mercoledì 26 settembre 2012

Serie "Battiato & Friends Special Fan Collection" n. 11 (Serie "Bootleg" n. 71) - Franco Battiato - 1999 - Filaforum di Assago (Gommalacca Tour)

Franco Battiato - 1999 - Gommalacca Tour - 9 Aprile, Filaforum di Assago

TRACKLIST VOL 1 :

01 - Fornicazone
02 - Suicidio
03 - La convenzione
04 - Auto da Fè
05 - Shock in my town
06 - Il mantello e la spiga
07 - Il ballo del potere
08 - Vite parallele
09 - Quello che fu
10 - Strani giorni
11 - La cura
12 - Summer on a solitary beach
13 - No u turn

Canzoni 1 e 2 su base registrata, da 3 a 13 con band


TRACKLIST VOL 2 :

01 - Caffè de la paix
02 - Casta diva
03 - Mesopotamia
04 - Paranoia
05 - Up patriots to arms
06 - E' stato molto bello
07 - Stage door
08 - E ti vengo a cercare
09 - I treni di Tozeur
10 - La stagione dell'amore
11 - Voglio vederti danzare
12 - L'era del cinghiale bianco
13 - Sentimento nuevo/Bandiera bianca

Pubblico con estremo piacere questo ennesima gemma dell'amico Antonio, ed il piacere è dovuto principalmente a due fattori:

FATTORE X : innanzitutto, questa volta c'ero anch'io: questa è una delle 4 volte in cui ho assistito ad un concerto del maestro, ed il ricordo è ancora assai vivo in me. Gommalacca è il mio album preferito di Battiato degli anni 90 e ritrovarlo qui, riproposto quasi per intero (peccato per la mancanza di Shackleton, il mio pezzo preferito dell'album), è stato un enorme piacere. Ricordo ancora la presentazione della canzone "Paranoia", una punta eccelsa dell'ironia del maestro (ascoltatevela e sappiatemi dire, no spoiler), per un pezzo veramente acido, con Sgalambro a scandire la parte recitata. Lo stupore di ascoltare questo pezzo ed il lato B del rarissimo 45 giri da cui proveniva ("La convenzione") fu immenso. Penso che ben in pochi conoscevamo questi due pezzi, riproposti tra l'altro in versione identica agli originali. Ricordo poi la partecipazione a sorpresa di Alice, musa ispiratrice di Franco Battiato, per una serata davvero indimenticabile.

FATTORE Y : A quanto sembra, una nostra cara lettrice si sta preparando ad impalmare una delle persone che frequentano questo blog e, grazie alla pubblicazione di questo bootleg, i due piccioncini dovrebbero convolare. Due sono i misteri che circondano la lieta vicenda : ancora non conosciamo il nome dell'ignota sposina e, cosa ancor più singolare, ancora non sappiamo chi sarà il fortunato che convolerà a nozze: il procurante dell'album, nonchè sopraffino copertinista Antonio? Oppure il serafico commentante George? Oppure ancora l'ironico e sorridente Rattus? Non sarà mica il ricevente e postante Captain Robi (peraltro impegnatissimo con prole)?

Ordunque, gentil donzella, aiutaci a sciogliere questi misteri, affinchè ogni tassello di questa intricata vicenda vada al suo posto...

Qui lascio spazio per incollare l'accurato e fondamentale contributo di Antonio che, son sicuro, arriverà, completando nella miglior maniera questo post (grazie anche per questo, my friend). Ed infatti, il commento è arrivato, dunque lascio la parola ad Antonio : "Per molti appassionati di Battiato, l'album "Gommalacca" rappresenta il vertice della collaborazione con Sgalambro. In effetti i testi del filosofo si ammantano in queste canzoni di una veste musicale davvero apocalittica e grandiosa. Il dato curioso, però, è relativo ai concerti del tour, anticipato con una brvee anteprima anche sul palco di Sanremo 1999. Per portare dal vivo un album complesso ed ardito, infatti, Battiato sceglie di usufruire di una band "giovane" e non degli abituali concertisti. Scompare il quartetto d'archi, non c'è alcun pianoforte e da qui in poi non vedremo più al fianco di Battiato qual gigante delle tastiere che è Filippo Destrieri (con enorme rimpianto per il sottoscritto e credo non solo per me). A sostituire sia Destrieri che il consueto Angelo Privitera ci pensa Stefano Cecere. Nomi noti sono quelli di Chicco Gussoni alle chitarre e Lele Melotti alla batteria. Completano la band Enrico Orlandelli al basso e Marco Pancaldi alle chitarre. Si faceva notare, ma qui non si sente, la partecipazione della danzatrice Li Rong Mei. La dimensione teatrale del concerto è evidente, con alcune trovate sceniche naif ma efficaci. Sgalambro interviene più del solito ma semrpe in modo appropriato. Il risultato sonoro è molto coinvolgente, soprattutto per quel che riguarda i nuovi pezzi. Ma ,come già sottolienato, resta memorabile il ripescaggio di alcuni pezzi dei Settanta. "La convenzione" e "Paranoia", senza dubbio, ma anche una "No U Turn" introdotta da un assolo di Battiato al synth davvero notevole.La scaletta presenta varie novità: torna "Mesopotamia", c'è una versione elettrica di "Caffè de la paix" e la proposta inedita di "Stage door". Di questo tour sarebbe stato giusto editare un video ufficiale. Ma la pubblicazione del concerto de "L'imboscata" forse avrà impedito un simile progetto. Perccato, Ci accontentiamo del sonoro in versione bootleg.
Con grande simpatia
Antonio

p.s. Per quanto riguarda i miei eventuali progetti nuziali, informo chi di dovere di averli già espletati oltre 4 anni fa e di averli coronati di recente con la nascita di una bellissima bimba! Largo ai giovani, insomma.
"

Ringrazio immensamente Antonio per aver fatto scendere qualche lacrima di nostalgia (non canaglia ma molto dolce) sul viso del Capitano...

7 commenti:

  1. Per molti appassionati di Battiato, l'album "Gommalacca" rappresenta il vertice della collaborazione con Sgalambro. In effetti i testi del filosofo si ammantano in queste canzoni di una veste musicale davvero apocalittica e grandiosa.
    Il dato curioso, però, è relativo ai concerti del tour, anticipato con una brvee anteprima anche sul palco di Sanremo 1999.
    Per portare dal vivo un album complesso ed ardito, infatti, Battiato sceglie di usufruire di una band "giovane" e non degli abituali concertisti.
    Scompare il quartetto d'archi, non c'è alcun pianoforte e da qui in poi non vedremo più al fianco di Battiato qual gigante delle tastiere che è Filippo Destrieri. (con enorme rimpianto per il sottoscritto e credo non solo per me).
    A sostituire sia Destrieri che il consueto Angelo Privitera ci pensa Stefano Cecere. Nomi noti sono quelli di Chicco Gussoni alle chitarre e Lele Melotti alla batteria. Completano la band Enrico Orlandelli al basso e MArco PAncaldi alle chitarre.
    Si faceva notare, ma qui non si sente, la partecipazione della danzatrice Li ROng Mei.
    La dimensione teatrale del concerto è evidente, con alcune trovate sceniche naif ma efficaci.
    Sgalambro interviene più del solito ma semrpe in modo appropriato.
    Il risultato sonoro è molto coinvolgente, soprattutto per quel che riguarda i nuovi pezzi. Ma ,come già sottolienato, resta memorabile il ripescaggio di alcuni pezzi dei Settanta. "La convenzione" e "Paranoia", senza dubbio, ma anche una "No U Turn" introdotta da un assolo di Battiato al synth davvero notevole.
    La scaletta presenta varie novità: torna "Mesopotamia", c'è una versione elettrica di "Caffè de la paix" e la proposta inedita di "Stage door".
    Di questo tour sarebbe stato giusto editare un video ufficiale. Ma la pubblicazione del concerto de "L'imboscata" forse avrà impedito un simile progetto. Perccato, Ci accontentiamo del sonoro in versione bootleg.
    Con grande simpatia
    Antonio
    p.s. Per quanto riguarda i miei eventuali progetti nuziali, informo chi di dovere di averli già espletati oltre 4 anni fa e di averli coronati di recente con la nascita di una bellissima bimba! Largo ai giovani, insomma.

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  2. Olà che onore! Mi avete citata nel post :)
    Ma quanti sono i futuri mariti? Troppa grazia!
    Dunque se ben ricordo fu George ad informarmi dell'esistenza di questa registrazione, ma bisogna premiare anche colui che di fatto ne era in possesso!! Orbene (direbbe Sgalambro) chi di voi è alto, bello, ricco e pazzariello?eheheh si faccia avanti che lo sposo!

    Dimenticavo : my name is ... Noemi !

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  3. Ultimamente ci state proprio viziando!
    Auguri a Noemi (o si dice "in bocca al lupo"?)!

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  4. Un gran bel regalo! Era da tempo che cercavo questo concerto con La Convenzione (pensate che all'uscita da scuola la "suonavamo" nel juke box - 100 lire 3 brani) e Paranoia.
    Molto, ma molto bello.

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