lunedì 6 aprile 2020

Giorgio "Mr. Blue" Cavalli - Etno-Blues Trio - Live at "Riverside" & "Villa Prati"


TRACKLIST:

01. Relax  6:20
02. The Cat / Hard Way  4:23
03. Mustang Sally  6:23
04. Voodoo Chile  6:20
05. Little Wing / Third Stone From The Sun  7:30
06. Indi  4:37
07. Cocaine  3:46
08. Tequila  4:23
09. Light My Fire  4:34
10. The Dock Of The Bay / Fa Fa Fa Fa F  a4:26
11. Caldonia / The Thumb / Birdland  6:27
12. African Brother  3:14


FORMAZIONE

Giorgio Cavalli - chitarra acustica, voce
Massimo Masi - basso
Flavio Piscopo - percussioni, voce


Dopo l'ottimo post dedicato al "Torrita Blues Festival" percorriamo ancora i sentieri del blues con questo grande album live di blues acustico. Il ristretto ensemble, guidato da Giorgio "Mr. Blue" Cavalli, denominato "Etno-Blues Trio", è composto, oltre che da Giorgio alla chitarra acustica e al canto, da Massimo Masi al basso e da Flavio Piscopo alle percussioni (che abbiamo incontrato sul disco di Joe Amoruso). Il concerto è stato registrato in due diverse location, il "Riverside" (credo sia quello di Roma) e "Villa Prari", a Bertinoro, nei pressi di Cesena. Il disco non è datato (almeno io non concosco la data di pubblicazione) e credo abbia avut una diffusione molto limitata.
Giorgio Cavalli, da anni sulla scena blues, no ha mai nascosto il suo profondo amore per Jimi Hendrix, prova ne è che Giorgio omaggia il grande chitarrista americano con ben tre brani.


Per conoscere più da vicino Giorgio Cavalli, chitarrista, cantante e compositore, vi propongo la sua biografia, tratta direttamente dalla sua pagina facebook.

"Dopo un'intensa esperienza fatta di concerti, iniziati all'eta' di tredici anni, si avvicina al blues in maniera organica negli anni 70' inventando il personaggio di Mr Blue che ricalca la figura del minstrel degli anni trenta, ironizzando sullo stereotipo del blues-maker. Al di la'della posizione critica e dell'ironia, si scorge l'imprescindibile bisogno di riconoscersi cercando le proprie radici. Da qui le esperienze di lavoro con vari linguaggi musicali. Negli anni seguenti crea il duo Horses & Trouble con la cantante Ivette Casini, riarrangiando per chitarra e voce diversi brani di blues originalmente eseguiti da band dixieland e incide alcuni brani blues inseriti in una compilation prodotta dalla Lakota Records di Bologna. Nel frattempo suona anche con  Andy J. Forest, James Thompson e in duo con Franco Morone. E presente nella "Rassegna di chitarristi" organizzata al Q-BO, storico locale bolognese, che lo vede anche partecipe alla rentré degli Skiantos negli anni 80'.


Al "Gran Pavese, locale di Syusy Blady e Patrizio Roversi, sviluppa il personaggio di Mr Blue durante numerosi concerti e incide un LP "Cuori italiani" insieme a musicisti e comici tra i quali Paco Dalcatraz. Successivamente prende parte alla band di Kenneth Jackson, trombettista di colore dei Memphis Horn. Dal 1990 lavora con Vinicio Capossela e prende parte alla realizzazione dell'operetta teatrale  "Pop e Rebelot" con l'attore Paolo Rossi, componendo parte delle musiche di scena insieme al Blue Trio. Nel 1988' partecipa come compositore e arrangiatore, con Alan Sorrenti, alla gara canora sanremese. Compone poi i brani per il CD "Tribù mediterranea"e li esegue al fianco di Dom Um Romao (percussionista dei Weather Report), Joe Amoruso e Flavio Piscopo.  Nel 1995 pubblica il primo CD a nome suo con dodici brani rappresentativi del suo modo di intendere il blues.


In seguito pubblica un album per l'etichetta LM Crotalo  a nome Etno-Blues Trio, con Flavio Piscopo alle percussioni e Massimo Masi al basso. Compone alcuni brani con Fabio Testoni per varie rassegne di letteratura tra le quali "Musica e Immagine", curata dallo scrittore Stefano Tassinari, eseguiti dal vivo a commento di letture fatte dall'attore Giuseppe Cederna
Con Massimo Benassi incide un CD a nome "Non solo blues" mentre col contrabbassista  Ezio Bruzzese partecipa a numerose rassegne di blues e di jazz.
Nel 2014 e 2015 tiene una serie di concerti i Casablanca, nel teatro del Consolato Italiano, e a Marrakech, accompagnato da Felice Del Gaudio al basso e Leo Grezzi alla batteria
.
Nel 2016 è presente in diverse rassegne teatrali presentando due 
progetti: "Treno Blue", reading teatrale con la compagnia di Gloria Pezzoli e regia di Giorgio Giusti (dove accompagna le letture improvvisando temi musicali e brani composti ad hoc) e “Va a tur dal blues”,  dove si riavvicina alle proprie radici emiliane".


Il live qui presentato offre spunti blues, e non solo, di notevole interesse: oltre ai già citati tributi a Hendrix, il trio propone rifacimenti di classici di JJ Cale, Otis Redding e Doors, tra gli altri. Non resta che passare all'ascolto delle 12 tracce, magari tenendo le luci basse e un buon boccale di birra in mano. Alla prossima.



Post by George

4 commenti:

  1. Grazie infinite, carissimo George di questa graditissima sorpresa: l'anno scorso ho avuto il piacere di gustarmi un concerto di Giorgio Cavalli in compagnia dell'armonicista Andreino Cocco: magia allo stato puro. Al termine della performance Giorgio mi ha raccontato di quando ha suonato un brano di Hendrix davanti a Carlo Verdone, ricevendo i complimenti del suddetto per averlo interpretato magistralmente con una chitarra acustica. Avanti così, che il blues è un balsamo per l'anima!

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  2. Giorgio Cavalli è stato un grande chitarrista. Io l'ho conosciuto nel 1977 e mi affiancò per la promozione di un album - il mio primo - per la fonit cetra. Suonavamo in duo di chitarre arrangiate e con l'aiuto - in quache brano - di alcune basi ben fatte alla Fonoprint. La prima serata la facemmo a Taranto l'1 di ottobre del 77; dovevamo aprire, o chiudere un comizio di Craxi. Seguirono altri concerti e Giorgio cresceva musicalmente e tecnicamente a vista d'occhio. Un giorno gli passai un ''trucco del mestiere'' che una notte mi aveva insegnato Guccini sul MI maggiore: la tecnica dell'arpeggio in Finger Picking. Giorgio fece fruttare in fretta il dono di Guccini e in poco tempo diventò un funambolo della chitarra. Era già dotato per natura, qualsiasi strumento gli capitasse, riusciva a domarlo facilmente. Era un amico, e anche generoso. Avrebbe meritato molto, ma molto di più.

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    1. Paco D'Alcatraz è il mio nome. Mi sono dimenticato di firmare nel commento precedente. Scusate. Ciao.

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    2. Meraviglia. Un commento d'autore. Fabio Ferriani in persona.
      Paco (un altro)

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