sabato 11 aprile 2020

Umberto Fiori e Luciano Margorani- 2009- Sotto gli occhi di tutti- CD





TRACKLIST

1 Un'Indicazione
2 Case  
3 Aver Ragione      
4 Discussione
5 Mattino 
6 Scavo 
7 Dal Treno   
8 Apparizione 
9 Chiamarsi   
10 La Strada 
11 Allarme      
12 Capriccio    
13 Vista  
14 Bene 
15 Eccomi 
16 Uno

Per chi ama la scena italiana degli anni '70, quella più avventurosa e aliena da compromessi, quello di Umberto Fiori è un nome familiare, sia come cantante e coautore degli Stormy Six, sia come studioso dei fenomeni musicali e testuali. Per quanto concerne l'autore di questo post, Umberto Fiori è semplicemente il più grande poeta italiano contemporaneo. Il volume "Poesie 1986-2014" uscito per gli Oscar Mondadori sta lì a testimoniarlo.


Umberto Fiori

Chi già aveva apprezzato i testi di "Al volo", ultimo capitolo che chiudeva la prima parte della storia degli Stormy Six, ritroverà qua la stessa poetica "materiale", una poesia apparentemente fatta di cose, di paesaggi urbani, di situazioni quotidiane, tutte attraversate però da una luce obliqua, da un taglio dolente, da un lessico mai raro e prezioso, eppure sempre nuovo e rivelatore.

Il lavoro che qui presentiamo è uscito un po' sotterraneamente nel 2009 per l'etichetta Nota ed era accompagnato da un volumetto di poesie che riportava i testi. Ad affiancare Umberto Fiori c'è la chitarra preziosa di Luciano Margorani, avventuroso sperimentatore della sei corde (fin dagli anni Ottanta all'interno de La1919) e autore anche di gran parte delle musiche. Diciamo "gran parte" perchè in qualche occasione spuntano come compositori alcuni dei vecchi sodali dei gloriosi Stormy Six, cioè Franco Fabbri (tr.2), Pino Martini (tr.5) e Tommaso Leddi (tr. 14). In due occasioni (tr. 8 e 15) è lo stesso Fiori ad occuparsi delle musiche.


Luciano Margorani

Sono canzoni sui generis, che partono da testi pensati per la pagina scritta e solo successivamente piegati alla musica, tuttavia conservano un fascino e una forza che non possono lasciare indifferenti l'ascoltatore. La veste sonora è minimale, una chitarra elettrica con poche sovraincisioni, in un caso doppiata da quella acustica dello stesso Fiori. Il tutto per lasciare sotto l'occhio di bue la voce e le parole, scandite con quel timbro inconfondibile di Umberto Fiori che non può che richiamare all'epopea di uno dei più grandi gruppi degli anni '70, capace in poco più di un decennio di un'evoluzione pazzesca, dal beat alla musica di protesta, dalla canzone d'autore al rock progressivo, dal Rock in Opposizione alla musica contemporanea e quindi alla new wave, il tutto in modo assolutamente creativo, personalissimo.

Insomma, speriamo che questa "riscoperta" (in realtà presente sui maggiori canali web, ma incredibilmente poco conosciuta) possa interessarvi e magari spingervi alla scoperta delle poesie di Umberto Fiori: non ne rimarrete delusi.

Buon ascolto!





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