domenica 17 luglio 2022

Claudio Simonetti - 1981 - Same (vinyl)

 

TRACKLIST:

Lato A
01. Planet Isabel
02. Robin Hood
03. Astrology
04. A Symphony (vocals Claudio Simonetti, Rossana Casale)
05. Kasso

Lato B
06. Vamos Amigos
07. Staten Island
08. Out Of Time
09. Under The Stars
10. Profondo Rosso


MUSICISTI:

Claudio Simonetti - Grand Piano Steinway, Electric Piano Fender, Synthesizer Obx, Roland System 100, Minimoog Cs 80, Prophet 5, Mellotron, vocals
Nicola Di Staso - electric guitar, acoustic guitar
Dino Kappa - bass
Walter Martino - drums, percussion
Linda Wesley, Rossana Casale - backing vocals

Orchestra Cinefonica Of Rome - strings, oboe


Sarà il caldo, sarà l'amore per questo blog, ma sto passando un momento di "bulimia musicale". Ho in lista di attesa molto materiale da pubblicare e quindi non stupitevi se i post si intensificheranno. Anche la classica chiusura agostana quest'anno non avverrà. Ci fermeremo solo un paio di settimane tra fine agosto e la prima decade di settembre, quando - sediovuole - mi prenderò qualche giorno di ferie. Detto questo il protagonista del post di oggi è lui, il nostro amato Claudio Simonetti, alle prese col suo primo omonimo album solista, con la sua foto da bambino in copertina, pubblicato nel 1981 dalla Banana Records per il mercato italiano e nel 1982 dalla Polygram per il solo mercato messicano. Il disco in vinile non è mai stato ristampato ed è da anni fuori catalogo. E' da un po' di mesi che aspetta di essere postato. Nel contempo ho visto che anche l'amico Jack Beatrici, che sta procedendo alla grande con l'opera di recupero di dischi italiani rari, molti dei quali misconosciuti, lo ha postato sul suo canale YouTube. Ben fatto. 


Dal 1975 al 1980, insieme ai Goblin, Caudio Simonetti aveva già realizzato almeno una decina di album, molti di questi composti per le celebri colonne sonore che ben conosciamo. Ma non ripassiamo la biografia musicale dei Goblin. Non ci serve. Questo suo primo lavoro raccoglie una serie di brani composti per la trasmissione televisiva "Sotto le Stelle" di Gianni Boncompagni. Il brano più conosciuto, pubblicato anche come singolo (sempre nel 1981 con "Staten Island" sul lato B) è "Planet Isabel", sigla della sopracitata trasmissione. Il disco è quanto di più discontinuo e disomogeneo si possa immaginare. Brani disco, assolutamente imbarazzanti come "Robin Hood", "Kasso" o ancora peggio "Vamos Amigos", si alternano a composizioni di buon livello e decisamente gradevoli, giocate sulla miriade di tastiere utilizzate da Simonetti. In una traccia, l'unica cantata, intitolata "A Symphony", Rossana Casale duetta col nostro Claudio. Nulla di particolarmente emozionante. L'album si conclude con un ri-arrangiamento di "Profondo Rosso" (poteva forse mancare?), corroborato dalla presenza degli archi. Un piccolo "concert for group and orchestra", grazie al supporto dell'Orchestra Cinefonica di Roma. Un lavoro che non lascia alcun ricordo, se non la nostalgia per gli album dei Goblin. Goutez et comparez. Ha valore solo per i collezionisti, anche se non è di difficile reperibilità.
Ci risentiremo a breve, cari amici,  con un gran bel bootleg di un celebre gruppo italiano anni '70 (non vi svelo il nome), regalo del nostro amico Gaetano Simarco. A presto. 



Post by George

3 commenti:

  1. An exceptional album I knew nothing about until now. I can't thank you enough.

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  2. Spero che "exceptional" stia per "fa eccezione" rispetto ai Goblin. Torniamo al discorso già fatto per Paolo Pietrangeli. Quando Mammona chiama.... si spiegano determinate derive. Qui non c'è "giustificazione". Sarebbe stato apprezzabile un "percorso musicale" come per il periodo mistico di Dylan o quello elettrico di Neil Young o il metallico di Lou Reed. Qua siamo agli Oliver Onions, tranne qualche piccolissima eccezione

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    1. Perhaps I should have only said 'thank you.' That's all I intended.

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