venerdì 26 giugno 2020

Cancrena - 2005/2012 - Three album

Pre by Cap - Ricevo e pubblico dall'amico Giudas (autentico scopritore di talenti della stratosfera) questa proposta, lontana dal genere al quale il nostro blog è dedicato. Siamo infatti nel campo del metal, genere cui personalmemente non mi sento affine e, quindi, competente. Sono sicuro che i cultori del genere apprezzeranno sicuramente. Gradevoli e inusuali, comunque i pezzi più lenti segnalati da Giudas, che ho davvero apprezzato. Dopo queste brevissime, lascio come sempre la parola al nostro amico appena citato...

 Alla perenne ricerca di fenomeni musicali locali, da quelli assolutamente sconosciuti a quelli che occupano mini-nicchie musicali, mi imbatto in Fabio Chiarazzo. Il contatto me lo offre un comune amico musicista (Ruggiero Balzano, l’ex bassista degli Articolo 31 versione 2.0). Infatti Fabio Chiarazzo è anche lui un bassista e milita in un gruppo di thrash-metal (sono parole sue). Nulla di più lontano dalle mie preferenze – il mio faro sono gli Yes, tanto per dire – eppure la persona mi è subito simpatica e gli chiedo udienza per ottenere materiale ed informazioni da trasferire agli amici della Stratosfera – hai visto mai che al suo interno si annida, ben nascosto, qualche amante del genere ? 

Le “udienze” si tengono al bar sotto il mio studio professionale (io faccio altro, sono geologo) e mi costano una piccola fortuna in beveraggi, in quanto il buon Fabio trinca più di un alpino – dal prosecco in su – ma ciò non diminuisce la sua simpatia e la bontà della storia che mi racconta.

Il gruppo si chiama CANCRENA, sostantivo che implica la morte di un tessuto cellulare – definizione ben adatta al tipo di musica che propongono, un heavy-metal martellante che non lascia spazio a delicate melodie e tanto meno ad appassionanti ed evolute armonie. Qua i morti li fa risvegliare. Diciamo che non è musica per famiglie e che per ascoltarla devi almeno stare bene di testa. Per apprezzarla non è strettamente necessario essere strafatti, ma probabilmente aiuta.

Eppure se vi ascoltate “to nerve oneself” (dal cd “hidden depravity”, 2012) sentirete una melodia tanto struggente quanto semplice, e francamente bella – alla fine anche questi ragazzi hanno un cuore !! – per quel che conta il mio parere, il brano vale da solo l’intero cd.


Ma veniamo al nostro gruppo.
Il gruppo nasce nel 1999 a Barletta da un’idea di Francesco “Francis” Farinola - se vado indietro con la memoria, devo effettivamente ricordare che nei tardi anni ’80 e nei successivi ’90, quando mi imbattevo in un qualche festival o convention musicale di piazza, nove volte su dieci la musica dominante era l’heavy-metal sparato a palla; difficile ricordare altro perché nel giro di 30 secondi ero già scappato da un’altra parte ed il mese dopo sul tale gruppo che aveva suonato era già caduto il necessario oblio. Qui evidentemente alloggiava sia del talento e sia la necessaria tenacia per proseguire.
I ragazzi hanno tempra e tecnica e si danno da fare.
La formazione iniziale comprende Francesco FARINOLA (chitarre), Francesco MORGESE (voce), Luca CARONE (basso), Ruggiero RICCO (batteria) - (nessun errore, ricordatevi che dalle mie parti tutti i Ruggiero si scrivono e si battezzano con la i). Il nostra Fabio arriverà un po’ di tempo dopo. Rincorrono con astuzia, pervicacia e perseveranza tutti gli organizzatori musicali – di fatto sono una manica di rompicoglioni - ma la tecnica ha successo, ed iniziano a girare diverse piazze, sino a fare da spalla a diversi artisti di punta, tra i quali, per alcuni anni, un Pino Scotto in stato di grazia (ex leader dei Vanadium prima e dei Fire Tails poi)

La loro musica ricorda molto quella dei principali detentori di questo genere musicale, quali Pantera, Metallica, Anthrax, Megadeth. Mi racconta Fabio Chiarazzo che una loro particolarità è sempre stata quella di non seguire l’estetica tipica di questo genere musicale - concerti con costumi borchiati, anelloni di acciaio, giacchettoni di pelle lucida e tutta la paccottiglia a seguire - mi racconta di concerti tenuti con i vestiti con cui escono normalmente di casa e, a volte, con le infradito - comunque abbondano i tatuaggi – se avete voglia e tempo di andarvi a cercare in rete qualcuno dei loro filmati ne troverete un’intera pinacoteca.

La loro esperienza più stralunata riguarda una mini – tournee nella Repubblica Ceca nel 2015. Scoprono una specie di bando di partecipazione e fanno domanda – non si guadagna niente ma hanno il rimborso spese del viaggio e vitto e alloggio garantito – per pochi giorni di vacanza vale la pena - ci vanno e salgono sul palco di Praga, illustri sconosciuti, senza che nessuno se li fili – iniziano a suonare e si accorgono che un po’ alla volta tutti li iniziano a seguire prima e ad apprezzare poi – quando scendono dal palco trovano una sterminata fila di persone che chiedono loro l’autografo – praticamente entrano in Paradiso senza passare dal via.


La loro discografia è la seguente

01 - Cancrena – 2003    (demo)
02 –Fears – 2005
03 - Underneath – 2009
04 – Hidden Depravity - 2012

Fabio Chiarazzo mi fornisce tutto il materiale che a mia volta giro agli amici della Stratosfera, anche quello prodotto negli ultimissimi tempi, e che mi autorizza a divulgare.

CANCRENACancrena – 2003    (demo)
01 – Black Angel        (5’ 03”)
02 – In My Opinion        (14’ 39”)

 Storia curiosa quella di questo demo, In tutti i loro live suonava al basso Luca Carone ma, al momento di andare in sala di registrazione il bassista abbandona la formazione. Sul primo cd, quindi, al basso suona tale Fabrizio “il vichingo” (non sappiamo altro) che si limita a quello, ed è quindi sostituito da Marco Albanese.


CANCRENAFears – 2005 

01 – Fears            (4’ 04”)  
02 – Granny’s Lady        (3’ 58”)  
03 – The Truth            (4’ 33”)  
04 – Hollowing Myself     (3’ 50”)      
05 – Raw Child            (1’ 02”)
06 – Black Angel        (5’ 03”)
07 – In My Opinion        (14’ 39”)

Notevole il quinto brano “Raw Child”, uno strumentale breve e particolarmente melodico e con inusitate dissonanze, mentre il successivo “Black Angel” mostra, nella sua prima parte, una inaspettata anima romantica del gruppo. Infatti è dedicata ad un loro amico, Gabriele De Cillis, improvvisamente scomparso per problemi cardiaci a meno di trent’anni. L’ultimo brano – “In My Opinion” -  in realtà dura 4’ 57” – dopo un lungo silenzio appare una traccia fantasma – giusto gli ultimi due minuti – in cui si alternano dialoghi da studio, versacci, scurrilità varie e frasi dialettali di ogni tipo – tanto per rimanere in tema col genere …


CANCRENAUnderneath – 2009 
 
01 – From The South            (4’ 17”)  
02 – Dummies Of The Screen        (5’ 16”)  
03 – The Sponger            (3’ 19”)  
04 – Obscene Slummers         (3’ 53”)      
05 – Six Hours                (3’ 54”)

In questo lavoro fa la sua comparsa Fabio Chiarazzo, in realtà entrato nel 2006, che va a sostituire Marco Albanese al basso, dando così la stura alla formazione definitiva e ad oggi ancora attiva..


CANCRENAHidden Depravity – 2012 

01 – Serpent Skin        (Cancrena – F. Farinola)            (4’ 05”)
02 – The Pessimist        (Cancrena – F. Farinola)            (5’ 13”)
03 – Pervert Priest        (Cancrena – F. Farinola)            (4’ 25”)
04 – Dark Torment        (Cancrena – Giuseppe Farinola)        (4’ 29”)
05 – Backdraft            (Cancrena – F. Farinola . Chiarazzo)    (4’ 18”)
06 – Black Underground    (Cancrena – F. Farinola)            (4’ 05”)
06 – Ancient Strength        (Cancrena – F. Farinola)            (4’ 45”)
07 – Hidden Depravity    (Cancrena – F. Farinola)            (3’ 55”)
08 – To nerve oneself        (F. Farinola – Giuseppe Dentamaro)     (4’ 20”)
09 – Under The Law        (Cancrena – F. Morgese)            (3’ 34”)

I testi sono quasi sempre di Farinola – narrano di problemi di denuncia sociale, di droga, di vicende personali.  E comunque disdegnano la banalità. Le musiche sono sempre corali e mai firmate da singoli elementi.

Oggi questi ragazzi alternano ancora l’attività musicale alla propria attività lavorativa.
Ruggiero Ricco è cuoco in un locale da lui stesso gestito – Francesco Farinola è agente marittimo – Francesco Morgese ha un negozio di abbigliamento – Fabio Chiarazzo lavora nel settore farmaceutico – Luca Carone lavora nel settore calzaturiero – Marco Albanese è grafico.

MA NON FINISCE QUA. Il gruppo ha appena finito di registrare il suo nuovo album, che uscirà fra un po’ di settimane col titolo di “Chapter Five” – un paio di tracce sono già reperibili in rete. Fabio Chiarazzo ha promesso di mandarmene una copia con piena autorizzazione a girarlo sulla Stratosfera e mi ha raccontato che in questo lavoro i brani sono più blues e più melodici. A dimostrazione che vale sempre il detto che si nasce incendiari e si muore pompieri. Sono molto curioso di ascoltarlo e di proporvelo.


In chiusura di post mi imbatto in un curioso fenomeno – giro per la rete e trovo un video dei Cancrena, del 2009, di un brano non presente in alcuno dei loro cd – il brano si chiama “Black Cat Dies” e questo è il link

Solo continuando la lettura dei commenti capisco che si tratta di un altro gruppo, stavolta marchigiano.  Stesso nome, stesso genere musicale, stesso periodo. Una coincidenza incredibile.
Se qualche seguace della Stratosfera si vuole impegnare e farci sapere qualcosa in più …
Di quest’ultimo gruppo so solo che – mi dice Fabio – si sono sentiti una sola volta, discutendo in maniera accesa, in quanto ognuno sosteneva il proprio diritto di primogenitura sul nome. Dopo di che, visto che alla fine non c’erano in ballo soldi, hanno lasciato perdere.

Cari amici della Stratosfera, se siete ancora vivi dopo questa immersione totale nel thrash-metal più tremendo che ci sia, vi prometto che il prossimo post sarà molto ma molto più leggero.

Un abbraccio musicale. Giudas

Link Cancrena (2005) 
Link Underneath (2009)
Link Hidden depravity (2012)

Post by Giudas with a little Captain's help

8 commenti:

  1. bah.....suoneranno pure bene, ma ci vuole una notevole dose di coraggio e determinazione( o aiuti chimici di qualche genere) per reggere a tale violenza sonora

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  2. Fermo restando il mio ringraziamento a Giudas per averci fornito questa novità, devo dire che trovo i Cancrena assolutamente indigesti. Magari anche un filino ripetitivi? Segnalo infine che "In my Opinion" dal disco del 2005 non dura 14 minuti, ma si conclude a quota 5. Mancano anche i demo, ma me ne farò una ragione.

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  3. Personalmente non mi fanno impazzire, ma possiedono una buona tecnica strumentale e un discreto songwriting. Quante orecchie delicate però... Personalmente trovo più insopportabili sbobbe comparse tempo fa sulla Stratosfera tipo Praenestum 452. Io scaverei ancora di più nel sottobosco metal italiano degli anni '80, ci sono validissime band da riscoprire (Vanexa, Strana Officina, Fil di Ferro, ecc.)

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    1. non è questione di orecchie delicate ma di gusti musicali....se a uno piace il metal nelle sua varie declinazioni, buon per lui, personalmente non riesco ad apprezzarlo, pur riconoscendo la tecnica dei musicisti, rischio l'ipertensione o peggio.
      Ovviamente è legittimo apprezzarlo, come qualunque altra produzione artistica, è solo questione di gusti e di abitudini, suppongo.

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    2. Più che giusto quello che dici Osel, per questo fare riferimento a generici "aiuti chmici" per approcciarsi all'ascolto è forse fuori luogo

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    3. era ironico.......e,forse. fuori luogo o eccessivo, in effetti

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  4. I gusti naturalmente sono soggettivi. Per me sono degli Eroi e se sono uno tra i gruppi più longevi del panorama Metal Italiano uno o più motivi ci saranno.

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