venerdì 23 dicembre 2011

Collection 45 Giri Rari Prog Rock Italiano - Vol 26 (Christmas Gift Special n. 9)


TRACKLIST :

01 - Dirty - Strange kind of woman (1971)
02 - Hunka Munka - E' Pura Fantasia (1971)
03 - La Grande Famiglia - Frutto Verde (1972)
04 - Bruno Zambrini - Dinamica Della Fuga (1973)°
05 - Saro Liotta - Goa (1975)
06 - Saro Liotta - Nanà (1975)
07 - Astrolabio - Spirit Folet (1978)
08 - Stefano Pulga - Suspicion (1979)
09 - Stefano Pulga - Mezzocuore (1979)
10 - Carre Ladich Marchal - Betise (1980)
11 - Carre. Ladich. Marchal. - Science & Violence (1980)

Penultimo post della serie di collections natalizie, questo 26° volume riserva delle gradevoli sorprese agli amanti del rock progressivo italiano. Non so se ve ne siete accorti, ma recentemente le collections contengono i brani ordinati in stretto ordine cronologico, e questo sarà lo stile anche di questo e dei volumi a venire. Veniamo subito ad una breve descrizione dei brani contenuti nella odierna compilation: si parte con il rombo, grazie ai Dirty ed alla loro cover di "Strange kind of woman" dei Deep Purple. A seguire un brano degli Hunka Munka che, sebbene sia ascrivibile al settore melodico, mostra un'interessante costruzione. Segue un pezzo folk all'italiana della Grande Famiglia, seguito da Bruno Zambrini e la sua "Dinamica Della Fuga", ideale colonna sonora di telefilm d'azione degli anni 70. Saro Liotta ci propone poi due brani strumentali di buona qualità, con chitarra classica e tastiere in evidenza. Segue il delizioso pezzo folk medievaleggiante "Spirit Folet" degli Astrolabio ed altri due bei pezzi di prog fine anni 70 interpretati dal bravo polistrumentista Stefano Pulga; davvero notevole il primo, interamente strumentale, ma decisamente non da buttare anche "Mezzocuore". Chiudono la collection due pezzi davvero particolari del gruppo Carré Ladich Marchal. Sebbene siano cantati in francese, due dei tre membri della band provengono dai disciolti Janus (gruppo storico della musica cosidetta "alternativa" degli anni 70, cioè dell'estrema destra). Io per primo depreco certe idee e mi pongo esattamente al loro opposto, e ci tengo a dirlo. Ciò non toglie che i due brani presentati siano davvero originali e belli, nel primo tra l'altro c'è una forte dose di ironia/autoironia verso "les fascistes" (testuale), che riesce a renderli più umani. Il genere presentato è un singolare connubio tra prog e new wave, di indiscutibile fascino. Agli ascoltatori il giudizio finale... (si ringrazia, per le informazioni circa Carré Ladich Marchal, il fondamentale sito Italianprog.it)

(Christmas Gift Special n. 9)

Buon ascolto pre natalizio, in attesa dello scoppiettante e Battiatesco doppio volume 27. Un po' con il fiato in gola ci stiamo arrivando...

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(aggiornato il 27-9-12)

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