martedì 27 agosto 2024

Serie "Just One Record" - Tugs - Europa Minor (2013)

 

TRACKLIST:

01. Waterloo (6:14)
02. Il Re e il poeta: la corte (6:21)
03. Il Re e il poeta: la gloria (5:43)
04. La brigata dei dottori (6:42)
05. Pietroburgo 1824 (8:00)
06. Le colline di Ems (7:33)
07. Il pianto (6:18)
08. Il sogno di Jennifer (5:14)
09. Nostra signora borghesia (7:44)
10. I bambini d'inverno (5:20)
11. Canzone per un anno (5:09)
12. Nanou (5:41)


FORMAZIONE:

Bruno Rotolo / basso
Fabio Giannitrapani / batteria
Pietro Contorno / voce, chitarra acustica
Nicola Melani / chitarra elettrica
Marco Susini / tastiere
Martina Benifei / violoncello
Claudio Fabiani / flauto
Antonio Ghezzani / mandolino
Francesco Carmignani / violino
Matteo Scarpettini / percussioni


Questa volta sul piatto abbiamo l'unica testimonianza discografica dei Tugs con un album intitolato "Europa Minor", pubblicato dalla AMS Records nel 2013. Grazie a Osel, grande cultore (tra le altre cose) delle band di new progressive, possiamo ascoltare questo gioiellino dimenticato. Per presentarli in modo sintetico vi riporto quanto scritto sul sito "Progarchives".

"Sebbene non lo indovineresti mai dal nome, i Tugs (in italiano i Rimorchiatori) sono una band italiana di Livorno. È stato anche sorprendente scoprire che la band si è formata originariamente nel 1978, ma ha  pubblicato il suo album di debutto "Europa Minor", un ambizioso progetto basato sugli eventi della storia europea, nel 2013. Dopo essersi sciolta nei primi anni ottanta, i Tugs si sono riformati negli ultimi anni per portare a compimento il progetto iniziato tanti anni fa. 


Musicalmente la band si colloca in gran parte nella tradizione del symphonic prog italiano degli anni settanta, il che non sorprende poiché il materiale per "Europa Minor" è stato scritto nella precedente incarnazione della band con la PFM come forte influenza, anche se in una recente intervista il cantante/chitarrista Pietro Contorno ha parlato dell'importanza che gli artisti progressive britannici degli anni settanta, come Jethro Tull, Camel e Mike Oldfield, hanno avuto per la band. Come tanti gruppi del genere new prog, anche il folk mediterraneo è un fattore importante".
Fin qui quanto scritto su "Progarchives". Mi vorrei soffermare sulla formazione, composta da ben 10 elementi, e sugli strumenti utilizzati: oltre alle chitarre (acustica ed elettrica suonate da due diversi componenti), alle tastiere e alla sezione ritmica basso, batteria e percussioni, troviamo flauto, violino, violoncello e mandolino. Credo sia sufficiente per farci comprendere la complessità e la raffinatezza delle 12 tracce che compongono l'album (piuttosto lungo, circa 76 minuti)



"Europa Minor" ha ottenuto ottime recensione su molti siti specializzati. Cito, a titolo indicativo, quelle pubblicate su "L'isola della musica italiana" (qui) a cura di Andrea Romeo e su "Artsts and Bands (qui). A seguito della pubblicazione dell'album i Tugs tennero una serie di concerti, ad iniziare dalla loro Livorno. Altre informazioni le potrete trovare sulla loro pagina Fb.




Cari amici, si conclude qui l'incontro con i Tugs e il loro "Europa Minor". Ancora un grazie all'amico e collaboratore Marco Osel. A voi tutti buon ascolto.


Post by George & Osel

5 commenti:

  1. Gran bella proposta. Probabilmente erano sinfonici agli inizi, nelle composizioni primordiali; la resa 2013 respira di echi tirrenici, anche grazie alla dotazione strumentale imponente, ma utilizzata con gusto e maestria. E poi le oarti vocali... molto ben amalgamate, tra leader e chorus. Mille grazie (Cimabue)

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  2. Any chance "Divae Project – Prog Will Never Die"? Thanks anyway

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    1. this album was released in 2023. Too recent to post. Sorry

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    2. Thanks for your response!!! Sorry my bad english.

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  3. Brani di grande impatto emotivo, grazie cari George ed Osel di codesta meraviglia.

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