lunedì 17 febbraio 2025

Tarantàs - La possibilità che ha il coniglio di salvarsi la pelle (2007)


TRACKLIST:
.
01. E riprese a volare
02. Festa nazionale
03. La frontiera
04. Fontana di aga
05. Me piase sta piova
06. Intro
07. Terra
08. Le possibilità che ha il coniglio di salvarsi la pelle
09. La veglia


FORMAZIONE:

Lorena Cecchetto – voce 
Fabio Coden – batteria, percussioni 
Francesco Martinello – chitarre, bouzouki 
Silvano Moni Bidin – trombone 
Andrea Trevisanut- basso 
Ivano Trevisanutto - fisarmonica


Amici che vanno, amici che vengono. A fronte di alcuni storici collaboratori della Stratosfera, da un po'  di tempo silenti (ma sono certo che prima o poi torneranno alla ribalta) vi sono nuovi amici che salgono sulla nave con i loro preziosi contributi. E' il caso di Roberto, che poche settimane fa ci aveva inviato l'ottimo album dei This Armony. Questa volta è il turno dei Tarantàs, band molto originale ma purtroppo poco conosciuta, che propongono un album un album di difficile reperibilità (ma quanto ci piacciono i gruppi e gli album di nicchia). Alle spalle hanno solamente due album, almeno per il momento. Il debutto porta con sé un titolo alquanto originale, "La possibilità che ha il coniglio di salvarsi la pelle", pubblicato nel 2007 dalla Hapax Legomenon. Per trovare qualche notizia sulla band occorre spulciare Rockit, magazine sempre attento alle nuove tendenze e prodigo di informazioni. 
Ve le riporto.


Il gruppo Tarantàs nasce nella provincia di Pordenone nell'estate del 2002 ed inizia ad elaborare un progetto di musica propria, legata sovente alla cultura e alla lingua della propria terra. I componenti del gruppo provengono non solo da esperienze musicali differenti ma anche da diverse aree geografiche (Friuli, Sicilia, Veneto), ritrovandosi in una provincia di per se stessa di confine, di passaggio. Anche per questo, la band sceglie il nome "Tarantàs", parola russa che indica un tipo particolare di carrozza o calesse, ovvero un mezzo per spostarsi e viaggiare. Nella sua prima produzione, la band utilizza linguaggi differenti (l'italiano e i dialetti friulano, veneto e siciliano) mescolati a caldi ritmi mediterranei o nebbiose e malinconiche atmosfere, più tipicamente settentrionali, sfruttando sonorità acustiche e nel contempo elettriche. L'iniziale uso dei dialetti e di strutture armoniche popolari/folk, ha gradatamente lasciato il passo alla lingua italiana e a composizioni più vicine al rock, nella sua accezione più ampia. 



La band ha all'attivo numerosi concerti in locali e partecipazioni a manifestazioni. Tra tutte, ricordiamo l'esibizione tra gli otto finalisti del concorso nazionale per gruppi etno-folk "Suoni di notte" svoltosi a Ravenna nel novembre 2003. Selezionato tra i gruppi della rassegna "Acustica 2004" (Musile di Piave – VE), ha, inoltre, aperto insieme al cantautore Dario Zampa la 36° edizione del "Festival Internazionale del Folklore" di Aviano. Nel 2005 ha iniziato una collaborazione con alcune compagnie teatrali. Il 2007 ha visto la pubblicazione del primo CD, quello oggi proposto su queste pagine. 


. I Tarantàs hanno superato le selezioni (per l'area nord-est) del festival "Folkest", accedendo così alla fase finale dell'edizione annuale (luglio 2007). Sono risultati vincitori del concorso "Musica in cantina" tenutosi a Buttrio (UD) nei mesi di aprile e maggio 2007 e dell'VIII edizione della rassegna "Marco Tosin-Fabio Poletti"di Trebaseleghe (PD), che li ha portati ad esibirsi a Novellara (RE) il 17 febbraio 2008 per l'annuale "Tributo ad Augusto Daolio". Si giunge così al 2009 dove, nonostante alcuni cambi di formazione, viene pubblicato il secondo CD intitolato "La Corte dei Miracoli" (chissà se riusciamo a trovarlo da qualche parte), edito e distribuito da "Folkest Dischi"  Qui sotto la copertina. Con questo è tutto. Ancora un grazie a Roberto e buon ascolto a voi tutti. 


LINK

Post by George - Music by Roberto

2 commenti:

  1. decisamente bravi........nel sottobosco della musica italiana ci sono gruppi di indubbio valore che , per mille cause differenti, non riescono ad avere visibilità e spazio.....peccato!

    RispondiElimina
  2. Confermo. Il brano di apertura è veramente "stratosferico"... poi si plana su ballate di livello superlativo. Avendo un debole per il timbro del trombone, poi... gran bella proposta. Mille grazie CMB

    RispondiElimina