Cercando nel blog mi sono accorto che alcuni link dei post relativi a Rocchi non son più funzionanti: puoi ripristinare Paolo Tofani & Claudio Rocchi - 1980 - Un gusto superiore, Claudio Rocchi & Vertical Project - Acoustic concert for friends - Summer 2011, Collection 45 Giri Rari Prog Rock Italiano - Vol 6 - Speciale Cantautori, Claudio Rocchi - 1970 - Viaggio? Grazie mille in anticipo e se l'amico Osel possiede nei suoi archivi altre chicche rocchiane (bootlegs e quant'altro),sarà cosa supergradita.
RispondiEliminacome scritto ho già inviato gli album successivi e pure un concerto recente a carpi, ad altri il compito di postarli, se vorranno
EliminaGrazie Osel, ma personalmente - essendo un grande ammiratore di Claudio - ho la sua discografia completa, live inclusi. Fra un po', ma fra un po', pubblicheremo ancora qualche cosa. Stanne certo. Diamo tempo al tempo...
RispondiEliminaGrazie George, sugo e ascolto con grande piacere!
RispondiEliminaMuchas gracias
RispondiEliminaOsel: buondì! avrei bisogno di scriverti in privato su claudio rocchi; hai tempo?
RispondiEliminaGEORGE: perdonatemi l'intrusione: la domanda è valida anche per te... scusate di nuovo e grzie in anticipo!
RispondiEliminaLavoro discreto
RispondiEliminaMichele D'Alvano