FIRST TIME ON THE WEB
TRACKLIST:
01. Intro: drum solo by Tullio De Piscopo - 10:44
02. Flute intro - Rococo - 5:51
03. Madrigal - 4:05
04. Guitar solo - Fantastique - 8:40
05. Gaylancholic - 6:07
06. Bass solo - Canon - 8:58
07. Piano solo - Tendre - 10:06
08. Drum solo - Badine - 8:11
MUSICISTI
Tullio De Piscopo - batteria, percussioni
Massimiliano Damerini - pianoforte
Roberto Fabbriciani - flauto
Massimo Moriconi - contrabbasso
Massimo Scattolin - chitarra
Con questo post diamo il benvenuto ad una new entry nella grande famiglia dei collaboratori della Stratosfera. Il suo nickname è ALFA BERLINA, un nome che lascia pochi dubbi sulla sua passione per i VDGG. (piace molto anche a me l'omonimo brano tratto da "Do Not Disturb"). Il nostro amico possiede una bella quantità di registrazioni live di alta qualità, sia di gruppi e musicisti italiani che di band straniere e per uno storico "bootlegaro de fero" come il sottoscritto è tutta manna che piove dal cielo. Il primo contributo è questo raro concerto registrato al Teatro Carlo Felice di Genova il 9 gennaio 1995, con un soundboard degno di un live ufficiale. Sul web no ho trovato tracce. Si tratta della versione live di "Picnic Suite" che fa riferimento all'omonimo album. "Picnici Suite" venne pubblicato in CD dall'etichetta Rivo Alto nel 1992 e fu attribuito a ben sei musicisti: Claude Bolling, Tullio De Piscopo, Roberto Fabbriciani, Massimo Scattolin, Massimiliano Damerini e Massimo Moriconi. La "Picnic Suite" ha una lunga storia alle spalle; Claude Bolling registrò la prima versione nel 1980 in compagnia di Jean-Pierre Rampal, flautista classico e di Alexandre Lagoya, chitarrista virtuoso, anch'egli proveniente dalla scuola classica. In quanto a Claude Bolling, purtroppo scomparso il 20 dicembre dello scorso anno, è stato tra i più importanti compositori e pianisti jazz francesi (saltuariamente anche attore).
la copertina dell'album del 1992
Il concerto ripropone l'intera suite che - non vorrei sbagliarmi- è stata presentata pochissime volte dal vivo dal quintetto che la registrò in studio. Bolling non era presente. Il concerto si apre con un lungo intro di batteria - più di 10 minuti - ad opera di un Tullio De Piscopo che non finisce mai di stupirci per i suoi tecnicisti. Un grande virtuoso dello strumento e sicuramente uno tra i più completi ed eclettici batteristi in attività sulla scena musicale italiana e internazionale. Permettetemi un po' di sano campanilismo. Ognuna delle 7 tracce è preceduto da un assolo: flauto, pianoforte, basso, chitarra e ancora batteria nel finale. Le ritroviamo sull'album nello stesso ordine. Jazz, classica, echi di progressive si susseguono senza tregua in una affascinante cavalcata lunga oltre un'ora. Il concerto offre ampi richiami ai grandi del jazz-rock, leggasi Weather Report (la parte introduttiva di Canon) e addirittura dei Jethro Tull (Fantastique, anche se il flauto di Ian Anderson ha un timbro ben diverso).
E adesso due parole sugli altri protagonista della serata genovese. Massimiliano Damerini, pianista e compositore, è uno dei massimi esponenti di musica contemporanea. Ha un repertorio molto ampio che va dalla musica del settecento fino alle avanguardie dell'ultimo Novecento. La critica italiana gli ha conferito uno dei massimi riconoscimenti che si possano tributare a uno strumentista: il Premio Abbiati per il 1992 come concertista dell'anno (fonte Wikipedia).
Roberto Fabbriciani, allievo del celebre flautista Severino Gazzelloni, agli inizi degli anni settanta entra in contatto con alcuni dei più importanti compositori dell'avanguardia musicale internazionale, tra cui Bruno Maderna, Luigi Nono, Salvatore Sciarrino e Brian Ferneyhough. Tra le collaborazioni più significative ricordiamo quelle con illustri compositori quali Camillo Togni - con il quale studia composizione - Luciano Berio, Pierre Boulez, Sylvano Bussotti, John Cage, Elliott Carter, Luigi Dallapiccola, Luis de Pablo, Franco Donatoni e molti altri. In veste di solista ha suonato con grandi direttori d'orchestra, tra cui Claudio Abbado, Luciano Berio, Riccardo Chailly, Peter Eötvös, Riccardo Muti, Giuseppe Sinopoli e con le orchestre del Teatro alla Scala di Milano, dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia, della RAI e con la London Sinfonietta. Un carnet di tutto rispetto.
Piccola curiosità: è il solo musicista a suonare il flauto iperbasso, lo strumento più grande e dal registro più basso della famiglia dei flauti. "Suona in do, quattro ottave sotto il flauto traverso. Il tubo dello strumento è lungo oltre 15 metri e la nota più grave che raggiunge è il do un'ottava sotto il do più basso del pianoforte, quindi attorno ai 16 Hz, considerato generalmente limite inferiore della percezione dell'orecchio umano. L'unico esemplare di flauto iperbasso è un prototipo realizzato per Fabbriciani da Francesco Romei, un artigiano fiorentino. Nel 2005 Fabbriciani ha registrato un CD di musica per flauto iperbasso, intitolato "Glaciers in Extinction" (fonte Wikipedia)
Massimo Moriconi nei primi anni '70 inizia le prime collaborazioni con pionieri del jazz italiano come Marcello Rosa, Armando Trovajoli, Nicola Arigliano, Lelio Luttazzi. La sua carriera continua in costante crescita fino a vantare collaborazioni prestigiose con nomi del calibro di Sestetto Oscar Valdambrini/Piana, Saxes Machine, Trio Enrico Pieranunzi, Franco D'Andrea, Tullio de Piscopo, Gianni Basso, Paolo Fresu, Enrico Rava, Maurizio Giammarco Quartet e decine di altri ancora. Dal 1980 al 1989 è stato il bassista dell'orchestra dei ritmi leggeri della RAI di Roma, avendo l'opportunità di suonare con autentici miti come Jerry Lewis, Mireille Mathieu e Liza Minnelli. Ha inciso colonne sonore per film con compositori e direttori di fama mondiale come Ennio Morricone, Armando Trovajoli, Luis Bacalov, Riz Ortolani, Nicola Piovani, Piero Piccioni. Come sideman in sala di registrazione ha suonato in oltre 350 dischi: suo è il basso in numerosi album di Mina, Fabio Concato,
Danilo Rea, Stefano Rosso, Antonella Ruiggiero e Renato Sellani. Nel 1995 ha vinto il referendum nazionale di Guitar Club come miglior contrabbassista e come miglior bassista di sala di registrazione. Nel '96 vince il referendum della rivista "Chitarre" come miglior bassista jazz-fusion (fonte Wikipdia).
Last but not least, Massimo Scattoln inizia lo studio della chitarra con il Maestro Giorgio Baratella, perfezionandosi in seguito con Alirio Díaz. Dopo aver iniziato giovanissimo la sua attività concertistica come solista, si è dedicato alla musica da camera, per specializzarsi poi nell'esecuzione dei principali concerti per chitarra e orchestra, meritandosi la dedica di opere di grandi compositori quali Violet Archer e Astor Piazzolla. Si è così imposto brillantemente al pubblico in Europa e negli Stati Uniti, unanimemente definito dalla critica uno dei migliori esecutori della chitarra (fonte Wikipedia)
Post by George - Music by Alfa Berlina
Magia allo stato puro, atmosfere che si stagliano purissime e toccano l'anima! Grazie infinite carissimo George e massima ed imperitura lode ad Alfa Berlina, dal quale attendo estasiato altre mirabilie!
RispondiEliminaMuchas gracias
RispondiEliminaGrazie alla Stratosfera per questi suoni di avanguardia.
RispondiEliminaMolto interessante
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaEccezionale, grazie Alfa Berlina. Qualità artistica 10 e lode! Registrazione e missaggio pazzeschi, mai sentito niente di simile dal vivo in un bootleg! Degno di un live ufficiale? ci sono pochi live ufficiali che suonano meglio di questo!
RispondiEliminain casi particolarissimi come questo in cui la qualità sonora è allo stato dell'arte io , fossi in voi, proporrei la scelta di scaricare la versione non compressa. Un peccato limitare la risoluzione in questo caso
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