TRACKLIST :
01 - Gudrun
02 - Dietro il silenzio
03 - Plaisir d'amour
04 - Gallia
05 - Giovane madre
06 - Sonde in profondità
07 - Morella
08 - Mein armer Italiener
09 - Gudrun (Alternate version- Bonus track)
10 - Giovane madre (Alternate version- Bonus track)
Secondo (ed ultimo) album dei Pierrot Lunaire, che vede l'entrata, alla voce, di Jaqueline Darby, soprano molto dotata, che dona un ulteriore tocco di classicismo alla musica del gruppo. Effettivamente, anche il precedente omonimo album dei Pierrot Lunaire era all'insegna della commistione tra prog, pop e musica classica, ma in "Gudrun" di pop non ve n'è più alcuna traccia, visto che l'album si avvicina a forme di avanguardia e sperimentazione in maniera molto più marcata che in passato. Gudrun è infatti un album colto e difficile, anche se all'insegna di una surrealità che lo pervade sin dall'inizio e ne stempera un pò la seriosità (le voci di bambino, le trasmissioni radio, la risata sguaiata ed un pò satanica alla fine di "Morella", tutti i finti finali di cui è composto il pezzo "Mein in armen Italianer"). Tra le varie canzoni, molto belle, a mio parere, sono: "Giovane madre", proposta in doppia versione, forse la canzone più prog dell'intero album; "Plaisir d'amour", classico del settecento riadattato all'insegna dell'elettronica e "Sonde in profondità", magnifico pezzo che inizia con una radiotrasmissione di musica leggera, interrotta ad un certo punto da un bollettino di guerra che pian piano passa in secondo piano e poi sparisce, lasciando spazio ad un tappeto di tastiere, che insieme a chitarra e flauto danno luogo ad una stupenda melodia, molto sognante ed in contrasto con i sentori di guerra dell'introduzione. Dunque, concludendo, un album difficile ed apparentemente ostico, ma che costituisce un esempio direi quasi unico di contaminazione tra rock progressivo e musica classica e d'avanguardia, con una spruzzata di jazz e folk che quà e là fanno capolino all'interno dei vari pezzi.
Quì Mister John Martin, webmaster di John's Classic Rock, parla di quest'album...
01 - Gudrun
02 - Dietro il silenzio
03 - Plaisir d'amour
04 - Gallia
05 - Giovane madre
06 - Sonde in profondità
07 - Morella
08 - Mein armer Italiener
09 - Gudrun (Alternate version- Bonus track)
10 - Giovane madre (Alternate version- Bonus track)
Secondo (ed ultimo) album dei Pierrot Lunaire, che vede l'entrata, alla voce, di Jaqueline Darby, soprano molto dotata, che dona un ulteriore tocco di classicismo alla musica del gruppo. Effettivamente, anche il precedente omonimo album dei Pierrot Lunaire era all'insegna della commistione tra prog, pop e musica classica, ma in "Gudrun" di pop non ve n'è più alcuna traccia, visto che l'album si avvicina a forme di avanguardia e sperimentazione in maniera molto più marcata che in passato. Gudrun è infatti un album colto e difficile, anche se all'insegna di una surrealità che lo pervade sin dall'inizio e ne stempera un pò la seriosità (le voci di bambino, le trasmissioni radio, la risata sguaiata ed un pò satanica alla fine di "Morella", tutti i finti finali di cui è composto il pezzo "Mein in armen Italianer"). Tra le varie canzoni, molto belle, a mio parere, sono: "Giovane madre", proposta in doppia versione, forse la canzone più prog dell'intero album; "Plaisir d'amour", classico del settecento riadattato all'insegna dell'elettronica e "Sonde in profondità", magnifico pezzo che inizia con una radiotrasmissione di musica leggera, interrotta ad un certo punto da un bollettino di guerra che pian piano passa in secondo piano e poi sparisce, lasciando spazio ad un tappeto di tastiere, che insieme a chitarra e flauto danno luogo ad una stupenda melodia, molto sognante ed in contrasto con i sentori di guerra dell'introduzione. Dunque, concludendo, un album difficile ed apparentemente ostico, ma che costituisce un esempio direi quasi unico di contaminazione tra rock progressivo e musica classica e d'avanguardia, con una spruzzata di jazz e folk che quà e là fanno capolino all'interno dei vari pezzi.
Quì Mister John Martin, webmaster di John's Classic Rock, parla di quest'album...
I PIERROT LUNAIRE :
Arturo Stalteri - Piano, organo, spinetta, clavicembalo, synth, chitarra acustica, violino
Gaio Chiocchio - Chitarra elettrica ed acustica, mandolino, hapsicord, synth, sitar
Massimo Buzzi - Batteria nelle canzoni 5,7,8
Jaqueline Darby - Voce
Buon ascolto cari amici
Arturo Stalteri - Piano, organo, spinetta, clavicembalo, synth, chitarra acustica, violino
Gaio Chiocchio - Chitarra elettrica ed acustica, mandolino, hapsicord, synth, sitar
Massimo Buzzi - Batteria nelle canzoni 5,7,8
Jaqueline Darby - Voce
Buon ascolto cari amici
Questo disco è stato pubblicato nel 1977 per l'etichetta It . Qui sotto il link dalla scheda dedicata ai Pierrot Lunaire su Italianprog di Augusto Croce
RispondiElimina"Il secondo album, Gudrun, registrato nel 1975-76, doveva essere pubblicato nel settembre 1976 sull'etichetta sperimentale Vista, ma venne annullato e pubblicato un anno dopo."
Cordiali Saluti
Michele D'Alvano
Questo è un disco che mi ha sempre affascinato !
RispondiEliminaHa delle atmosfere morbose ed inquietanti che si sposano perfettamente con arrangiamenti ipnotici che spaziano dalla musica concreta alla classica contemporanea di ispirazione progressiva .
La bellissima voce di Jacqueline Darby ci guida in un viaggio sonoro di grande impatto emotivo .
Un lavoro davvero sui generis nel panorama musicale anni 70 !
Michele D'Alvano