A1 Nova Nutrit Venus Suspiria (canta Donatina Furlone)
A2 Iam Dionea (canta Rosano Ialenti)
A3 La Carovana Degli Gnomi (strumentale)
A4 Amabo, Mea Dulcis Puellula (canta Stefano Giannetti ed Elisabetta Tedeschi)
A5 Ecce Florescunt Arbores (canta Stefano Giannetti con Donatina Furlone)
A6. Floret Silva Nobilis (canta Donatina Furlone con Violetta Chiarini)
A7 En Mai La Rousee (canta Rosano Ialenti)
A8. Ja Mais D' Amor(canta Donatina Furlone)
A9. Si Puer Cum Puellula (canta Rosano Ialenti)
A10. Iucundum, Mea Vita (canta Chiara Meloni)
A11 Desine De Quoquam (canta Rosano Ialenti)
A12 Omnia Sol Temperat (canta Ettore De Carolis, Daniela Andrioli e coro)
B1 Laudato Sie Mi' Signore (canta Daisy Lumini, Donatina Furlone e Chiara Meloni)
B2 Hac In Hora (canta Bianca Maria Vaglio)
B3 Fra Masseo Dialoga Con Gli Uccelli (strumentale)
B4 Cum Sit Enim Proprium (canta Donatina Furlone, con Chetro e Donatina Jr.)
B5 Fortunae Rota (canta Daisy Lumini)
B6 Amor Volat Undique (canta Daniela Andrioli)
B7 In Taberna Quando Sumus (canta Massimo Wertmuller, Rossano Ialenti, Violetta Chiarini, Bianca Maria Vaglio e Donatina Furlone)
B8 O Fortuna Velut Luna (canta Giampaolo Belardinelli e Donatina Furlone)
B9 Ecce Gratum (canta Massimo Wertmuller e Donatina Furlone)
B10 La Grande Marcia Della Crociata (strumentale)
B11 O Dulces Comitum Valete (canta Violetta Chiarini)
B12 Qual Donna Canterà Se Non Cant’io (canta Daisy Lumini con, non accreditato, Beppe Chierici)
Negli anni Settanta, la RTSI, Radio Televisione Svizzera Italiana, si segnalava per una serie di trasmissioni innovative, per bambini ed adulti, in cui un ruolo non indifferente era affidato alla musica. Uno dei maggiori animatori della piccola, ma coraggiosa, emittente del Canton Ticino fu Beppe Chierici, personaggio di cui abbiamo già avuto occasione di parlare varie volte. Fu questo eclettico attore, autore e cantante a ideare in tandem con il regista e scrittore Grytzko Mascioni trasmissioni come “Puzzle”, dedicata ai più piccoli (da cui l’album “Il paese dei bambini con la testa” di cui parlammo QUI), “I Canti dei menestrelli” (che darà anche vita a un rarissimo LP), “I canti del vino”, e “Il Cantamore”.
Altro frutto di questa proficua collaborazione fu “Boccaccio e C.”, serie televisiva in 13 puntate ideata e sceneggiata dai due, coprodotta dalle TV di Francia e Germania e poi trasmessa anche in Italia da Rai 3 (anche se purtroppo, a quanto pare, non sono reperibili tracce in rete).
Un raro frame tratto dalla serie "Bocaccio e C.". A sinistra Beppe Chierici, a destra Jean Vigny |
Ad occuparsi delle musiche fu chiamato il geniale arrangiatore e compositore Ettore De Carolis, ex Chetro e Co. e già da tempo collaboratore dello stesso Beppe Chierici e di Daisy Lumini nei loro lavori discografici. La scelta non poteva essere più azzeccata, considerando il lavoro già svolto da De Carolis sia nel campo della musica antica nel citato “Canti dei menestrelli” (1973) della coppia Chierici-Lumini, sia nei lavori di ricerca e recupero della musica popolare, segnatamente quella laziale (con lavori a proprio nome come “Ciociaria, una terra di antichi silenzi”, 1971, “Stelluccia del cielo, non ti scurire”, 1973, “Arie antiche dell’Alto Aniene”, 1974, “Il Lazio- I canti e le zampogne”, 1975-‘77).
Ettore e Donatina |
Non si tratta di una riproposizione filologica, ma, come è nello stile di De Carolis, di una sorta di immersione in un mondo antico, al contempo colto e popolare, che il compositore laziale fa poi rivivere attraverso musiche originali che allo stesso tempo attingono alla fonte e se ne distaccano.
Come vi sarete già accorti scorgendo la tracklist, si tratta di ben 24 composizioni, in gran parte cantate con la presenza di qualche strumentale. I testi sono ripresi dalla tradizione provenzale, ma anche dai Carmina Burana e da Catullo. Fanno eccezione il brano di apertura “Nova nutrit venus suspiria” il cui testo è di Donatina Furlone (tra l’altro moglie di De Carolis), anche impegnata al canto, “Laudato sie mi’ signore” (dal celebre canto di San Francesco) e la finale “Qual donna canterà”, con i versi dello stesso Boccaccio (sono solo quest’ultimi due i testi in italiano, mentre gli altri sono tutti in latino).
Si tratta di composizioni brevi, a volte brevissime, con la presenza di diverse voci. Oltre a quella già citata, bellissima, di Donatina Furlone, lasciateci ricordare almeno quella meravigliosa di Daisy Lumini (che abbiamo già diverse volte omaggiato sulla Stratosfera), quella di Stefano Giannetti, di Violetta Chiarini, di Rossano Ialenti e dell’attore Massimo Wertmuller.
Daisy Lumini |
Ma sono molte le composizioni che, se alle prime sembrano esercizi di stile, si rivelano poi tutt’altro (pensate alla voce femminile che punteggia “Amabo”).
Personalmente sono rimasto molto affascinato, oltre che dai pezzi citati,
dalla libera reinterpretazione musicale del Canto delle Creature su cui si libra la voce di Daisy Lumini, a proprio agio in questa suggestiva veste popolaresca intessuta con rara maestria da De Carolis.
Unico brano non firmato da De Carolis è quello finale, in cui viene ripreso un madrigale di Gerolamo Scotto, musicista rinascimentale che scrisse la musica appositamente sul testo del Boccaccio, tratto dal Decameron (Giornata II). Il brano era inizialmente pensato a tre voci. Qui invece Daisy Lumini lo canta a cappella, nella prima parte, per poi essere brevemente raggiunta nella seconda, quando interviene la musica, dal compagno di arte e di vita Beppe Chierici (pur se non accreditato), il quale compare, tra l’altro, anche nella foto di copertina dell’album (è il personaggio barbuto che passa con il cane).
Ettore De Carolis |
Purtroppo non sono segnalati nei credit (almeno nella versione in mio possesso), né i musicisti né la strumentazione usata, che in ogni caso sembra affiancare a strumenti filologici altri moderni o legati alle tradizioni popolari. Possiamo comunque ipotizzare che nell’esecuzione una parte preponderante l’abbia avuta lo stesso Ettore De Carolis, pregiato multistrumentista e anche inventore di uno strumento chiamato la violaccia (a 6 o 10 corde).
Insomma, si tratta, a parere di chi scrive, di un lavoro che, seppur nato in diretto abbinamento a delle immagini, risulta assai godibile anche nella sua mera versione discografica. Ma qui sarete voi, amici della Stratosfera, ad esprimere un vostro parere.
L’ LP non è mai stato ristampato, e, a quanto mi risulta almeno, non era finora reperibile in rete. La versione che ascolterete è dunque un rippaggio del vinile in mio possesso.
Per finire, lasciatemi dedicare questo post all’amico Beppe Chierici, come piccolo dono per il suo 85° compleanno, che cade proprio oggi, 28 aprile (coincidenze? Non credo).
Auguri, vecchio mio!
grazie, molto interessante
RispondiEliminaSorprendente... le sonorità che non ti aspetti da un LP edito nel 1981 (non conoscendo la produzione di De Carolis solista). Ottimo esauriente post. Buon imminente 1 maggio
RispondiEliminaOttimo post. Grazie Andrea...come sempre
RispondiEliminaCaro Andrea, a proposito di rarità da te citate nel post, ho visto che "I canti dei menestrelli" del duo Chierici-Lumini è stato ristampato in CD. Forse sarà meno difficile recuperarlo e chissà, farcelo ascoltare su queste pagine.
RispondiEliminaCiao George, e grazie dei complimenti. Allora, I Canti dei menestrelli sono stati ristampati, è vero. Ho il CD, ma risale a soli 4 anni fa e non so se il Cenacolo di Ares, che ha curato la ristampa, ce lo può permettere. Comunque a breve mi informo, e in caso provvedo. Un abbraccio a tutti!
RispondiEliminadavvero bello quest'album, grazie!
RispondiEliminaAndrea, non rischiamo. Se ti autorizzano ok, se no lasciamo perdere
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