Due cantanti e compositori, due dischi pubblicati nello stesso anno (il 1981), entrambi uniti da un comune denominatore: la presenza di Elio D'Anna in veste di produttore e sassofonista. Elio D'Anna non ha certo bisogno di grandi presentazioni. A lui si ascrive una brillante carriera musicale come sassofonista e flautista ad iniziare dal 1968 con gli Showmen, al fianco di James Senese e Mario Musella, per proseguire con gli Osanna, gli Uno e i Nova. Ha vantato collaborazioni illustri con musicisti del calibro di Phil Collins, Narada Michael Walden, Percy Jones giusto per citarne alcuni. Proprio negli anno '80, conclusa la carriera di musicista, si concentra sull'attività di produttore e arrangiatore collaborando con artisti italiani quali Gino Paoli, Renato Zero, Zucchero, Enzo Carella e (il meno conosciuto) Enzo Cervo. Proprio questi ultimi due autori, con i rispettivi album, sono in protagonisti del nostro post.
Enzo Cervo - 1981 - Musica è
TRACKLIST:
01. Voglio te 4:37
02. Solo mò 4:19
03. Perla nera 4:08
04. Galleggiare 4:38
05. Musica è 3:22
06. Sarai l'estate 3:50
07. E non esserci più 3:54
08. Delfina 4:08
09. Ninna na' 2:52
10. Zitto zitto - Bonus track, dal 12" del 1984)
Le informazioni su Enzo Cervo si perdono nelle brune. Ho già chiesto aiuto ad alcuni miei dottissimi amici ma al momento non ho avuto ancora riscontro. Ritengo sia di origine partenopea (Solo mò e Ninna na' lo confermano). Da qualche parte ho letto che deve essere già scomparso. Nell'attesa di ricevere ulteriori informazioni mi limiterò a dirvi che la sua discografia (fonte Discogs) si riduce a questo album, pubblicato dalla CGD e mai ristampato né in vinile né in CD, e ad un mini LP 12" con 4 brani dal titolo "Zitto zitto", pubblicato nel 1984. Da "Musica è" venne anche estratto un singolo contenente Voglio te/Music è. Nonostante la carenza di informazioni sui musicisti che lo accompagnano in studio si evince che Elio D'Anna non si limita alla sola produzione, ma appare anche in veste di sassofonista in alcune tracce del disco. Suo è lo splendido assolo di sax nella parte centrale di Voglio te, il brano posto in apertura, così come l'altro torrenziale assolo in chiusura di Delfina. "Musica è" è tutto sommato un buon lavoro, con forti venature funky. tipiche di una certa "scuola napoletana" anni '80 8 e non solo), Pino Daniele e Napoli Centrale in primis. Non ultimo, abbiamo dato una ulteriore sforbiciata alla wishlist del Capitano.
Enzo Carella - 1981 - Sfinge
TRACKLIST:
Lato A
a) Stai molto attenta 4:32
b) Sì, si può 3:58
c) Sex Show 3:04
d) Mare sopra e sotto 3:40
Lato B
a) Sfinge (voce Hiliry Harvey) 3:29
b) Che notte (qui con te) 2:46
c) Contatto 3:52
d) Lei no 2:55
e) Riflessione finale 4:25
MUSICISTI
Enzo Carella - voce, chitarra
Anthony R. Walmsley - basso
Fabrizio Milano - batteria
Gianni Guarracino - chitarra
Fabrizio D'Angelo - tastiere
Adriano Giordanella - percussioni
Elio D'Anna - sassofono e produzione
"Sfinge" è il terzo disco del cantautore romano pubblicato dalla RCA Italiana nel 1981, dopo l'esordio con "Vocazione" (1977) e il seguente "Barbara e altri Carella" (1979), dove Enzo si fa accompagnare in studio niente meno che dai Goblin. Da molti ritenuto il punto più alto della sua carriera musicale, "Sfinge" rappresenta il termine della trilogia anni 70-80. Carella si ritirerà dalle scene per un lungo periodo riapparendo solo nel 1992 con "Carella de Carellis". L'ultimo suo lavoro risale al 2007. Dopo qualche guaio con la giustizia Enzo Carella ci ha lasciti nel 2017 a seguito di un arresto cardiaco all'età di 65 anni.
Ricordo che anche questo album, alla stregua di quello di Enzo Cervo, non è mai stato ristampato. Elio D'Anna è accreditato sia come produttore che come musicista. Impareggiabili, come sempre, i suoi interventi al sax. Ecco cosa scrisse Fabio Russo nel 2017 sul sito Ondarock a proposito di "Sfinge".
"La donna/leonessa egizia si staglia maestosa e sibillina su uno sfondo di immutabile tonalità chiara, azzurra, mentre una brezza leggera sale dal mare e giunge alla costa, contaminando la musica. Disco di pop sofisticato ed elegante nuovamente ispiratissimo, Sfinge è scritto e interpretato da grido, arrangiato e prodotto da Elio D'Anna, ex sax degli Osanna, musicista di spiccata sensibilità che assesta lo slancio fatale. Per molti è proprio questo l'episodio migliore della carriera di Enzo Carella, il colpo d'ala autentico. Lui è ormai scaltro araldo di un linguaggio lieve e sensuale, chiaro/scuro, limpido-torbido, sviluppato e arricchito sempre e solo su se stesso. Nessun battistrada sanremese questa volta a ornare o gravare la raccolta. Fuga ogni equivoco lo stesso insieme: Sfinge è forte in sé, una fenomenale prova di forza creativa e di collettivo: una bruciante "koinè" del pop nostrano con pochi eguali. Anzitutto il titolo, geniale, ambiguo, cruciale, simbolico, tra illusione e riflessività, e poi in questa parvenza muliebre felina, sensitiva ed enigmatica, l'ultima, risolutiva "forma" al desiderio carelliano. Essa induce e stimola un atteggiamento diverso, contemplante, passivo. Facendosi bramare, l'amante accende di desiderio l'amata.
La scaletta dei pezzi offre intriganti pastiche stilistici senza soluzione di continuità, un misto infettante di funk, jazz, creolo, sino a certa saudade tipica dei primi album di un altro incontenibile creativo, Alberto Camerini. Come su un'ondata scorrono dediche e fughe, "brucianti nostalgie", rapidi incontri, fulmini e vapori. Spasimi sentimentali che investono tutti, dal protagonista "fisico" Carella, alla "mente" Panella, ai "coreografi" strumentisti, sino all'ascoltatore. Tutto è spontaneo, speziato, allettante e intrigante sino al parossismo. Su "Si, si può", il Lungotevere romano da passeggiare trascolora, accentuando colori "west coast pop" da eterna estate californiana. I flutti di mare, pensato allo stremo sino al delirio, sino all'avaria, riaffiorano a tormento nostalgico su "Mare sopra e sotto" e "Che notte (qui con te)", in cui avviene l'abbandono, la definitiva capitolazione.
Dalla strepitosa intimità di "Stai molto attenta", con incedere acustico, sino al tripudio di tastiere a ritornello, Carella impara dai segni sulla propria pelle e reagisce. Più sfuggente, astuto, tenebroso, forse cinico, il suo verbo va ora a ribaltare il rapporto: la vittima si fa carnefice, la donna/musa/Sfinge non può più nulla, si porge. "Sex show", "Lei no", "Riflessione finale" sono flash cinematici obliqui, estasi pop per cortometraggi d'intrigo estivo con epilogo non scritto, storie animate e musicate in incessanti percussioni, volteggi di assolo elettrici à-la Larry Carlton e la somma densità di un sax indomito"
Il 22 febbraio 2017 arriva la notizia che gela tutti quelli che avevano seguito con affetto la sua singolare parabola: Enzo Carella è venuto a mancare per un arresto cardiaco: era ricoverato da mesi in terapia intensiva. Lascia il palcoscenico della musica italiana in punta di piedi, com'è stato per tutta la sua carriera, tanto brillante quanto ingiustamente sottovalutata.
Si conclude qui questo omaggio a Elio D'Anna e alle sue geniali produzioni. Elio oggi è dedito al settore imprenditoriale, con particolare attenzione a quello educativo. È autore dell'opera letteraria "La Scuola degli Dei" nonché fondatore e presidente della "European School of Economics" e della relativa fondazione. Nel 2016 è stato pubblicato un altro suo volume, "La Tecnologia del Dreamer", dapprima in lingua turca, e successivamente sotto forma di ebook in lingua inglese.
Elio D'Anna yesterday...and today
LINK Enzo Cervo - Musica è
LINK Enzo Carella - Sfinge
Post by George
Precedentemente all'album, Enzo Cervo (o Ciervo, come si chiama in realtà) aveva inciso due singoli con il nome Geremia Blue, simili per stile e musicisti (Vitolo, De Rienzo etc.), prodotti da Claudio Poggi.
RispondiEliminaenzo ciervo fu il cantante dei batracomomachia, gruppo napoletano dei primi '70 formato da pino daniele alla chitarra, rino zurzolo al basso, ernesto vitolo alla batteria, enzo avitabile al sax e paolo raffone alle tastiere.
RispondiEliminaOttimo. Vedo che le informazioni giungono.Grazie amici. Esiste qualcosa dei batracomomacchia?
RispondiEliminano, penso proprio nulla...
RispondiEliminaCiao George, due album stupendi, impreziositi dagli assoli di sassofono. Il nome esatto è Batracomiomachia, eccoti anche un trafiletto https://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/napoli/spettacoli/cards/pino-daniele-fotostory/batracomiomachia.shtml
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RispondiEliminaLe altre canzoni dell'album "Zitto Zitto"sono:"Musica da suonare",
RispondiElimina"Mai piu'",
"Nanni".
Confermo che Enzo Cervo(Ciervo)era napoletano,e prima della sua scomparsa aveva collaborato con Lina Sastri:"Edua'"(Eduardo de Filippo)
.....Grande Artista!
Sfinge di Carella è un disco eccellente, per il suo migliore !
RispondiEliminaNotevolissimi i lavori precedenti Vocazione e Barbara e altri Carella
Michele D'Alvano
me
RispondiEliminaMichele D'Alvano
Musica è di Enzo Cervo è carino ma non indispensabile
RispondiEliminaMichele D'Alvano