TRACKLIST:
01. Il lonfo
02. E gnacche alla formica
03. Ballo
04. Fiore secco in libro vecchio
05. Il giorno ad urlapicchio
06. Prato
07. Budrioso meriggio
08. Via Veneto
09. Dialogo celeste
10. Le pietre rare
11. Chiesa
12. Gnosi
13. Che fanno?
14. Gli Arconti dell’Urazio
15. Il vecchio Troncia
16. Solstizio d’estate
17. Circuito dell’anima
18. Fanfolando
19. Bottiglie
Bonus track edizione 2007
20. Il giorno ad urlapicchio (voce recitante Fosco Maraini)
MUSICISTI:
Massimo Altomare - voce, chitarra
Stefano Bollani - voce, piano, fisarmonica
Emy Berti - voce
Beatrice Bianchi - violino
Mirko Guerrini - sax, flauto, clarinetto
Riccardo Onori - chitarra
Milko Ambrogini - basso
Walter Paoli - batteria, percussioni
Riccardo Pangallo - voce rap (track 13)
Il lonfo non vaterca nè gluisce
e molto raramente barigatta
ma quando soffia il bego a bisce bisce
sdilenca un poco, e gnagio s’ archipatta
Altomare e Bolani hanno condensato in 19 tracce le poesie scritte da Fosco Maraini, impresa non sicuramente facile. in un disco decisamente godibile, pur non essendo certamente un capolavoro della musica, pubblicato nel 1998 e ristampato nel 2007 (venduto insieme al libro). L'album è stato recensito da numerosi siti. Ho trovato particolarmente interessante la recensione del 2007 pubblicata su "All About Jazz" che vi riporto parzialmente.
"La Gnòsi delle Fanfole è una stupenda raccolta di poesie di uno straordinario personaggio, Fosco Maraini (scomparso nel 2004), scienziato naturale, letterato, viaggiatore, grande conoscitore dell’oriente, insegnante di lingua e letteratura giapponese, padre della scrittrice Dacia Maraini, infine inventore della “poesia metasemantica”, composta di termini inventati, privi di senso se non per quello, obliquo, conferito ad essi dal loro stesso suono. Chi prenda in mano il libro di Baldini Castoldi Dalai rimarrà immediatamente folgorato fin dalla prima poesia, “Il lonfo”. Il quale - vi si legge - “non vaterca né gluisce / e molto raramente barigatta, / ma quando soffia il bego a bisce bisce / sdilenca un poco, e gnagio s’archipatta”...
Fosco Maraini
Di fronte a ciò, non stupisce che un geniale burlone come Stefano Bollani, grande giocoliere dei linguaggi non solo musicali, abbia adocchiato la Gnòsi delle Fanfole già molto tempo fa, quando a metà anni ’90 decise di metterla in scena assieme alla voce e alle chitarre di Massimo Altomare, suo collaboratore in numerose eclettiche avventure. Al centro dell’idea musicale, per rimanere prossimi allo spirito della “metasemantica”, il tentativo “di comporre canzoni che ricordassero qualcosa di già esistente senza sconfinare nel plagio giocando a inventare un mondo dove gli elementi erano riconoscibili ma venivano usati in maniera diversa, per creare sonorità inedite.
Riunito un gruppo di musicisti (tra i quali già figurava Mirko Guerrini, ancor oggi suo frequente compagno di viaggio, e tra gli altri la violinista Beatrice Bianchi, il chitarrista Riccardo Onori, il contrabbassista Milko Ambrogini e il batterista Walter Paoli) che all’epoca proposero spesso il lavoro anche dal vivo, il disco uscì nel 1998 per una piccola etichetta, la Sonica, che fallì subito dopo. Ne furono vendute solo 1200 copie, nonostante la genialità, l’ottimo risultato - molti i brani nei quali la ricerca di sonorità inedite nella loro riconoscibilità riesce nel suo intento - e il plauso dello stesso Maraini - “Avevo sempre sognato qualcosa di simile! Ora posso finalmente ringraziare Massimo Altomare e Stefano Bollani d’aver risposto telepaticamente al folle silenzioso invito” - che del resto aveva sempre detto che la poesia metasemantica necessitava di esser letta ad alta voce, se non cantata.
la copertina dell'edizione originale del volume
Ma il ricordo rimase, spingendo molti a chiederne una riedizione. Uscì nel 2007, non come semplice disco, ma come libro di poesie con CD allegato. La registrazione è stata in parte rivista, ma - a detta degli autori - rimane nella sostanza fedele alla prima. L’aggiunta forse più toccante è la traccia (NDR - qui come bonus track) nella quale, con l’accompagnamento di Bollani al pianoforte, è lo stesso Maraini a recitare "Il giorno ad urlapicchio" con la sua voce e il suo accento toscano, che - come ancora annotano Bollani ed Altomare - “in bocca a lui, che parlava dodici lingue e aveva girato il mondo, sembra venire davvero dai maberi di un tempo agglutinato”.
E' tutto. Prima di lasciarvi mi corre un ringraziamento al nostro amico Luca, che mi ha inviato i file dell'album. A voi tutti auguro buon ascolto
la copertina dell'edizione 2007 (libro + CD)
Post by George - Music by Luca
Da amante sfegatato del duo (Checco e Massino) - con Loy ritiratosi da tempo dalle scene - "consoliamoci" con la produzione solista di Altomare. Grazie per l'ennesima chicca !
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaAscolto piacevolissimo, che mi ha rigenerato in questa grigia giornata. Molto pregevoli anche gli arrangiamenti, a tal punto che sarebbe interessante un'edizione strumentale dell'album, anche allungando la breve Fanfolando, che ti lascia con la voglia di sentirla proseguire ancora per altre battute. Grazie infinite di questa delizia cari George e Luca.
RispondiEliminanotevole.....grazie
RispondiEliminaHi George, can you add my blog on your list? thank you!!
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