Il 1967 continua ad essere caratterizzato dal filone eurospy di produzione italo-ispano-tedesca. La libertà compositiva che lasciano le case di produzione di questi film (...in virtù anche di compensi molto più bassi rispetto alla media) è uno dei motivi della prolificità di Umiliani per questo genere, le cui colonne sonore continuano però ad essere raramente pubblicate su disco. Un caso particolare è quello di Come Rubare la Corona d'Inghilterra, film che miscela il genere spy al supereroistico e che esce negli USA col titolo "The Fantastic Argoman". Uno dei brani, "Argoman Bossa Nova" stampato su disco sei anni dopo l'uscita del film, è oggi considerato un punto di riferimento nel lounge-jazz. Un altro fenomeno sta da tempo invadendo il grande schermo, lo Spaghetti Western, anche se questa definizione arriverà solamente nel 1968. Umiliani firma le musiche di un western selvaggio come Il Tempo degli Avvoltoi di Fernando Cerchio e, soprattutto, di Il Figlio di Djiango diretto da Osvaldo Civirami, con l'epico brano "They Called Him Django" cantato da John Balfour. Per la cronaca le note del maestro accompagnano anche il western parodistico Ric e Gian alla Conquista del West. |
In tutto ciò Umiliani non abbandona mai la commedia e, per la regia di Giorgio Capitani, regista con il quale collaborerà in molte occasioni, esce nelle sale La Notte è Fatta per Rubare con Catherine Spaak protagonista non solo del film ma anche della colonna sonora con il brano omonimo che ottiene un buon successo discografico. In 28 Minuti Per 3 Milioni Di Dollari di Maurizio Pradeaux vediamo anche una giovane Iva Zanicchi. LINK |
Dopo aver pubblicato dei microsolchi per alcuni documentari, tra cui La Consolazione della Pietra, arriva la prima produzione indipendente per il grande schermo. Si tratta de La Buona Stagione, un film a episodi diretto da Renzo Renzi sulla storia della Resistenza in Emilia che trova una distribuzione in sala, seppur limitata, grazie anche alla menzione speciale ricevuta al VII Festival dei Popoli. E' il primo passo verso una nuova stagione per la carriera di Umiliani, e la sua scelta di autonomia lo porterà verso nuove frontiere musicali e al successo mondiale. LINK |
Il primo impegno di Umiliani con la musica per immagini è proprio per un documentario, I Pittori della Domenica, girato nel 1955 dai fratelli Taviani che all'epoca si dedicavano molto a questo genere di produzioni. Ad accompagnare il mediometraggio è il lungo brano "Piccola Suite Americana", in seguito più volte riarrangiato e reinciso da Umiliani con il suo gruppo che comprende anche il sassofonista Ivan Vandor. Dopo le collaborazioni con la RAI per Il Mattatore, Moderato Swing e Fuori l'Orchestra Umiliani riprende a scrivere musica per questo particolare genere cinematografico e televisivo. Umiliani si impegna in queste produzioni nonostante fosse già occupatissimo con il cinema proprio per la grande libertà di espressione e di sperimentazione che il documentario poteva offrire. Il primo, grande, lavoro fu per Noi e l'Automobile del regista Luciano Emmer, girato nel 1962 e riscoperto nel 2004 al Festival di Torino. Il brano guida del documentario, "Motore a Ioni" è poi inciso nell'album di sonorizzazioni "Effetti Musicali" (etichetta Omicron) e recentemente riproposto nell'antologia "Musica Elettronica vol. 1" edita dalla Right Tempo. Tra la metà degli Anni '60 e primi Anni '70 la funzione educativa e divulgativa della televisione di stato è ancora un obiettivo primario e molti registi sono chiamati a raccontare la storia, la geografia e l'economia con le loro telecamere. Tra tutti spicca il nome di Corrado Sofia, autore di grande successo, capace di raggiungere audience da varietà di prima serata raccontando di città lontane e civiltà del passato. Le musiche dei documentari raramente venivano pubblicate su disco e a volte è proprio lo stesso maestro a colmare questa lacuna grazie alla sua etichetta discografica Omicron, nata per produrre dischi di sonorizzazioni ma poi passata a pubblicare album di ogni genere. Alcuni esempi di questa produzione sono gli epici Il Ponte dell'Asia e Se Scoppia la Pace, il ritmato Gli Italiani e l'Industria sino a Il Mondo dei Romani dove la storia dell'antica Roma è accompagnata da sintetizzatori e batterie elettroniche anziché da ovvie cetre e flauti. LINK |
Grazie Mille......
RispondiEliminagrazie davvero
RispondiEliminauna sola osservazione: la seconda parte di 'piccola jam' manca di 4 brani
- una tromba e un blues
- dolce e ostinato
- breve incontro
- conversation
non so se potete porre rimedio...
tom
ooppssss, controllerò.
Eliminagrazie, buona giornata
Eliminatom
Ho recuperato i brani mancanti, ma ti prego dai un occhio a questo link....:
Eliminahttp://music.yahoo.com/piero-umiliani/albums/piccola-jam--58959536
In effetti è abbastanza contradditorio:
Eliminahttp://www.discogs.com/Piero-Umiliani-Jazz-Dall-Italia-N1-2-Piccola-Jam/release/3048866
fa testo discogs, combacia con la discografia di p.u.
Eliminainoltre, i brani dei due album sono elencati nel retro della copertina
molte, molte grazie
tom
salve potreste fare il reup, perché zippy da il link come non più esistente (per curiosità l'lp sta a 360 euro su ebay)
RispondiEliminaGrazie
Alessandro
Grazie Roberto, sei stato gentilissimo, lo sto scaricando e non vedo l'ora di ascoltarlo.
RispondiEliminaAlessandro
ok, risistemato link Jam
RispondiEliminaCan someone reupload this?
RispondiEliminaI wuold really appreciate.
Sincerely
JRAC